Taylor Swift, cosa sapere sull'attesissimo "Reputation (Taylor's version)" in arrivo

Musica

Camilla Sernagiotto

©Ansa

Introduzione

Taylor Swift riscrive la sua storia musicale, debuttando in una scena clou della serie televisiva The Handmaid’s Tale con la canzone Look What You Made Me Do (Taylor’s Version).
In un momento di straordinaria potenza simbolica, la cantautrice statunitense ha svelato per la prima volta l'intera versione ri-registrata di Look What You Made Me Do, un suo brano che si trova all'interno di una delle sequenze più drammatiche dell'ultima stagione di The Handmaid’s Tale. 

Dopo anni di ipotesi e teorie alimentate da indizi disseminati tra social, interviste e apparizioni pubbliche, l'artista ha scelto un palcoscenico narrativo intenso per presentare uno dei brani chiave della futura edizione di Reputation (Taylor’s Version).

 

Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere su Reputation (Taylor's version) di Taylor Swift

Quello che devi sapere

Reputation (Taylor's version): musica e narrazione si fondono

Lunedì 19 maggio 2025 i fan della serie distopica firmata Hulu The Handmaid’s Tale sono stati testimoni di una scena carica di tensione: June Osbourne, interpretata da Elisabeth Moss, guida un gruppo di donne in una rivolta contro il regime oppressivo dei Comandanti.

A scandire i passi di questa fuga disperata, c’è la nuova versione del brano Look What You Made Me Do, riadattata da Taylor Swift con nuove scelte vocali e sfumature sonore più incisive. Il brano, con i suoi sintetizzatori taglienti e la citazione musicale di I’m Too Sexy dei Right Said Fred, accompagna perfettamente l’intensità della sequenza.

 

Elisabeth Moss, che oltre a essere protagonista è anche produttrice esecutiva dello show, ha commentato con entusiasmo la scelta musicale, definendola “la canzone perfetta per il momento perfetto”. Ha anche rivelato di desiderare da anni l’inserimento di un brano di Swift nella colonna sonora, ma di aver atteso il momento giusto. Quella scena, secondo lei, lo era senza dubbio.

Swift simbolo di resistenza femminile

L’inclusione della canzone di Taylor Swift, Look What You Made Me Do (Taylor’s Version) che anticipa il disco Reputation (Taylor's version), in un episodio così carico di significato è stata letta da molti come un tributo alla forza e alla determinazione femminile.

 

Il cast stesso ha espresso grande orgoglio per la collaborazione. Moss ha dichiarato che lei e i suoi colleghi, compresa Yvonne Strahovski, si considerano “orgogliosi Swifties”, riconoscendo in Swift una figura ispiratrice capace di incarnare i temi centrali dello show: ribellione, sopravvivenza e autodeterminazione.
La decisione di presentare il brano in un contesto narrativo tanto potente rafforza il valore artistico e simbolico del progetto “Taylor’s Version”, che rappresenta per Swift non solo un gesto legale e discografico, ma anche una rivendicazione creativa e personale.

Una lunga attesa fatta di indizi, speculazioni e false piste

L’uscita di Look What You Made Me Do (Taylor’s Version) in forma completa è il culmine di una serie di anticipazioni disseminate negli ultimi anni.

Il brano era già comparso in forma ridotta nel trailer della serie Wilderness e in altri contenuti, ma non era mai stato rivelato integralmente. Anche Delicate (Taylor’s Version) ha avuto un breve spazio nella seconda stagione di The Summer I Turned Pretty, mantenendo alta l’attenzione dei fan.

 

L’assenza di annunci ufficiali ha trasformato ogni apparizione pubblica di Swift in una caccia al tesoro: l’abito indossato ai Golden Globe, il colore verde nei suoi outfit, decorazioni a forma di serpente su stivali e accessori, fino a piccole anomalie grafiche nei suoi video — ogni dettaglio è stato analizzato come potenziale “Easter egg” legato all’era Reputation.

Reputation (Taylor's version): riappropriarsi dei master originali

Il percorso che ha portato Taylor Swift a ri-registrare i suoi primi sei album nasce dalla volontà di riappropriarsi dei master originali, acquisiti nel 2019 dalla società di Scooter Braun. Da allora, l’artista ha ricreato e pubblicato nuove versioni di Fearless, Red, Speak Now e 1989, tutte accolte con entusiasmo dal pubblico e accompagnate da brani inediti “from the vault”, ossia "dal caveau”, “dall'archivio”.
Reputation è il prossimo tassello atteso, anche se non ancora annunciato ufficialmente.

 

Eppure, l’attenzione verso questo capitolo è particolarmente intensa: l’album originale del 2017 aveva segnato un drastico cambio di rotta, sia musicale che tematico, con atmosfere più cupe e testi intrisi di ironia e rabbia. Riprenderlo oggi, in un nuovo contesto artistico e personale, ha per Swift un significato ulteriore: è la riaffermazione di un’identità che le era stata sottratta.

Il colpo di scena ai Grammy

Nel corso del 2024, l’attesa per Reputation (Taylor’s Version) si è fatta via via più spasmodica. A gennaio, in occasione dei Grammy Awards, molti fan erano certi che l’annuncio fosse imminente. Le speculazioni erano alimentate da segnali percepiti come indizi: l’immagine del profilo in bianco e nero, il gioco simbolico con il numero “6” (come sesto album in studio), e dettagli cromatici nei suoi look.

 

Tuttavia, Swift ha sorpreso tutti annunciando un altro progetto segreto: The Tortured Poets Department, il suo nuovo album di inediti. La rivelazione è avvenuta proprio durante la cerimonia, dopo la vittoria del tredicesimo Grammy della sua carriera. La cantante ha condiviso l’artwork su Instagram scrivendo “In amore e in poesia tutto è lecito”, alimentando nuove teorie e lasciando i fan ancora una volta sospesi.

Gli indizi nascosti: un linguaggio cifrato tra simboli e citazioni

I riferimenti nascosti all’universo di Reputation continuano ad accumularsi: dai glitch visivi nei video musicali, ai versi enigmatici in brani successivi, fino alle citazioni letterarie e cinematografiche. Swift stessa ha descritto la sua missione di ri-registrazione come una vera epopea, con metafore tratte da Harry Potter, Il Signore degli Anelli e il Marvel Cinematic Universe.

 

“Sto raccogliendo Horcrux. Sto collezionando le Pietre dell’Infinito. Sento la voce di Gandalf ogni volta che ne pubblico uno nuovo. Per me, ora è un film”, aveva detto in un’intervista a Time, che l’ha nominata Persona dell’Anno nel 2023.

L’album ancora in lavorazione

Nonostante gli indizi, non esiste ancora una data ufficiale per l’uscita di Reputation (Taylor’s Version). Un dettaglio rivelato da Ed Sheeran ha ulteriormente alimentato la prudenza: il cantautore britannico ha dichiarato di non aver ancora registrato la nuova versione di End Game, brano che condivide con Swift e Future, segno che il progetto è ancora in fase di produzione.

 

Ma questo non ha fermato la macchina teorica dei fan. Anche l’Empire State Building si è lasciato coinvolgere ironicamente, pubblicando una foto illuminata in bianco e nero con la didascalia: “Non ci sarà alcuna spiegazione.” Una frase emblematica che ha fatto esplodere l’ironia autoironica degli Swifties, sempre pronti a “clownare” — come dicono loro — quando le teorie si rivelano infondate.

La musica come atto di riappropriazione

Con la comparsa di Look What You Made Me Do (Taylor’s Version) in The Handmaid’s Tale, Taylor Swift riafferma il controllo sulla propria narrativa. Il gesto non è solo musicale, ma politico, emotivo, culturale.

 

Un brano che nel 2017 rappresentava una rottura e una reazione, torna oggi come simbolo di rinascita e di autorità riconquistata. E farlo in una scena che racconta la liberazione femminile non è un caso: è un messaggio preciso, forte e intenzionale.
Ogni battito, ogni nota, ogni scelta estetica: tutto, nel mondo di Swift, è parte di una storia più grande. E quella storia, ora, la racconta lei.