Le app e le start-up che plasmeranno il futuro della musica. Ecco quali

Se è vero che rispetto a 20 anni fa l'industria musicale si è completamente trasformata, negli ultimi 5-6 anni i player all'interno di questo settore sono rimasti sempre gli stessi e fondamentalmente non ci sono state grandi innovazioni. Spotify rimane l'app regina per una serie di funzioni: ricerca di musica, ascolto e creazione di playlist in primis. Intorno a lei poco altro, anche per quanto riguarda l'ubiqua intelligenza artificiale applicata alla musica. La musica oggi è molto altro, viene vissuta in tanti modi diversi oltre all'ascolto, e la tecnologia può davvero dare un contributo importante ad arricchire l'esperienza. Alcune delle novità più interessanti nel mondo della musica stanno accadendo su piattaforme non musicali come Substack o TikTok, la prima come informazione musicale da parte di narratori indipendenti, mentre la seconda come luogo ideale per curator con gusti particolari e storie visive avvincenti. Ma in realtà negli ultimi anni sono nate una serie di start-up che riescono a soddisfare una serie di bisogni e temi che ad oggi le più popolari piattaforme e i social non riescono ad esaudire. Rendere la musica interattiva Le persone vogliono sempre più passare dall'ascolto passivo alla partecipazione attiva e quindi interagire con la musica. Ma, soprattutto, desiderano trovare forme alternative di interazione rispetto ai concerti che, specialmente negli Usa, hanno prezzi insostenibili e le persone sono costrette a indebitarsi per andare ai festival o ai megatour negli stadi. In questo senso gli strumenti di musica generati dall'Intelligenza Artificiale come Sumo o Udio non riusciranno mai ad essere disruptive com'è stato Napster, anche perché l'ultima cosa che si richiede è la creazione di nuova musica. Ci sono invece una serie di start up e app emergenti su nuove forme alternative di interazione con la musica. Ad esempio Mixy che permette di mashupare e condividere qualsiasi canzone in pochi secondi, mixando all'istante voci e beat, con un'interfaccia semplice e strumenti di editing in tempo reale e sincronizzazione del beat. O, ancora meglio, Ampollo, una piattaforma per produttori, artisti e fan in cui è possibile inserire bozze, tracce e beat per collaborare e mettersi in contatto con una rete globale di artisti e producer. per una collaborazione fluida e senza confini. Scoprire nuova musica oltre l'algoritmo La maggior parte delle app musicali social falliscono perché si concentrano su circolo di amici e sulla bolla creata da questi e non sui gusti musicali dell'utente. In più la cultura musicale online è diffusa ma frammentata: dirette streaming su Twitch, commenti su TikTok, pagine Bandcamp, chat di gruppo, radio online, playlist di nicchia e Substack a pagamento. Ci sono oggi una paio di app che permettono di scoprire nuova musica senza diventare un criceto nella ruota dell'algoritmo: Music League è un'app-gioco musicale, una sorta di sfida che permette all'utente di costruire playlist a tema playlist a tema e le canzoni migliori vengono poi votate dai partecipanti arricchendo le liste di canzoni. Ma c'è anche una cara vecchia webradio globale organicamente cool come NTS Radio che sta riemergendo grazie a un meccanismo guidato dal gusto e alimentato dalla comunità. Gli strumenti per i superfan Abbiamo già scritto qui dell'importanza strategica della comunità dei superfan per gli artisti. Ma la maggior parte delle app create per i superfan sono fondamentalmente strumenti di CRM , creato per massimizzare il valore del ciclo di vita del fan ma non per costruire una community. La novità della notifica "c'è un messaggio dal tuo artista preferito" svanisce rapidamente quando ogni messaggio è solo per venderti qualcosa. Forse l'industria musicale si concentra troppo sui superfan di un determinato artista e sulle esperienze isolate e non abbastanza sui superfan della musica , ovvero coloro che amano la cultura in sé e si interessano a molti artisti. Peraltro l'album fisico o i download digitali non sono più un meccanismo di distribuzione o uno strumento per generare entrare ma fondamentalmente per raggiungere i fan. Ci sono alcune app che vengono incontro a questa esigenze come Fave, la piattaforma social dedicata ai superfan, oppure MerchCat dove si può preordinare il merchandising dell'artista preferito: uno strumento che aiuta gli artisti in tournée a vendere più merchandising con uno strumento molto più efficace e conveniente rispetto alle alternative esistenti.

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