10 concerti che hanno reso epici gli Oasis

Musica
Giuditta Avellina

Giuditta Avellina

©Getty

Introduzione

Nel pantheon del rock britannico, pochi nomi brillano con la stessa luce intensa e duratura degli Oasis. Più di una band, più di un fenomeno musicale, gli Oasis sono stati l’urlo ribelle di una generazione, la colonna sonora di sogni e rivoluzioni personali, un’epopea di fratellanza, sfide e passione senza compromessi. I loro concerti non erano semplici esibizioni, ma momenti di pura alchimia, in cui la musica diventava energia condivisa, un rito collettivo capace di trasformare uno stadio in migliaia di cuori pulsanti all’unisono. "Where were you while we were getting high?". Quella frase – sbocciata nel 1995 da un verso di Champagne Supernova – è diventata una linea del tempo, una finestra su un’epoca in cui gli Oasis non erano solo una band, ma il simbolo di una generazione. Con la reunion finalmente annunciata, è il momento perfetto per rispolverare dieci concerti che hanno contribuito a costruire il mito Gallagher, tra risse nei camerini, chitarre distrutte, piogge torrenziali e folle oceaniche.

Quello che devi sapere

1. Knebworth Park – 10-11 agosto 1996

Hertfordshire, UK | 250.000 spettatori

Una delle vette della carriera degli Oasis. Due notti leggendarie davanti a un quarto di milione di persone, con oltre 2,6 milioni di richieste per i biglietti. Nessuna band britannica, dai tempi dei Beatles, era riuscita a catalizzare un’attenzione simile. Su quel palco si esibirono dopo The Chemical Brothers, The Prodigy e Manic Street Preachers, ma bastarono gli accordi iniziali di Columbia per infiammare Knebworth. Fu il loro “Live Aid personale”, immortalato nel documentario del 2021 di Jake Scott.

2. Maine Road – 28-29 aprile 1996

Manchester City FC Stadium | Circa 80.000 spettatori totali

Giocare in casa. I Gallagher tornano a Manchester, nello stadio della loro squadra del cuore, il City. Due date leggendarie che segnarono la definitiva consacrazione di What's the Story (Morning Glory). Con Liam al microfono e Noel in stato di grazia, fu il trionfo della working class britannica sotto un cielo plumbeo e carico di promesse.

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3. Glastonbury Festival – 25 giugno 1994

Pyramid Stage | Pilton, UK

Era il weekend perfetto per conquistare il mondo. La band aveva pubblicato solo due singoli (Shakermaker e Supersonic) ed era ancora a un mese di distanza dalla pubblicazione mondiale di Definitely Maybe. Sul palco di Glastonbury, la band sembrò già pronta a scrivere la storia del britpop. Nonostante problemi tecnici e un Liam già imprevedibile, fu un’esibizione rabbiosa e piena di elettricità. Il pubblico? Ipnotizzato.

4. Earls Court – 4-5 novembre 1995

Londra, UK | 20.000 spettatori per sera

Uno dei più grandi concerti indoor mai tenuti nel Regno Unito all’epoca. Era il culmine di un anno straordinario per la band: album al primo posto, concerti sold-out, e una nuova iconografia che ricalcava Lennon e McCartney. Noel, già proiettato verso il ruolo di voce generazionale, suonava come se ogni nota potesse ribaltare il destino del rock.

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5. Whisky a Go Go – 29 settembre 1994

Considerato uno dei peggiori concerti degli Oasis, questa serata finì nel caos: la band salì sul palco sotto l’effetto di crystal meth scambiata per cocaina. Brani suonati fuori tempo, litigi tra i fratelli Gallagher e un tamburello lanciato da Liam chiusero il disastro. Noel abbandonò il tour e, rifugiandosi a San Francisco, scrisse Talk Tonight. Una notte nera diventata leggenda.

6. Heaton Park – 4 giugno 2009

Manchester, UK | Circa 70.000 spettatori

Davanti a 70.000 persone, il live di Heaton Park fu segnato da ripetuti problemi tecnici: due blackout fecero interrompere il concerto, lasciando il pubblico nel silenzio. Gli Oasis tornarono comunque sul palco e completarono l’intero set, ma Liam definì la serata “uno scherzo”. In segno di scuse, i fan ricevettero un rimborso simbolico con un assegno firmato da entrambi i fratelli Gallagher. Un episodio raro che mostrò la loro volontà – forse per l’ultima volta – di restare uniti.

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7. V Festival – 18 agosto 2001

Hylands Park, Chelmsford | UK

Nonostante le tensioni interne (la formazione era in pieno turnover), gli Oasis si presentarono come headliner al V Festival. Il 22 agosto la band si esibì nello Staffordshire, proponendo in 90 minuti solo tre canzoni da Dig Out Your Soul e le maggiori hit della carriera.

8. City of Manchester Stadium – 30 giugno 2005

Manchester, UK | 60.000 spettatori

Gli Oasis tornarono a suonare nella loro città natale nello storico City of Manchester Stadium, dando vita a una serata monumentale da oltre 60.000 spettatori. Faceva parte del tour per Don’t Believe the Truth, album celebrato per il sound rinvigorito e il ritorno alla grande forma del gruppo.

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9. MTV Unplugged – 23 agosto 1996

Royal Festival Hall, Londra

Un episodio diventato leggendario nella storia degli Oasis. Poco prima dell’inizio del concerto, Liam decise di non cantare, lasciando Noel da solo a gestire l’intero spettacolo acustico. Il risultato fu un’esibizione intensa e dimostrativa del talento di Noel, con interpretazioni memorabili di brani come Cast No Shadow e Don’t Look Back in Anger. Nel frattempo, Liam guardava dal loggione, birra in mano, osservando e ironizzando sul fratello. Una scena che racconta più di mille parole e definisce la complessa dinamica tra i due fratelli.

10. Rock en Seine – 28 agosto 2009

Parigi, Francia

Il concerto degli Oasis al festival Rock en Seine di Parigi, previsto per il 28 agosto 2009, non si è mai tenuto a causa di una violenta lite tra i fratelli Gallagher. Pochi minuti prima dell'esibizione, Noel Gallagher lasciò il palco e la band, dichiarando ufficialmente la sua uscita dal gruppo. La cancellazione dell'evento fu comunicata al pubblico tramite un messaggio sui maxischermi, che recitava: "A causa di un alterco all'interno della band, il concerto degli Oasis è stato annullato".

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