Charlotte Cardinale presenta singolo Deserti Abitati con una playlist esclusiva

Musica
Credit Anna Pfeiffer

Il brano dell'artista siciliana residente a Malta racconta un momento di disagio interiore, in cui chi ha perso fiducia nel futuro cerca sollievo in distrazioni effimere. Eppure in questo smarrimento resta vivo il desiderio di donarsi, di accogliere il dolore altrui e di condividere il proprio. Anche nel caos, sopravvive la voglia di restare vicini e presenti. In questo viaggio, la fragilità non è una sconfitta, ma una soglia che, pur causando dolore, apre lo sguardo a nuove opportunità

Starman – David Bowie

Inizio questo viaggio con una canzone che per me ha un significato profondo: Starman era la colonna sonora dei miei viaggi in macchina con i miei genitori. Mio padre, appassionato di Bowie, me l’ha fatta ascoltare fin da piccola. Questa canzone ha il potere di farmi esplorare nuovi mondi e, allo stesso tempo, riportarmi indietro sul sedile posteriore dell’auto, dove ho scoperto cos’è la musica e quanto può essere importante.


Ancora Ancora – Mina

Quando penso a Mina, penso subito a mia madre. Cantavamo insieme a squarciagola le sue canzoni, e ascoltare mia mamma cantare Ancora Ancora era come sentire Mina

stessa. Il suo personaggio, elegante e appassionato, è stato fondamentale per la mia

crescita musicale.

Since I’ve Been Loving You – Led Zeppelin

Con questa canzone inizia il mio viaggio da cantautrice. La dolce chitarra dell’intro mi

colpisce ogni volta come un proiettile in mezzo al petto. La voce di Robert Plant è potente come una spada. Il testo, che parla di una relazione travagliata che ti distrae e rischia di farti perdere tutto, è arrivato in un momento della mia vita in cui mi sono sentita sattamente così.

 

I’m on Fire – Bruce Springsteen

Questa canzone è un balsamo per l’anima. La riscopro ogni volta che ho bisogno di una carezza dolce e sensuale. Trovo incredibile come una canzone così carica di tensione erotica possa essere anche così delicata e avvolgente. È come un dipinto dai colori tenui, un capolavoro intimo.

 

Jolene – Dolly Parton

Una delle mie prime esibizioni dal vivo è stata proprio con questa canzone, chitarra alla mano. Mi ha accompagnata fino al Bootcamp di X-Factor, ed è legata a un periodo in cui scrivevo brani country rock, molti dei quali finiti nel mio primo EP Florescentia. Jolene è come un profumo che resta addosso e non se ne va più.

 

Some Unholy War – Amy Winehouse

Scoprire Amy è stato un terremoto. Ha ribaltato tutto ciò che pensavo sulle cantautrici. Con la sua voce struggente e gli accordi jazz, mi ha insegnato che si può scrivere in modo sincero e diretto, senza filtri. Amy mi ha ispirata a liberarmi dalla scrittura “ordinata” e ad abbracciare la vulnerabilità.

 

Is It a Crime – Sade

Sade per me è una collana di perle: elegante, preziosa, raffinata. La sua presenza sul

palco è ipnotica. Il suo stile è l’opposto di Amy, ma mi ispira in egual modo. Quando la

ascolto, chiudo gli occhi e volo. Porto il suo magnetismo con me ogni volta che salgo sul palco.

 

How Come You Don’t Call Me – Prince

Un brano simbolo della sensualità e della frustrazione. Prince è un maestro del soul, e

questa canzone è perfetta per raccontare l’attesa di quella chiamata che non arriva mai. Il ritmo è inconfondibile, il testo diretto, la voce carica di energia. L’ho spesso portata sul palco, con tutta la sua forza.

 

Cu Ti Lu Dissi – Rosa Balistreri

Un inno alla mia terra, la Sicilia. Rosa Balistreri è diventata per me un faro: una donna

forte, con un passato duro, che ha avuto il coraggio di cantare la verità su mafia, prigioni, e condizioni delle donne. In Cu ti lu dissi, la disperazione dell’amore diventa specchio di una società tossica e patriarcale. Un brano che mi lega come un gelsomino alle pareti di casa.

 

Stella di Mare – Lucio Dalla

Una recente riscoperta che mi ha fatto toccare corde profonde. È una canzone

malinconica e potente, come una giornata al mare che finisce lentamente. L’ho cantata al Teatro Antico di Taormina, e ogni volta che la riascolto sento di rivivere un amore finito, ma mai dimenticato.

 

A Ningún Hombre – Rosalía

Tra le canzoni meno conosciute di Rosalía, ma una delle più forti. In questo brano a

cappella, con uso di vocoder, racconta la ribellione da una relazione patriarcale. È un grido liberatorio, un atto di coraggio per tutte le donne che hanno sofferto in silenzio. Rosalía riesce a riportare in vita le radici del flamenco, modernizzandole con rispetto e genialità.

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