Donkey Kong conquista The Weeknd (e le star ci vanno pazze)

Musica
Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

Dopo il suo concerto a Vancouver, The Weeknd ha condiviso una story in cui gioca a Donkey Kong Bananza, il nuovo titolo per Nintendo Switch 2. Un gesto che conferma la sua passione per il celebre gorilla e che lo inserisce in una lunga lista di star appassionate di videogame: da Eminem a Jack Black, da Ariana Grande a Vin Diesel. Tra nostalgia, intrattenimento e identità social, Donkey Kong resta un’icona che unisce generazioni e celebrità.

Cosa fa The Weeknd dopo uno show sold out? Non un party esclusivo né un after in hotel. Si rilassa giocando a Donkey Kong Bananza. E non lo nasconde: lo mostra nelle Instagram stories, joy-con alla mano, visibilmente esaltato mentre affronta le nuove sfide del titolo Nintendo appena uscito. È successo a Vancouver, tappa del suo tour mondiale, ma poteva accadere ovunque. Perché dietro il glamour da superstar c’è un gamer dichiarato, uno di quelli cresciuti con Donkey Kong e mai disintossicati dall’adrenalina dei platform. Il video è durato pochi secondi, ma è bastato per far esplodere la curiosità dei fan: “Donkey Kong Bananza? Anche lui ci gioca?” La risposta è sì. Non solo ci gioca, ma secondo alcuni siti specializzati possiede anche l’amiibo ufficiale della nuova versione Bananza, considerato “cool” al punto giusto per un collezionista pop.

Donkey Kong Bananza: il ritorno di una leggenda su Switch 2

Pubblicato il 17 luglio 2025 su Nintendo Switch 2, Donkey Kong Bananza è un aggiornamento rivoluzionario del classico arcade del 1981. Più che un semplice remake, è un’espansione narrativa che introduce meccaniche moderne: distruzione ambientale, modalità co-op, boss dinamici e una storyline con Pauline protagonista. La critica l’ha salutato con entusiasmo, ma a sorprendere è l’ondata di affetto trasversale, anche da parte di celebrità lontane dal mondo gaming. E in questa ondata rientra perfettamente The Weeknd: artista che da sempre costruisce immaginari futuristici, ma che – joystick alla mano – torna bambino. Come tanti altri nomi illustri.

Donkey Kong Bananza
Donkey Kong Bananza

Gamer nascosti (ma non troppo): le star e la passione per Donkey Kong e l’arcade culture

La story di The Weeknd mentre gioca a Donkey Kong Bananza dopo il concerto non è un’eccezione isolata, ma l’ennesima conferma di un fenomeno ormai consolidato: i videogame, soprattutto quelli vintage e targati Nintendo, hanno conquistato anche il mondo delle celebrity. La lista di artisti che amano joystick, cabinati e piattaforme retrò è lunga, variegata e sorprendente.

Eminem, ad esempio, è da tempo un fan dichiarato dell’originale Donkey Kong da sala giochi. Ha condiviso negli anni foto dei suoi cabinati personali e ha persino preso parte alla scena competitiva moderna, apparendo come personaggio giocabile in Fortnite. Un’icona del rap che si muove con disinvoltura anche nei pixel.

Jack Black, invece, è un caso unico: attore comico, rocker con i Tenacious D, voce di Bowser nel film Super Mario Bros. e appassionato gamer a tempo pieno. I suoi titoli del cuore? Fallout, Minecraft e, a breve, sarà protagonista anche nel film dedicato proprio a Minecraft, in uscita nel 2025. Quando l’universo nerd diventa carriera.

Anche Snoop Dogg e Ariana Grande non hanno mai nascosto la loro passione per i videogiochi. Il primo ama titoli più aggressivi come Call of Duty e Mortal Kombat, mentre Ariana si è sempre detta legatissima al mondo di Pokémon — tanto da tatuarsene alcuni simboli sul corpo e portare con sé il Game Boy nei backstage. Entrambi sono apparsi come avatar ufficiali all’interno di Fortnite, dimostrando quanto musica e gaming siano ormai universi comunicanti.

Più inaspettati, forse, Vin Diesel e Seth Rogen, ma non meno coinvolti. Diesel ha una vera predilezione per gli arcade classici: Pac-Man, Space Invaders, Donkey Kong. Nel 2024 ha persino curato l’apertura di un’arcade pop-up durante il Comic-Con di San Diego. Rogen, da parte sua, ha fondato Houseplant LA, un locale a tema retrò con cabinati e console vintage: un rifugio per nostalgici e curiosi.

Infine, tra i gamer più appassionati ci sono Simon Pegg e Henry Cavill. Pegg ha raccontato nella sua autobiografia quanto i videogame abbiano fatto parte della sua adolescenza e della sua formazione creativa. Cavill – il Superman più nerd di sempre – vanta una collezione privata di cabinati e giochi arcade, con una predilezione per i grandi classici del genere fighting: Street Fighter, Tekken, Mortal Kombat.

Ma perché Donkey Kong affascina ancora dopo 40 anni?

Il segreto del successo di Donkey Kong sta in una combinazione potente: nostalgia, semplicità e iconicità. Il primo titolo del 1981 non è solo la nascita di Mario (allora Jumpman), ma il primo passo dell’impero Nintendo. È un pezzo di storia giocabile, amato da chi lo ha vissuto in sala e da chi lo riscopre oggi in una veste nuova.

Donkey Kong è simbolo della cultura pop videoludica: amato perché immediato, sfidante, pieno di carisma. E nei titoli più recenti come Bananza, tutto questo viene reinterpretato con una veste moderna, senza perdere il fascino rétro.

Ma c’è anche una ragione più sottile: i videogame – e Donkey Kong in particolare – sono oggi un potente strumento di personal branding. Giocare e mostrarlo, specie per le celebrity, è diventato un gesto socialmente riconoscibile, un modo per connettersi ai fan con autenticità. Non a caso, le stories di The Weeknd sono state rilanciate ovunque. Giocare è cool. E dire che si gioca, ancora di più.

In sintesi: una nuova giungla pop

The Weeknd non ha fatto altro che aggiungersi a una giungla di star in cui Donkey Kong è ancora il re. Il suo entusiasmo per Bananza conferma quanto l’universo Nintendo continui a parlare non solo ai gamer, ma anche ai performer, agli artisti, a chi cerca un rifugio digitale capace di mescolare passato e presente.

Perché in fondo, anche dopo un concerto sold out, forse anche tornare in camerino e lanciare un barile virtuale può essere il modo migliore per restare umani. O per sentirsi, ancora una volta, bambini.

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