Frah Quintale, l'album Amor Proprio: "La realtà è un film d'autore"
Musica Credit Sha Ribeiro
Le canzoni sono uno sguardo interiore più che rivolto all'esterno e raccontano un processo di crescita umano e professionale. Il tour sarà nel 2026 e sarà ospitato nei palazzetti: il debutto è il 13 aprile a Milano. L'INTERVISTA
Amor Proprio, in uscita il 10 ottobre, è il nuovo progetto artistico di Frah Quintale. Il disco è un viaggio emotivo tra vulnerabilità e leggerezza, tra notti insonni e giornate di sole. Racconta un processo di crescita che nasce da una riflessione personale: la reale svolta nella vita arriva quando si impara a restare da soli e ad ascoltarsi. È un cambiamento che richiede tempo, ma è proprio in queste situazioni che riusciamo a distinguere ciò che realmente vogliamo e a diventare chi davvero vogliamo essere, senza il peso delle aspettative. Con il suo stile unico, che danza tra pop alternativo e urban, Frah Quintale firma un disco versatile che alterna episodi intimi e riflessivi a momenti trascinanti e spensierati. Al centro del progetto c’è il tema dell’amor proprio e del tempo necessario per ritrovarsi: canzoni che raccontano la ricerca di equilibrio, il bisogno di lasciar andare e vivere il presente.
Francesco partiamo dalla storia dell'album e dall'elemento che ti ha portato, dopo molti lavori che sono stati uno sguardo aperto sul mondo e sulla società, a guardare in primis te stesso.
All'origine ci sono un po' di esperienze più meditative che mi sono successe. Dopo una rottura o perdita di una persona importante mi sono rivolto a me stesso per analizzarmi e capire perché certi miei pattern si ripetono, per poi poter ritornare a vivere in maniera positiva verso il mondo esterno.
Né Oggi Né Domani sembra un brano senza futuro, che salva solo il passato. Poi dici che "il buio esiste solo per passarci attraverso" e che "se questa vita è una non voglio avere paura" e si capisce che è un brano di speranza: è il tempo della cura?
Oggi sono più risolto per una questione di età ed esperienza. Ricorro alla scrittura come terapia per cose che, se no, sarebbero rimaste insolute. Al me di dieci anni fa oggi gli direi forse... niente.
"Noi cartoline dal lido sbiadite sopra al mio frigo" dici in A Prescindere: i ricordi sono fotografie esposte a casa tua? Il tema dei ricordi è un ospite frequente dei tuoi testi, cito per tutti Lunedì Blu e Contento dove non ricordi dove è finito un sorriso e forse è sempre stato nello stesso posto.
Sono un bell'accumulatore, ne ho tanti, ho molti disegni, conservo i biglietti dei concerti e le cose alle quali mi affeziono. Ho cose sul telefono ma anche fotografie analogiche. Mi ispiro a ricordi del passato e a cose che ho visto in sogno.
Perché, secondo te, non si riesce a chiudere una relazione quando ancora si può salvare l'affetto? Quando, se cerchi tra i resti, "forse c’è ancora qualcosa di buono"? Spesso un amore termina in ghosting... ne Le Sigarette c'è addirittura qualcuno che cancella il tuo numero.
Un po' per dinamiche di quotidianità e abitudine, pensa anche alla questione di condividere uno spazio con l'affitto da pagare: metti in conto cose un po' superficiali. I social poi fanno gioco: vedi le storie di lei e di lui, è sempre disponibile una persona che vogliamo dimenticare e sappiamo dov'è e cosa fa, e diventa più complicato distaccarsi.
In Sì Può Darsi al primo giorno di vacanza lasciavi scaricare il cellulare: ti capita ogni tanto di disconnetterti dalla società?
D'estate tendo a mollare il telefono, abbandonare Instagram e dedicarmi alla lettura. Ma in questa estate appena finita ho avuto poco tempo per i miei spazi a causa del disco, ma ti dico che so non rispondere alle chiamate.
Amor Proprio è un continuo partire e ripartire, sembri un Odisseo inquieto che ogni arrivo è già una ripartenza. È il tuo nostos?
Amor proprio è sapersi circondare da persone vere e fidate, e io ho saputo ascoltarmi e crescere con persone che sapevo giuste per me. Sono un perenne insoddisfatto e l'amor proprio è quella benzina che prima mi ferma e poi mi fa ripartire subito per curiosità e voglia di andare oltre.
La mia preferita è Occhi Diamanti: il vino bianco a mezzogiorno e un quarto è un rito come il caffè al mattino? E perché solo nel suo bicchiere?
Se diventa un rito è problematico, ma in vacanza uno strappino alla regola. E comunque si versa anche nel mio bicchiere per brindare.
L'amore per essere bello deve essere come un film d'autore? È meglio in lingua originale o doppiato?
Lingua originale. Amo i film d'autore belli anche se a volte sono un po' pasoliniani. La realtà lo è, un film d'autore.
"Questo mondo cade a pezzi come fai a viverci bene?": che risposta ti dai ogni volta che guardi un telegiornale?
Più che darmi risposte mi faccio domande. La barra che citi è quello che sta succedendo in questi tempi. I Tg li ho mollati, ho le mie fonti di informazione. Mandare messaggi con la musica può essere importante. La musica mi basta che sia propiziatoria.
Lo sai che anche Annalisa esce questo venerdì con un brano che si intitola Chiodi? Lei si domanda se aprirsi con un'altra persona è un bene... tu su quali chiodi cammini? E, a parte le sette sfere, quale vorresti fosse il desiderio da vedere esaudito?
Io più che sui chiodi cammino sui carboni ardenti. Il desiderio è collettivo, vorrei una società meno consumistica, con meno fazioni e più collettività.
Infine una curiosità su Gelato. Il tuo "sto morendo e tu mangi il gelato" mi ha ricordato "io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato" ovvero Cara di Lucio Dalla. È una citazione dotta e colta. In quei momenti di tristezza e solitudine quali sono i gusti del gelato che consigli?
Citazione colta. Sono un grande amante del pistacchio. È il biglietto da visita della gelateria.
Alla fine possiamo dire che sono usciti dal buio in tanti che ti capiscono?
Spero di sì. Il bello della musica è la condivisione, ma che sia di supporto: è una bella responsabilità ma trasmette emozione.
Cosa puoi anticiparmi del tour? Le scenografie le hai fatte tu a mano?
È stata una mia prerogativa curare anche l'aspetto visivo, video compresi. La mia attitudine mi porta a lavorare di più sull'analogico, ci tengo a lavorare in prima persona sui miei progetti. Mi hanno gasato architettura e bozzetti, mi piace mettermi lì a disegnare con la matita e il pennello, desidero che si veda che mi prendo il mio tempo per curare le cose che mi piacciono. L'anno prossimo festeggio il decennale della mia carriera solistica e vorrei che i concerti fossero una festa anche con qualche ospite.
Ti regalerai il Festival di Sanremo?
Col brano giusto potrei provarci.