Ultimo in concerto a San Siro: “Lascio che sia la musica a parlare per me”
Musica Crediti foto: Marco AriciPiù che di ‘fenomeno Ultimo’, dobbiamo parlare di un fenomenale Ultimo. La voce di Pianeti è tornata in concerto a San Siro per oltre centoventi minuti di musica ricordandoci l'importanza dei sogni. Poche parole sul palco meneghino, l’artista ha lasciato che fosse la musica a parlare per lui
Un palco a forma di chiave in cui Ultimo si è raccontato per oltre due ore di musica. Sabato 5 luglio il cantautore si è esibito a San Siro per la prima data milanese del suo quarto tour negli stadi. Biglietti polverizzati in una manciata di secondi, decine di certificazioni e record infranti con una velocità impressionante non descrivono a pieno il successo e la carriera dell’artista romano. Lavoro costante e voglia di realizzare i propri sogni hanno fatto si che Ultimo conquistasse un posto nell’Olimpo della musica. A ventiquattro mesi dagli ultimi concerti allo stadio meneghino, l’artista è tornato mostrando un magnetismo proprio dei grandi nomi internazionali.
ultimo sul palco di san siro: show pieno di vita
Pochi orpelli e tanta musica. L’artista ha scelto la semplicità facendosi accompagnare soltanto dalla band. Le sue canzoni, piene di vita, al centro di tutto. Un’esplosione di coriandoli ha introdotto l’ingresso del cantautore sulle note del brano Dove finisce il mare. Colpa delle favole e Quei ragazzi hanno regalato un inizio strabiliante. Ultimo ha sciorinato una scaletta di oltre trenta brani, tra questi Buongiorno vita e L’unica forza che ho.
Dopo l’esibizione di Amati Sempre, il cantautore si è preso un momento per ammirare la meraviglia dello stadio sold out: “Fa impressione”. L'artista ha aggiunto: “Questo è l’unico momento del concerto in cui parlo. Ricevo tanti messaggi in cui mi viene detto che non parlo molto sul palco. Questo sarà un concerto fatto di canzoni, quello che devo dire, lo dico nelle canzoni”. In scaletta Ipocondria, Sul finale e Rondini al guinzaglio urlati a squarciagola poiché inni generazionali a tutti gli effetti. Subito dopo, Ultimo ha proseguito con Giusy: “È una canzone molto importante per me, l’ho scritta a quindici anni nel 2011. Sarà per sempre uno dei brani più importanti della mia vita”.
Al centro della scaletta Il bambino che contava le stelle, composta il 30 novembre del 2019, esattamente cinque anni prima della nascita del figlio Enea. Se Bella davvero ha trascinato il pubblico in una grande festa, Ti dedico il silenzio ha trasformato lo stadio in un luogo fiabesco.

Per Pianeti, Alba e La parte migliore di me, Ultimo si è esibito al pianoforte su una piattaforma sospesa. Sullo sfondo immagini di albe, cieli e stelle per incorniciare con semplicità le canzoni piene di vita. In chiusura, Il ballo delle incertezze, Vieni nel mio cuore, Altrove, 22 settembre e Sogni appesi.
Quasi dieci anni di carriera con tantissimi sogni realizzati, ma gli occhi del cantautore guardano al futuro. Più che di ‘fenomeno Ultimo’, dobbiamo parlare di un fenomenale Ultimo. L'artista ci ha ricordato l’importanza di credere in noi: “Per stare in pace con te stesso e col mondo / Devi avere sognato almeno per un secondo”.
Ora, appuntamento a lunedì 7 luglio per la seconda data allo stadio San Siro di Milano. A seguire, il cantautore sarà in concerto a Roma, Messina e Bari. Questo il calendario completamente sold out della tournée:
- 7 luglio, Milano - stadio San Siro
- 10 luglio, Roma - stadio Olimpico
- 11 luglio, Roma - stadio Olimpico
- 13 luglio, Roma - stadio Olimpico
- 18 luglio, Messina - stadio Franco Scoglio
- 23 luglio, Bari - stadio San Nicola