Pierdavide Carone, l'album Carone: "Ridere dei nostri difetti ci rende umani"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Un respiro in due tempi, dove la fragilità incontra l’abbraccio e l'intimità trova un dialogo che sfocia in collaborazioni con Alex Britti, il Coro Lirico Siciliano, Gigliola Cinquetti, Martina Attili, Paolo Vallesi e Sacchini. La presentazione con due live a Milano e a Roma. L'INTERVISTA

Pierdavide Carone presenta il suo nuovo progetto Carone, un progetto in due tempi che abbraccia le molte anime della sua scrittura. Da un lato la dimensione più intima, quella in cui la voce si fa confidenza e la parola torna essenziale; dall’altro un respiro collettivo, aperto all’incontro e al dialogo. Carone è la fotografia di un autore che trova e ritrova equilibrio tra la solitudine creativa e la condivisione, tra il bisogno di raccontarsi e quello di appartenere. C’è una verità che torna ciclicamente nella vita di Pierdavide Carone: la musica come diario e specchio, come confessione e abbraccio. Da questo impulso nasce un disco che suona come un viaggio capace di attraversare malinconie e rinascite con sguardo sempre limpido.

Pierdavide iniziamo dalla storia di questo progetto diviso in due parti, un po' come i vecchi LP che avevano Lato A e Lato B: come lo hai pensato e come  hai lavorato?

In origine volevo fare uscire un disco in un anno solare in due fasi, poi in corso d'opera si sono aggiunte persone che mi hanno chiesto collaborazioni. Quindi la seconda è fatta di duetti umani, nel senso più profondo del termine, rispetto alla prima che ho creato in solitaria.

 

I parenti che si stringono a te ma poi sparleranno di te è la versione domestica dei leoni da tastiera?

In effetti è quello che prima era la famiglia o il bar del paese. E' il social network di turno e non esiste più il latino verba volant, oggi tutto resta.

 

Racconti tua stanza in Carla e la Credenza?: come è e in cosa è rassicurante?

La mia stanza rassicura perché è più facile affrontare il pensiero sconosciuto che fino a poco prima ignoravo. Quindi va bene la stanza ma è importante anche mettere naso fuori.

 

La credenza storicamente era credere che un cibo non fosse avvelenato: per te è dunque fiducia oppure è chiudersi in se stessi e magari guardare il mondo da una fessura?

Avere fiducia nei propri dogmi significa restarci dentro ma può diventare una prigione. L'idea di credenza la ho scelta per il doppio significato che è le finestre di case che anche se nuove sembrano vecchie. Riammodernare un proprio luogo significa anche che c'è uno spazio della mente da ristrutturare.

 

In Empatia la vera protagonista è l'ironia: è una delle grandi latitanti di questa epoca?

Manca come è assente pure l'autoironia. Al massimo si è essere sarcastici che poi è la versione inacidita dello steso concetto. Ridere dei nostri difetti ci rende più umani.

 

Se, come dici in Hey, "due disperazioni non si annullano", dove è finita la cura per l'altro? Chi sono i due eroi? Quelli che vivono l'amore accettandosi per quello che sono e dunque senza idealizzarsi?

Credo che l'errore sia alla base, è innamorarsi di una persona senza chiedersi se ci sta amando. Se sei disperato proietterai su di lei le tue ansie. Una persona devi amarla per quello che è e non accettarla.

 

"Mi piace giocare e fingere di essere qualcuno che non sarò mai": se avessi la macchina del tempo per un giorno dove vorresti andare e chi vorresti essere?

Mi sarebbe piaciuto essere John Lennon, un po' per il talento e un po' perché ha cambiato il mondo con la musica. Sono pochi i veri rivoluzionari, uno è stato Gesù, sia rivoluzionario che divino.

 

Mi parli di Non ce l'Ho con te, forse il  pezzo più delicato del progetto?

E' la storia della mia vita. Nel mio scrivere canzoni ho trasformato storie personali in allegorie, dunque butto fuori cose senza fornire troppi dettagli alla gente. Stavolta ho rinunciato alle metafore, mi sono messo a nudo. Alcune persone sono ancora qui e potrebbero avere risentimenti, ma io ho bisogno di questa schiettezza e forse anche loro. Nella vita incontriamo punti di non ritorno, nel bene o nel male. 

 

In Semplice parli dei momenti della vita, ci sono quelli importanti e quelli necessari: ti senti in debito o in credito con la vita?

Mi sento in riscossione. Fino a un anno e mezzo fa ero in debito, oggi mi sto rimettendo in pari.

 

"Ho fatto questa canzone poco moderna che parla di te perché i cantanti di oggi parlano solo di guerra": ti chiedo perché è poco moderno declinare l'amore e visto che nel mondo ci sono tante guerre, e una è vicino ai nostri confini, cosa può fare la musica per la pace.

Oggi siamo troppo iperstimolati dalla superficialità, le cose ci scorrono addosso e dunque l'amore stesso è plurideclinabile mentre potrebbe essere più in esclusiva oltreché in una forma di inclusività. Oggi il mondo cambia in peggio e chi è nella stanza dei bottoni è isterico e non può permetterselo. La musica deve cantare per trasformare il mondo in meglio. E' nobile partecipare a una manifestazione ma serve coerenza: John Lennon prima ha composto Imagine e poi è sceso in piazza. Insomma meno parate e più parole.

 

E' difficile scrivere di amore?

Se sai usare le parole è facile, diventi credibile se quello che scrivi lo applichi a come vivi. Personalmente ho riscoperto la capacità di amare su più livelli. L'amore va allenato.

 

Possiamo dire che oggi quell'uomo che cerca soltanto la felicità di cui parli in Ti Odio...un po' di quella felicità la ha trovata?

Si può dire molto. Sono in un periodo felice.

 

In questo 2025 hanno compiuto 15 anni i tuoi album Una Canzone Pop e Distrattamente: li celebrerai in concerto? Li ristamperai?

Questi due concerti (il 12 novembre Milano e il 28 sempre di novembre Roma, ndr) che farò sono centrati sul nuovo disco. A 25 anni saranno nozze d'oro e farò tutto, anche le canzoni minori. 

 

Cosa puoi anticiparmi del tour, a partire dalle due date di Milano e Roma, e dei tuoi progetti delle prossime settimane?

I due concerti saranno particolari: la prima parte sarà sul nuovo progetto, poi arrivano le canzoni vecchie. La terza parte, oltre alla band, ci sarà qualche ospitediviso tra le due città. A Bari ti anticipo che ci sarà una sorpresa.

 

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