Il brano racconta la solitudine e il superamento della stessa attraverso la resilienza, il non permettere alla sofferenza di inaridirci
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
Ho composto questa canzone il 5 settembre 2024, poco meno di un anno fa. Come spesso avviene durante la fase compositiva, imbraccio la chitarra, suono e risuono finché non trovo un giro di accordi che mi ispirano, una melodia che viene poi supportata da un testo provvisorio, in inglese o in finto inglese; un testo che in quel momento non mi distragga troppo dal trovare una melodia che racconti esattamente quello che ho nell’anima. Questo è solo uno dei modi, potrei pure partire dalla melodia o semplicemente da un ritmo o anche da un testo, anche se io personalmente parto quasi sempre dalla musica.
Comunque a partire dagli accordi fisso una melodia e non è detto che nella composizione della stessa io cominci dalla strofa, potrei pure cominciare da un rif che poi diverrà il ritornello e successivamente comporre le strofe, il bridge, lo special, l'intermezzo musicale e così via. Stavolta però no, non è andata cosi , ho creato questo brano in maniera canonica, prima la strofa, poi il bridge poi il chorus e tutto il resto. Il testo definitivo l'ho scritto successivamente. Il testo in realtà si scrive da solo, così come del resto la musica. Vi spiego: questa è la mia percezione, ovvero che io sia il mezzo attraverso il quale queste realtà eteree (le canzoni) si incarnano in me diventando in qualche modo corporee. Non voglio indugiare oltre in elementi di songwriting e di metafisica della creatività, ma avevo voglia di condividere con voi le zone intime del mio personale processo creativo.
Stone è un brano che racconta la solitudine e il superamento della stessa attraverso la resilienza, il non permettere alla sofferenza di inaridirci. La frase chiave è “and I never feel alone when I’m alone, cause the pain has never turned my heart to stone” (e non mi sento mai sola quando sono sola, perche’ la sofferenza non ha mai trasformato il mio cuore in pietra). Stone è la pietra dell’indifferenza,della mancanza di empatia, del cinismo ,della guerra, del voltarsi dall’altra parte, dell’avidità e dell’egoismo. Eppure Stone non vuole fare la morale perché c’è sempre una ragione se si è deciso di ficcare la testa sotto la sabbia isolandosi dalla realtà, spesso troppo dura. E’ capitato a tutti, anche a me. La vera solitudine però è quando il nostro cuore diventa un masso incapace di sentire il profondo legame con gli altri esseri umani .
Stone canta l’urgenza di mantenere questa connessione umana dentro noi stessi, di non cedere alla tentazione dell’inaridimento.Questa lotta interiore e la conseguente vittoria sono la miglior cura alla solitudine. Il videoclip narra concetti come l’isolamento con immagini ripetute di un faro, concetti come l’empatia e la connessione umana attraverso gesti di solidarietà nei confronti dei senza tetto, ma c’é anche chi li tratta con disprezzo e odio sociale come esempio di come un cuore indurito può manifestare il suo lato peggiore. Il tutto inframezzato dalle clip di me che canto la canzone. Ho scelto il bianco e nero perché credo aggiunga un tocco poetico a tutto il contesto, già di per sé toccante. Il videoclip è stato realizzato da me. Il brano è stato composto, scritto, cantato e prodotto da me che ho curato pure l’arrangiamento. Hanno suonato Corrado Salemi Chitarra, Daniele Marturano Pianoforte, Biagio Martello Basso, Giovanni Maucieri Batteria e Percussioni; Mix di Giovanni Maucieri, Mastering di Claudio Giussani. Grazie a Giovanni Spadaro per batteria e percussioni programming in fase di preproduzione.