Blur, da Leisure a The Magic Whip: tutti gli album della band di Damon Albarn
Il 26 agosto 1991 usciva il primo disco del gruppo composto da Damon Albarn, Graham Coxon (alla chitarra), Alex James (al basso) e Dave Rowntree (alla batteria). Paladini del britpop, spesso messi in contrapposizione agli Oasis, hanno realizzato 8 album in studio. Tra successo, rotture e reunion, ecco le tappe della loro carriera
Damon Albarn, Graham Coxon (alla chitarra), Alex James (al basso) e Dave Rowntree (alla batteria). I Blur sono uno dei gruppi musicali più influenti degli ultimi tre decenni. Nati nel 1988, hanno pubblicato il loro primo album, Leisure, il 26 agosto del 1991, esattamente 30 anni fa
Damon Albarn: "C'è un'idea per il ritorno dei Blur"
Paladini del britpop, a metà anni ’90 sono stati spesso messi in contrapposizione agli Oasis nella sfida mediatica tra le due maggiori band britanniche di quel periodo. Negli anni si sono poi avvicinati all’indie e i componenti del gruppo, tra rotture e reunion, hanno dato vita a progetti da solisti
14 agosto 1995: la battaglia del Britpop tra Blur e Oasis. FOTO
Il primo singolo pubblicato dalla band è She’s So High, uscito nell'ottobre del 1990. L’anno dopo, il 26 agosto 1991, la band lancia il primo album ribattezzato Leisure, anticipato da un altro singolo destinato a diventare un tormentone, cioè There’s No Other Way
Blur, il bassista Alex James parla di una possibile reunion
Nel 1994 arriva il secondo album, Modern Life is Rubbish, nato con iniziali difficoltà per la richiesta della casa discografica di virare su melodie più orecchiabili. I singoli estratti dal disco sono For Tomorrow, Chemical World e Sunday Sunday. L’album ha avuto un ottimo successo nel Regno Unito e viene considerato uno dei primi lavori del britpop
Il successo di pubblico arriva con il terzo lavoro in studio: Parklife esce nell'aprile 1994 e ad oggi ha venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo. La tracklist è piena di canzoni diventate celebri: i quattro singoli estratti (Girls&Boys, To the End, Parklife e End of a Century) scalano le classifiche e il gruppo l’anno dopo trionfa ai Brit Awards
Nel settembre 1995 esce The Great Escape, quarto disco dei Blur. È l’album che segna la “battaglia”, creata ad arte dai media, con gli Oasis, il cui album (What’s the Story) Morning Glory? arriva a ottobre. La band dei fratelli Gallagher vince il duello di vendite tra album mentre i Blur vincono nei singoli con Country House che conquista la vetta delle classifiche
Ad oggi The Great Escape ha venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo. Oltre a Country House, gli altri singoli estratti dall’album sono The Universal, Stereotypes e Charmless Man
I Blur si prendono una pausa dopo l'eccessiva esposizione mediatica. In Islanda registrano i pezzi del successivo album, intitolato proprio Blur, uscito nel 1997, che si allontana dal britpop e vira verso tonalità indie e lo-fi. Il primo singolo estratto e Beetlebum (che ha dei riferimenti all’uso di eroina)
Il secondo singolo dell’album è stato Song 2, con cui la band sfonda anche negli Usa, e diventa una delle canzoni più celebri dei Blur, praticamente sempre eseguita come pezzo finale nei live. Gli altri due singoli estratti sono On Your Own e M.O.R.
Il successivo album 13 esce nel 1999. Registrato in parte in Islanda con la produzione di William Orbit, è evidente il proseguimento del cambio di rotta artistico, dovuto sopratutto al genio innovativo di Coxon. Le atmosfere più cupe e malinconiche sono da attribuire anche alla storia d'amore finita tra Damon Albarn e Justine Frischmann
Solo i tre singoli Tender, Coffee & TV (con il suo famosissimo e pluri-premiato video) e No Distance Left to Run si differenziano dalle altre tracce mostrando un lato più rilassato. Il disco comunque è stato un successo di vendite in Europa. Nel 2000 poi il gruppo (qui immortalato in una ospitata cult al Festival di Sanremo '99) pubblica un greatest hits intitolato Blur: The Best Of
Albarn e Coxon si dedicano a progetti solisti. Poi nel 2002 mentre la band sta iniziando a lavorare sul settimo disco, il chitarrista (da anni alle prese con una dipendenza dall’alcol) decide di lasciare il gruppo. Think Tank, con la celebre copertina di un’opera di Banksy, viene pubblicato nel maggio 2003 senza i credits di Coxon. La sua chitarra compare solo in una traccia
Dal disco, che ottiene un buon successo, vengono pubblicati tre singoli: Out of Time, Crazy Beat e Good Song. Dopo alcuni anni di silenzio la band annuncia una reunion con due concerti ad Hyde Park nel 2009 che vedono quindi il rientro di Coxon nella formazione. Escono in questo anno anche un boxset e due album live
L’ottavo e al momento ultimo disco dei Blur esce nel 2015. Si tratta di The Magic Whip, nato durante un soggiorno della band a Hong Kong. È diventato il sesto album in studio consecutivo dei Blur ad arrivare in vetta alla classifica britannica di vendita
Negli ultimi anni la band non si mai sciolta ma non ha più realizzato lavori in studio. Il 29 marzo 2019 c’è stata un'esibizione a sorpresa in un evento annuale organizzato da Albarn a Londra. Il cantante ha proseguito con i suoi altri progetti paralleli, in particolare con i Gorillaz