Mia Martini, a 30 anni dalla morte arriva Tarab, album con inediti e reinterpretazioni

Musica
Ccredit Laura Romani

Il progetto, curato da Maurizio Piccoli, è una raccolta fatta di canzoni mai pubblicate e di interpretazioni alternative di brani già conosciuti proposti con nuovi arrangiamenti

Trent'anni fa ci lasciava Mia Martini e per celebrare una delle più grandi artiste italiane della seconda metà del Novecento ecco Tarab, un album che raccoglie canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già editi ma stavolta proposti con nuovi arrangiamenti e con la produzione artistica di Maurizio Piccoli. Tarab deriva dall'arabo tarabi (طرب) e significa "agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la musica". È una parola che incarna l’estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci ipnotizza, che ci emoziona e ci fa estaticamente estraniare dal luogo in cui siamo. Tarab è un viaggio in altrove. È annoverata tra le dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico vocabolo in un’altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole. Maurizio Piccoli ha raccontato che per realizzare questo progetto, al quale ha iniziato a lavorare all'inizio del 2024, ha seuito due strade: quella dell’utilizzo della sola voce presente nelle registrazioni dei provini in audiocassette e Dat e quella di costruire nuovi arrangiamenti per la maggior parte dei brani con l’obiettivo di vestire la voce di Mia Martini con suoni e ritmi più moderni.

Mia Martini
Credit Giogio Nobis

LA TRACKLIST DI TARAB

 

TARAB (Soffio d’anima) è una composizione inedita datata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Si tratta di un brano di soli vocalizzi molto suggestivo; Madre e Figlia, inedito del 1982 che grazie a questo progetto vede la luce, composto dalla stessa Mia per quanto riguarda il testo e da Guido Guglielminetti per la musica: tratta del rapporto tormentato tra una madre e una figlia. Il fiume dei profumi è un brano pubblicato nell’album Lacrime del 1992: la versione contenuta in questa raccolta è una prova registrata nello studio di casa di Biagio Antonacci nel 1991. Il Pescatore, di Fabrizio De Andrè, è già presente live nel disco Miei compagni di viaggio (1983) e qui viene rispolverata dall’artista negli anni ‘90 con un cantato completamente diverso dal precedente e con un arrangiamento del tutto inedito. Di tanto amore venne pubblicata nell’album Danza del 1978: Mimì ha sempre amato rispolverare qualche suo brano del passato con l’intenzione di inserirlo in un nuovo progetto; questa versione è un cantato del 1992 del brano composto da Ivano Fossati. Almeno tu nell’universo uno dei brani più rappresentativi del repertorio dell’artista, sicuramente quello che la riportò al successo dopo un periodo di silenzio; scritto da Bruno Lauzi sulle musiche di Maurizio Fabrizio, qui nel cantato del provino che fu fatto ascoltare alla commissione esaminatrice del Festival di Sanremo  del  1989. Stiamo come stiamo fu presentato a Sanremo 1993 dalla coppia Mia Martini– Loredana Bertè. Questa versione, nell’interpretazione da solista, fu provinata in studio. Il brano, di Maurizio Piccoli e Loredana Bertè, piaceva particolarmente a Mimì, tanto da inserirlo nella scaletta del tour dello stesso anno. Io e la musica di Amedeo Minghi  e Antonio Coggio, descrive il rapporto simbiotico che ogni artista vive con la musica. Questa versione inedita doveva far parte di un progetto a supporto del singolo Spaccami il cuore. Verrà poi ripresa e inserita nell’album La mia razza pubblicato nel 1990. All blues è uno dei brani più conosciuti di Miles Davis e questa è una versione inedita datata 1991. Infine Vivo che è una canzone inedita del 1977, era uno dei brani candidati a entrare nell'album Per amarti dove Mia sfodera un'interpretazione intensa con un'estensione vocale eccezionale.

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