Neidia esegue il suo singolo Haram in Versione Acustica

Musica

La canzone racconta come la tradizione, quando si trasforma in regola cieca, possa diventare una prigione invisibile che intrappola l’individuo, soprattutto quando cerca soltanto di essere sé stesso

IL VIDEO E' INTRODOTTODA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Haram è una parola che nella religione islamica significa proibito, illecito, ciò che non deve essere toccato, detto o fatto. Ho scelto questo titolo perché, al di là del suo significato religioso, racchiude una condizione universale: quella del giudizio, del limite imposto dagli altri più che da Dio (in questo caso, da Allah). In questa canzone ho voluto raccontare come la tradizione, quando si trasforma in regola cieca, possa diventare una prigione invisibile che intrappola l’individuo, soprattutto quando egli cerca soltanto di essere sé stesso. Il brano nasce dal bisogno di mettere in discussione ciò che la collettività considera giusto o sbagliato. In fondo, ogni società tende a punire ciò che non comprende, e la condanna non arriva sempre dall’alto, a volte è la comunità stessa a trasformarsi nel giudice più severo. Il giudizio collettivo, infatti, non si manifesta solo nelle parole, ma negli sguardi, nei silenzi, nelle esclusioni sottili che segnano la vita di chi prova a uscire dal copione assegnato.

In fondo, chi di noi può davvero dirsi puro abbastanza da giudicare l’altro? Haram è una canzone che parla di peccato, ma in realtà racconta di libertà, di vulnerabilità e di verità. Il video che accompagna il brano nasce dal desiderio di conservare la stessa intimità: volevo che fosse un momento tra me e la musica. Per questo ho scelto di girarlo in studio, in uno spazio protetto, insieme ad Azzena, uno degli autori e produttori del pezzo. Più che una semplice ripresa, è stato un incontro reale: Azzena ha vissuto con me questa vicenda in prima persona, diventando il testimone più sincero di ciò che Haram rappresenta, un frammento di vita che ci ha cambiati entrambi. Un grazie profondo a chi ha creduto nella forza del silenzio, e nel coraggio della sincerità. Al mio produttore e co-autore, con cui questo brano è diventato non solo musica, ma atto di liberazione.

 

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