Elia Turra presenta il singolo Libero: il video

Musica

Il concetto di libertà permea l'intera canzone, sia nel testo che nell'arrangiamento

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Libero nasce da una sorta di crisi identitaria: era da parecchio tempo che non scrivevo nuove canzoni, mi sentivo sospeso in un limbo, dove non riuscivo più a trovare nuovi stimoli ed interesse per comporre cose nuove. Quando, come un dono nel momento più opportuno, è arrivato questo pezzo Libero. Il motivetto del ritornello mi balenava nella testa già da parecchio tempo, ma era sempre rimasto li, dentro un cassettino della memoria. Il brano parte dolce e diretto allo stesso tempo, il testo è un flusso di coscienza dove metto in discussione me stesso e la mia musica

“non so più nemmeno chi sono, cosa provo e perché lo suono”. Ma tutti questi dubbi e perplessità vanno a trovare riparo e asilo nella parola chiave del brano Libero per l'appunto, ossia nel concetto di libertà che permea l'intera canzone, sia nel testo che nell'arrangiamento. Il bridge e il ritornello della canzone possono considerarsi una sorta di mio manifesto/promemoria personale, sia quando le cose vanno bene e girano per il verso giusto, ma soprattutto nei casi opposti.

Per quanto riguarda il videoclip (diretto da Luca Faccini), la storia che ho pensato di raccontare, anche grazie ai suggerimenti e al supporto dei musicisti che suonano con me (Luca Gottardi alla chitarra, Gianluca Peretti al basso e Riccardo Lonardi alla batteria) e alla mia amica

Francesca, è la seguente: io e la band siamo in sala prove per iniziare a suonare, ma io risulto inquieto, non riesco ad entrare in sintonia con gli altri e con me stesso, quindi esco dalla stanza, abbandono la sala e mi siedo su una panchina in un parco adiacente. In quel momento chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da un sogno onirico: d'un tratto mi trovo all'aperto in mezzo alla natura, in bicicletta a pedalare

sereno e senza pensieri, a palleggiare con un pallone, a lanciare un sasso nel

fiume o semplicemente a suonare la chitarra e a cantare sotto un albero.

Tutte immagini che evocano libertà per l'appunto. E' solo in quel momento che, dopo aver riaperto gli occhi, con un sorriso liberatorio, posso tornare in sala prove a riconciliarmi con il resto del gruppo, per suonare e cantare liberamente, dopo aver ritrovato il mio equilibrio interiore. Il brano vuole ricordare a tutti noi, che nonostante le nostre imperfezioni, le nostre insicurezze e le nostre contraddizioni ("sono libero come un gatto sul tetto, a tratti misero come un topo in un ghetto e sempre in bilico tra quel che ho fatto e ciò che ho detto") bisogna accettarsi così come siamo, perché è solo dopo aver fatto questo, che potremo davvero sentirci liberi, liberi di essere liberi e semplicemente noi stessi.

Spettacolo: Per te