Red Valley Festival, la storia e la musica di Sally Cruz
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La passione per la musica e il sogno di fare la cantante. Il violino, le collaborazioni con Rose Villain e Thasup, la voglia di continuare a lavorare per far sì che il suo desiderio più grande diventi presto una solida realtà: abbiamo incontrato Sally Cruz, nome d’arte di Alessia Rossi, in occasione del suo concerto al Red Valley Festival
Sally Cruz, tra violino e Billie Eilish
Segnatevi questo nome: Sally Cruz, artista fiorentina classe 2003. Voi segnatelo, e ascoltatela. Perché questa giovane cantautrice sta costruendo, mattoncino dopo mattoncino, qualcosa di molto interessante. Non è un caso che di lei si siano accorti Rose Villain e Thasup, con cui ha già collaborato per due brani. La storia di Alessia Rossi, però, ha le sue radici nella musica classica: Alessia ha studiato violino, uno strumento che poi ha lasciato da parte ma mai abbandonato, visto che non vede l’ora di riprendere a suonarlo. Ne parliamo insieme appena la incontro, dopo il suo concerto al Red Valley Festival: il tasso di adrenalina è altissimo, tanto che Sally/Alessia non riesce nemmeno a trovare le giuste parole per descrivere al meglio quello che ha vissuto: “Che botta, che energia! È un evento gigantesco, che mai avrei pensato di fare n così poco tempo. Che emozione aver cantato in un palco così importante. Non so cosa dire, se non che sono veramente contenta di esserci riuscita. E poi non mi aspettavo un feedback come quello ricevuto: devo ancora realizzare tutto questo” mi racconta entusiasta e un po’ incredula.
Il nome d'arte, le collaborazioni con Rose Villain e Thasup
Ma torniamo al violino. Alessia mi racconta che l’ha iniziato a studiare alle elementari: “Sono nata e cresciuta a Firenze, e ho sempre voluto fare la cantante. I miei genitori mi hanno consigliato di studiare uno strumento, ma non so perché ho scelto proprio il violino. Diciamo che rappresenta una fase della mia vita: è un ricordo bellissimo, ma conto di riprenderlo presto perché voglio essere il più indipendente possibile nel creare la mia musica” racconta Alessia/Sally. Le chiedo anche se il suo nome d’arte è un omaggio alla canzone di Vasco. Lei sorride e mi dice: “Non ho nessuna storia bella legata a questo nome…conta che nessuno mai me l’aveva chiesto! L’ho scelto perché mi piaceva, così, non c’è un motivo preciso” aggiunge. Parliamo poi delle collaborazioni che ha realizzato, con Rose Villain e Thasup: “Che dire? Mai avrei pensato di fare qualcosa del genere in così poco tempo! Rose è incredibile: gentile, disponibile. Dopo averle proposto di scrivere una strofa lei si è messa subito a lavorarci, anche se era a New York. È stato tutto molto naturale, bello. E con Thasup? Conta che mi è arrivato un messaggio su Instagram, tanto che pensavo fosse un fake, e invece era proprio lui! Un artista bravissimo e una persona stupenda: sono proprio contenta di aver lavorato con loro” racconta Sally.
Il colore della musica di Sally
A proposito di musica, le chiedo se sta lavorando a qualcosa di nuovo e che colore ha la sua musica: “Il colore di quello a cui sto lavorando? Questo (e indica il blu della maglietta con la copertina dell’album di Billie Eilish, Hit Me Hard And Soft). Sì, è un blu tendente al giallo, perché c’è sempre un po’ di malinconia ma anche di colore” mi spiega prima di salutarci.