Mille, l'album Risorgimento: "È il movimento che riporta alla vita, è evoluzione"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Il disco sarà accompagnato da un tour ribattezzato "Un maledettissimo posto migliore" (prodotto da Ponderosa Music & Art): il viaggio partirà il prossimo 7 novembre da Bergamo. L'INTERVISTA

Risorgimento è il primo album solista di Mille, artista eclettica e cantautrice dalla scrittura spudorata. Il progetto di Elisa Pucci, così all'anagrafe, raccoglie due anni di scrittura e unisce profondità e leggerezza, ironia e disincanto. Risorgimento non è solo un titolo che richiama la storia, ma diventa la metafora di una rinascita personale, il desiderio di rimettersi in cammino ogni giorno, di liberarsi da paure e identità passate, di tornare a sorgere nel proprio presente. La scelta del titolo nasce da questa urgenza interiore, ma anche da una fascinazione estetica per quell’epoca, con i suoi simboli e la sua energia di cambiamento. E poi c’è Garibaldi, figura che ha sempre affascinato Mille per il suo spirito ribelle, per i moti di liberazione e perché, a suo modo, è stato la prima grande popstar italiana.

Elisa partiamo dal titolo e dalla storia dell'album: come ci hai lavorato?

Sono canzoni scritte da settembre e ottobre 2024 a febbraio 2025 e rappresentano un mio periodo storico quando ho scelto di cambiare in toto la mia vita e lo racconto con le canzoni. È il risultato delle scelte che ho fatto, scrivere mi porta a raccontare e raccontarmi con la musica in modo spudorato.

 

Risorgimento è una parola che ha circa 250 anni e risale alla fine dell'impero napoleonico: l'Italia sentì il bisogno di unità. Oggi credi che abbia ancora un valore quel concetto?

È una parola che non è solo storica ma riguarda le persone, la storia ciclica come la vita, contiene il senso di unità e anche del singolo. La mia vita era a pezzi e ho dovuto riconquistarmi. La riconquista di se stessi è il centro di questa parola, contiene il movimento che riporta alla vita, è un moto a luogo, è non essere fermi, è il mio moto interiore che mi ha portato queste canzoni e la parola più giusta era risorgimento, che non è solo trasformazione ma anche evoluzione.

 

Risorgimento è sinonimo di libertà: in cosa la tua musica è libera?

Quello che faccio in musica è lo specchio di quello che sono. La libertà di essere quello che voglio essere è una scelta. Sono cresciuta nel rigore, avevo la frangetta e ora sono in pace anche con i capelli che col phone non asciugo dal tempo della pandemia e vanno sereni per i fatti loro.

 

"No no non è l’età per amarsi" e il disincanto contemporaneo di "non ho l'età per amarti" di Gigliola Cinquetti?

Sarebbe un onore questa conseguenza naturale. È la risposta a tutte le confessioni di persone a me vicine che spesso si sono sentite fuori tempo massimo per innamorarsi, reiventarsi, trovare nuovo lavoro. È un sentimento che sento diffuso intorno a me e vorrei che non esistesse. Non siamo persone a scadenza, dobbiamo vivere il nostro tempo senza preoccuparci del tempo in generale ma potersi preoccupare del proprio è una conquista.

 

"Rondine che scappa e porta addosso il mare". Hai resuscitato la rondine di Giovanni Pascoli che "portava la cena dei suoi rondinini"?

Sarebbe un'altra risposta bellissima ma non è così. È il viaggio della rondine che volano al mare, è la libertà. Io ho i miei tatuaggi e altre cose che mi fanno stare bene, ho la famiglia che sento mia e ho trovato a Milano e così penso alla libertà della rondine.

 

Che accade "dove non esiste l’alba"?

Sono accadute cose che non pensavo potessero accadere e accadermi, è il poter abbracciare le cose che mi succedono nel bene e nel male.

 

Quando è l'ultima volta che hai detto "C'est fantastique la vie"?

Il 6 settembre perché c'è stato l'ultimo concerto del tour estivo. Quando capitano cose anche tremende non dico più grazie mille e neanche c'est fantastique la vie, ma ringrazio sempre chi lo dice.

 

"La vita è un rimmel sui pugni in faccia" ed è pure così maleducata che la cambieresti con un frigobar: aprendo il frigobar cosa vorresti trovarci?

Il latte d'avena. Capisco che i più vorrebbero un gin tonic, il mescal o la grappa... comunque generi di conforto.

 

Nella tua storia ti è capitato di essere un'amante nella macchine per strada? E nel caso è nostalgia o tristezza?

Sono amante della comodità e del confort e ho comunque una casa mia. Ho assaggiato tardi la conoscenza dell'altro da me, all'epoca avevo la scomodissima Renault 5.

 

La voce della ragazza che annega in autotune è la fine di un sogno? La fine della genuinità della musica?

È una battuta. È quando stavamo smanettando con microfoni ed effetti e voce e ho iniziato a recitare poesie con l'autotune. Ti dico che in quel caso mi sono divertita. Ognuno fa quello che ritiene giusto per sé, non sarò mai io a giudicare. Però ti assicuro che gli scherzi telefonici con l'autotune sono fantastici.

 

Chi è il Dio che sai che forse hai conosciuto in un autogrill tra Milano e Rho?

Quando si fanno i concerti spesso ti danno convocazioni che vanno in scontro con necessità fisiologiche e poi devi bere bevande che ti fanno stare sveglio. In quelle situazioni tu puoi vedere anche Dio.

 

Se ti chiedessi di tradurre la tua vita in un romanzo dentro un foglio Excel ci riusciresti? Leonardo Pieraccioni diceva che nella vita di una persona ci sono cinque o sei giornate importanti, il resto fa volume.

Racconto parte di me attraverso le canzoni. Condivido quella frase, non tutte le giornate sono straordinarie, se no non dormirei più e quella straordinarietà la espanderei a tutto. Non bisogna rincorrere momenti sempre eccezionali.

 

"Ma questo cielo è molto più di così": raccontami le costellazioni che illuminano il cielo di Mille? Sono le cento stelle di Artiglieria Pesante?

Tutto quello che vediamo è filtrato dalle lenti del vissuto e possono legarsi tra loro; io avevo la necessità di andare a utilizzare parole molto semplici in modo tale da poter esprimere l'idea che tante cose abbiano piani diversi. Parlo di quando è successo a Genova alla Diaz: è una cosa che è stata fatta passare per giusta attraverso la violenza cosa che invece giusta non era. Scusami il gioco di parole ma giustificare come giusto quello che è successo è un paradosso. Lì c'è stata una manomissione e manipolazione di fatti e parole che io volevo raccontare non con un attacco diretto ma con l'empatia. È il mio volere essere aggraziata per dire cose grevi.

 

Per Lucio Dalla sarà tre volte Natale, per te arriverà un altro Natale: sono passate due generazioni e abbiamo ridotto i regali sotto l'albero di un terzo?

È un passaggio di Video Hard, canzone scritta di getto sul divano mentre mia nipote rendeva più vivace la sessione di scrittura. La presenza della bambina mi ha insegnato a edulcorare le cose, è una canzone energica e dal vivo sarà molto suonata. Ci sarà un altro Natale.

 

Dopo Video Hard arriva Artiglieria Pesante che inizia con "ho visto un porno che iniziava così": è l'epitaffio del romanticismo e dell'amore?

Il mio dono della sintesi si è sviluppato negli anni. C'è romanticismo in qualsiasi cosa che scrivo ma lì c'è più ironia, ci sono più coltelli che tagliano che braccia che abbracciano.

 

Se chiudi gli occhi, oggi, dici l'amore va o l'amore fa?

L'amore fa perché l'amore è una scelta. Scegli di amare, amore significa aprire le braccia a un'altra persona e nel bene e male condividerne la vita: tutto questo non accade, lo scegli.

 

Infine parliamo di che accadrà nelle prossime settimane e del tour.

Voglio coinvolgere di più il pubblico, sarà un tour suonato, ingredienti solo musica e luci. Desidero toccare con mano l'affetto delle persone.

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