Jeff Buckley: arriva il documentario ‘It’s Never Over’ con immagini inedite
Musica
Il nuovo docufilm sulla vita del cantautore americano, acclamato al Sundance 2025, mostra materiali inediti e testimonianze intime. Un ritratto profondo da affiancare ai lavori precedenti per comprendere il mito di Jeff Buckley.
A ventisette anni dalla sua scomparsa prematura, la voce di Jeff Buckley continua a risuonare con potenza tra i solchi di Grace e nei cuori dei suoi fan. Ora arriva It’s Never Over, Jeff Buckley, documentario diretto da Amy Berg (Janis: Little Girl Blue) e accolto da una standing ovation al Sundance Film Festival 2025. Un viaggio profondo e personale nel mondo del musicista che, con distribuzione nelle sale statunitensi a partire dall’8 agosto, e in arrivo su HBO Max entro l’inverno e promette di essere il ritratto più completo mai realizzato su Buckley: un'opera autorizzata, emotiva, ricca di archivi personali e testimonianze dirette.
Tape, amore e verità: cosa mostra il trailer
Il trailer lascia intuire la direzione del documentario: un mix di registrazioni inedite, messaggi vocali, home video e interviste a persone che hanno davvero conosciuto Jeff. Tra le voci, quella della madre Mary Guibert, delle ex compagne Rebecca Moore e Joan Wasser (Joan As Police Woman), e dei musicisti Michael Tighe, Parker Kindred, Ben Harper e Aimee Mann.
Un passaggio colpisce su tutti: la voce di Buckley che dice “I’ve been wrong, completely ugly, beautiful, totally in love… but I’ve never been dead.” (“Sono stato in errore, completamente orribile, bellissimo, totalmente innamorato... ma non sono mai stato morto”). Una dichiarazione esistenziale che suona come un’eco di ciò che la sua arte ha rappresentato: vulnerabilità, bellezza e ricerca.
Una lunga gestazione: il documentario che nessuno riusciva a fare
La regista Amy Berg ha dichiarato di aver impiegato quasi vent’anni per ottenere l'accesso agli archivi ufficiali di Buckley. Dopo tentativi di biopic (tra cui un progetto con Brad Pitt mai realizzato), è stata proprio la madre a insistere per un'opera documentaria che raccontasse Jeff attraverso i suoi materiali autentici.
La svolta è arrivata nel 2019, quando Berg ha potuto iniziare a lavorare con le fonti originali, dando forma a un racconto intimo della breve ma intensa parabola artistica del cantautore. Il risultato è un film di 106 minuti che mostra Jeff Buckley come non lo abbiamo mai visto: fragile, umano, ironico, pieno di amore per la musica e consapevole della sua diversità.
Jeff Buckley e la sua eredità
Nessuna scuola classica, nessuna formazione operistica: Jeff Buckley era puro istinto, voce, cuore. Il suo talento vocale – un’estensione da tenore a falsetto quasi angelico – e il modo con cui attraversava generi e anime musicali lo rendono ancora oggi un punto di riferimento per artisti e ascoltatori.