AC/DC a Imola: un rito collettivo rock che unisce le generazioni

Musica
Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

©Getty

Introduzione

A dieci anni dall’ultima volta, gli AC/DC sono tornati a infiammare l’Autodromo di Imola con l’unica data italiana del Power Up Tour. Sessantamila fan hanno vissuto un concerto travolgente, tra fuochi, cannonate e una scaletta epica. Una serata che ha risvegliato l’anima più pura del rock, ricordando a tutti perché gli AC/DC sono leggenda.

Quello che devi sapere

Dopo dieci anni, la leggenda è tornata

Quando le prime note di If You Want Blood (You’ve Got It) hanno squarciato il cielo sopra Imola, non era solo l’inizio di un concerto. Era l’inizio di un ritorno atteso da dieci anni. Il 20 luglio 2025 l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha accolto nuovamente gli AC/DC per l’unica data italiana del Power Up Tour Europe, e la risposta del pubblico è stata travolgente: settantamila persone hanno trasformato la pista in un mare di corna luminose, bandiere australiane e magliette nere vissute, ereditate, tramandate. C’erano famiglie, gruppi arrivati da tutta Europa, ultras del rock che non perdevano un live dal ’91, adolescenti alla loro prima volta. Tutti uniti sotto lo stesso amplificatore di passione, per celebrare il rito collettivo di un suono che non invecchia mai.

Scaletta da brividi, volumi da arena

Lo show è iniziato alle 20:35 precise, e da lì in poi è stato un assalto sonoro ininterrotto. La scaletta ha mischiato classici intramontabili e tracce della new era, mantenendo una tensione altissima fino alla chiusura.

I brani eseguiti:

  1. If You Want Blood (You’ve Got It)

  2. Back in Black

  3. Demon Fire

  4. Shot Down in Flames

  5. Thunderstruck

  6. Have a Drink on Me

  7. Hells Bells

  8. Shot in the Dark

  9. Stiff Upper Lip

  10. Highway to Hell

  11. Shoot to Thrill

  12. Sin City

  13. Rock ’n’ Roll Train

  14. Dirty Deeds Done Dirt Cheap

  15. High Voltage

  16. Riff Raff

  17. You Shook Me All Night Long

  18. Whole Lotta Rosie

  19. Let There Be Rock

  20. T.N.T.

  21. For Those About to Rock (We Salute You)

Una scaletta che è stata una dichiarazione d’intenti: onorare il passato, infiammare il presente, preparare il futuro.

pubblicità

Fuoco, canzoni e adrenalina: il ritorno di una leggenda

A dieci anni esatti dal concerto del 2015, l’Autodromo di Imola è tornato a tremare. Non era solo nostalgia, ma energia pura. Durante For Those About to Rock, i celebri cannoneggiamenti hanno mandato in visibilio il pubblico, accompagnati da fumo, luci e un’onda sonora che sembrava uscita da un film apocalittico.

Angus Young ha incendiato il palco con la sua inconfondibile Gibson SG, correndo, saltando, dando prova – ancora una volta – di essere un performer unico.
Brian Johnson, a 77 anni, ha graffiato l’aria con una voce che resiste alla logica del tempo, trascinando ogni canzone fino all’ultima nota.

Perché gli AC/DC fanno ancora battere il cuore

Ma cosa rende gli AC/DC ancora così potenti, così capaci di far battere il cuore dopo oltre cinquant’anni di carriera? La risposta sta prima di tutto nella loro identità sonora incrollabile. Dal 1973 a oggi, non hanno mai cambiato pelle: sono rimasti fedeli alla loro visione di rock duro, diretto, sporco. Quello che loro stessi definiscono “rotten rock’n’roll”, senza fronzoli né compromessi.

Poi ci sono le canzoni diventate inni generazionali. Back in Black, Thunderstruck, Highway to Hell non sono solo hit storiche: sono colonna sonora di intere vite. Le cantano i padri, le riscoprono i figli. Restano vive, immediate, sempre attuali, perché parlano un linguaggio universale: quello dell’adrenalina, della ribellione, della libertà.

pubblicità

Uno spettacolo totale

A tutto questo si aggiunge lo spettacolo totale. Gli AC/DC non si limitano a suonare: costruiscono un universo visivo in cui ogni elemento – dai fuochi d’artificio ai cannoni, dalle luci ai maxischermi – contribuisce a creare un’esperienza da arena rock vera e propria. Non c’è niente di lasciato al caso: ogni momento è pensato per essere memorabile.

Infine, c’è la loro eredità vivente, che si rinnova a ogni tour. Anche se il concerto di Imola è legato all’ultimo album Power Up (2020), in realtà è un viaggio attraverso tutta la loro storia. Una specie di autobiografia musicale che prende forma dal vivo, traccia dopo traccia. E ogni volta, chi ascolta sente di farne parte.

Più che un concerto, un rito

Il concerto degli AC/DC a Imola non è stato solo un live: è stato un ritorno al cuore del rock, una celebrazione collettiva che ha unito generazioni, stili, storie. Un luogo in cui tutto – tempo, età, differenze – è stato messo in standby sotto il martello di un riff. Un’esperienza che ha ribadito una verità tanto semplice quanto poderosa: il rock, quando è vero, non invecchia. Ma brucia, sempre.

pubblicità