Noemi in concerto a Firenze: "La musica mi ha regalato un posto nel mondo"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Credit Luca Brunetti

L'artista romana ha aperto il suo Nostalgia Tour nel capoluogo toscano. Un live tutto suonato e molto coinvolgente. Nella scaletta anche Piece of My Heart di Janis Joplin e Generale di Francesco De Gregori. IL COMMENTO E L'INTERVISTA

Tra sogno e realtà c'è la nostalgia. E sul filo di questo sentimento incorrotto viaggia il concerto di Noemi. L'artista romana ha aperto a Firenze, al Teatro Cartiere Carrara, il suo Nostalgia Tour: due ore intense di musica, due ore essenziali, due ore che declinano un Pop identitario e raffinato. Veronica adotta un palco che con pochi elementi sottolinea la sua musica; tra questi c'è una porta virtuale che è l'accesso a mondi altri. Il pubblico è partecipe, spesso in piedi a ballare per testimoniare che le emozioni arrivano.

Si parte dalla fine, con tre brani dell'album Nostalgia: sono Se t'innamori muori, Luna bugiarda e La fine. A seconda dei momenti il palco è luna, stelle, Via Lattea oppure profondità d’anima e di parole.

La suddivisione è per blocchi e dopo l'ouverture c'è quello blues, che ospita una delle due cover della sera: Piece of My Heart di Janis Joplin. "Ci sono canzoni che sono tue – commenta Noemi – e le schitarrate mi portano in un mondo che mi suonava mio padre tra Francesco Guccini e Lucio Battisti: quelle sono canzoni che sono nostre".

Cambiano i colori sul palco, non l'energia. Siamo nel blocco acustico e Noemi dice che "ci sono canzoni che hanno bisogno di una energia più alta e talvolta non ti aspetti il successo. La prossima, se la cantate tutti, è una hit": il brano è L’amore Eternit e dalla reazione del pubblico si evince che lo è, una hit.

Si chiama, abbiamo detto, Nostalgia Tour: "Sono molto nostalgica e c’è chi la nostalgia la mette al servizio degli altri, non ci dobbiamo nascondere se non riusciamo più a splendere, perché non devi pensare che è una cosa triste". Le parole introducono proprio Nostalgia, title track del suo ultimo album. Viene accompagnata da una stellata creata con i cellulari che si trasforma anche in una Via Lattea dietro il palco con Centomila notti.

Bagnati dal sole è "un momento catartico che ricorda che in certi momenti non è stato facile stare in piedi, ma essere bagnati dal sole è vita".

L'altra reinterpretazione è Generale di Francesco De Gregori: "Ho nostalgia dell’infanzia e di chi pensa per te. La mia generazione ha avuto una bella infanzia, oggi è tutto diverso: ci sono nuovi conflitti nel mondo e i giovani cresceranno in un mondo dove la pace non è garantita. Generale è un pezzo di pace ma diretto".

È il momento del divertimento, di saltare, cantare, ballare: si parte con Bianca, "il nuovo singolo che è un dono", poi arrivano Makumba, che è festa vera, altro che i tormentoni estivi, e Oh Ma, che trasforma il teatro in un villaggio vacanze ma a cinque stelle extra lusso.

Siamo quasi alla fine e lei appare in sala, in mezzo alla sua gente, per cantare L’amore si odia.

Il finale è un viaggio emozionante, epico nella poetica degli ultimi vent'anni di musica italiana: Glicine, Sono solo parole, Vuoto a perdere e la sanremese Se t'innamori muori.

Noemi
Credit Luca Brunetti

NOEMI: "LA NOSTALGIA E' LEGATA AI TEMPI DELLA MUSICA"

NOEMI: "LA NOSTALGIA È LEGATA AI TEMPI DELLA MUSICA"
Le luci si sono spente da pochi minuti quando Veronica Scopelliti, ovvero Noemi, appare per un brindisi e una chiacchierata. Il volto è sereno, si intuisce che è soddisfatta di questo debut tour.

Veronica, sei felice?

Ero molto emozionata, dopo la data zero di Crema ci tenevo a realizzare un buon spettacolo ma, non avendo memoria, temevo di fare un casino. Ho fatto una ricerca musicale e di inserimento per costruire la scaletta.

Cosa mi dici della direzione artistica di Ace Bowerman?

Partiamo dal fatto che ha lavorato con Dua Lipa, Blackpink, Ed Sheeran e Bebe Rexha, per citare qualche nome. È stata bella la sintonizzazione su una cornice di colore e immagini che rappresentassero un cammino. Ad esempio, mi è piaciuto su Nostalgia il back che fa pensare a un Peter Pan: questi particolari denotano che c'è stata una lettura dei testi. Nell'evoluzione della scaletta c'è un viaggio appassionato ed empatico.

Cosa ti ha dato particolare soddisfazione?

C'è molta musica, nulla doveva prendere il sopravvento. Anche se il mio sogno sarebbe un tour con l'orchestra più che con i ballerini.

Perché Generale di Francesco De Gregori?

In questo tour dove si parla di nostalgia l'ho scelta per quella sensazione di sicurezza che avevamo noi da adolescenti. C'è una escalation di guerre tra Ucraina e Gaza, mi spiace pensare che oggi i ragazzi crescano dove la pace non è garantita e le strade non sono sicure. Il pezzo racconta perché la guerra non la vogliamo e lui lo fa attraverso quattro quadri: la mamma sola, il treno, poi le cinque lacrime sulla pelle e un ritorno che non è per tutti, ma è giusto sottolineare che c'è un ritorno. A livello politico dico che oggi non c'è coesione tra i leader europei e questo ci rende più vulnerabili.

Il nuovo singolo è Bianca: me ne parli?

Di Riccardo (Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, ndr) mi piace che tira fuori nuovi colori della mia vita. Bianca è un pezzo club ma non mi porta molto fuori da quello che sono io. L'amore per sempre? Spesso non riusciamo a portarlo a termine. C'è il vivere una sera con qualcuno con un’identità farlocca.

Cosa pensi dell'educazione sessuale a scuola?

È giusto far capire ai giovani il rapporto con l'altro, dare un imprinting di attenzione, sono argomenti che vanno portati nelle scuole. A me da piccola sarebbe piaciuto. Capisco che con i genitori sia più complesso parlarne mentre con un professore può essere più facile.

Infine, visto che ci hai ribattezzato il tour, mi parli della tua idea di nostalgia?

È una caratteristica della mia personalità, ma sono i ricordi belli che ti fanno sentire a casa: è un colore arancione al tramonto, mentre la melanconia è blu. Il disco è nostalgico nell'attitudine e nelle collaborazioni. Ho incontrato Neffa e ne ho capito il senso e poi la nostalgia è legata ai tempi della musica.

Cosa intendi?

Oggi è tutto molto veloce, non c'è tempo di evoluzione e io ho nostalgia del lavoro di profondità: oggi siamo troppo legati all'immagine. Se ti agganci col pubblico è perché il messaggio è arrivato e io, attraversando la platea, ho percepito emozioni; pensa che la prima volta che ho cantato ero in un locale con i miei genitori: all'inizio provavo vergogna e timidezza, poi ho capito che mi metteva in contatto con la gente. La musica mi ha regalato un posto nel mondo.

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