I Suoni delle Dolomiti, 30 anni in vetta col suo popolo gentile

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

L'appuntamento con la grande musica internazionale è dal 27 agosto al 4 ottobre tra le vette, i prati e i rifugi alpini del Trentino. Con una tappa al Muse di Trento e al Mart di Rovereto dove l'arte, in tutte le sue forme, e l'ambiente, entrano in sublime connessione col territorio che li ospita. Per altro in occasione dell'Anno dei Ghiacciai entrambi i poli museali ospitano, tra le altre mostre, un viaggio fotografico di Sebastião Salgado. IL RACCONTO

Trentesima edizione de I Suoni delle Dolomiti e c'è da raccontare, oltre al programma, una storia trentennale. Il Muse è una parte dei suoni delle Dolomiti, qui ci sono le vibrazioni che l'uomo porta in tanti luoghi del Trentino, c'è il valorizzare chi ogni giorno vive il territorio per narrare e rendere protagonisti anche elementi che potrebbero sembrare effimeri quali certe forme di vita nei fiumi o sotto terra. Nel tempo è stato verificato che ci sono persone che vengono per l'artista e poi si affezionano ai luoghi. Trent'anni sono una vetta importante. In tanti hanno creduto in una idea forte nata tre decenni fa che si è confrontata con la delicatezza e la fragilità delle Dolomiti: la missione non è attirare più persone bensì mostrare un luogo magico attraverso musica, parole e a volte anche con la danza. Oltre 900 artisti negli anni hanno accolto l'invito perché è una sfida speciale per un'artista poiché va incontro all'ignoto: vento, sole, nebbia, all'alba e in altri momenti. Il popolo dei suoni è una comunità speciale e il festival è un eccellente acceleratore di umanità che crea uno stare insieme gentile, fatto di grazia. Nel 1995 in Val di Fassa si è scoperta la cultura del camminare per raggiungere luoghi iconici consapevoli che queste zone erano già turisticamente consolidate.

Le Scat Noir
Le Scat Noir

Niccolò Fabi, che non è in cartellone ma de I Suoni delle Dolomiti è un habitué parla di "un palcoscenico molto più grande di noi che potrebbe sorridere per le nostre misere canzoncine, arriviamo tutti insieme e tutti insieme ce ne andiamo via. Prendere due ore del proprio tempo per raggiungere la musica rende la dimensione artistica più autentica, soprattutto oggi che è tutto velocissimo. Essere tra quelli che qui hanno suonato più volte mi rende orgoglioso, questa assenza di trucco e luci artificiali, questa autenticità mi permette di dare il mio meglio. Sul palco viviamo un momento di grande trasparenza: un camerino o le quinte sono una piccola difesa, in un prato hai persone ovunque e sei costretto a dare tutto te stesso sapendo che sei visibile da ogni punto di vista. Questo approccio non va bene per tutti gli artisti, è una esperienza per un certo tipo di carattere e comunicazione artistica mentre per altri è innaturale. Scrivendo da 40 anni non mi bastava più l'ispirazione, serviva un qualcosa di più forte e abbiamo trovato una baita in Trentino per fare germogliare il nuovo disco e io sapevo che quel contesto avrebbe reso le canzoni più vive nell'esecuzione e nella registrazione: Liberta negli Occhi è il titolo dell'album ed è quello che avrei voluto vedere davanti e dunque farò un concerto dove è nato, il 14 giugno in Val di Sole in località Palù-Vermiglio".

Niccolò Fabi
Niccolò Fabi

IL PROGRAMMA DEI 30 ANNI

Mario Brunello de I Suoni delle Dolomiti è il direttore artistico: "Trenta anni fa ricordo una telefonata, mi dissero so che fai cose strane, ma questa lo è di più, porteresti il violoncello in spalle per due ore? Risposi di sì anche perché ero abituato a studiare in montagna e già cercavo posti per suonare. In un lampo ho visto realizzato un progetto che avevo sempre sognato. Eravamo circa 50 la prima volta con le persone delle terre alte che ci guardavano strano". Per questa ricorrenza è nato il Concorso in memoria di Paolo Manfrini che de I Suoni delle Dolomiti è stato l'anima: la missione era trovare il suono del trentennale, mettere per iscritto frasi che spiegavano perché l'abbinamento futuro-arte era nel loro domani, dopo una prima scrematura ne sono rimasti 48 e alla fine ne sono stati scelti tre: i 2steps, Le Scat Noir e Mediba Quartet che sono internazionali con la vittoria assegnata a Le Scat Noir. Il viaggio è iniziato e sarà dolce, per citare uno che quelle montagne le ha conosciute bene, Dino Buzzati, "le Dolomiti sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?

 

PROGRAMMA

Si comincia con un’anteprima il 6 giugno, alle ore 12.00in Val di Fassa presso il Rifugio Fuciade nella catena del Costabella con una vista spettacolare sulle Pale di San Martino con il progetto speciale Il Suono delle Dolomiti, la prima musica che vedrà protagonisti Alessandro Baricco e Diabolus in Musica.

La 30esima edizione del festival prenderà ufficialmente il via il 27 agosto alle ore 12.00, presso Malga Tassulla nelle Dolomiti di Brenta, con una performance di musica classica del Teophil Ensemble Wien, composto da musicisti dei Wiener Philharmoniker, che inaugurerà il festival.

Il 29 agosto alle ore 12.00, nella Località Tresca, in Val di Fiemme, al cospetto del Gruppo del Latemar e del Monte Agnello, relitto geologico del vulcano giurassico di Predazzo, sarà la volta del coro femminile Le Mystère des Voix Bulgares famoso in tutto il mondo, che intreccia le tradizioni bulgare con la contemporaneità.

Il 30 agosto, sempre alle ore 12.00, Malga Spora, sull’Altopiano della Paganella, accoglierà un altro concerto di world music nella suggestiva cornice delle Dolomiti del Brenta, con protagonisti Avi Avital, Giovanni Sollima, Alessia Tondo e Giuseppe Copia.

Il 2 settembre, alle ore 12.00, ai Laghi di Bombasel nel Gruppo del Lagorai Le Scat Noir, primo al concorso dedicato a Paolo Manfrini, suonerà in concerto.



Il 4 settembre, alle ore 6.30, presso Col Margherita, uno dei punti più panoramici sulle Dolomiti della Val di Fassa e dell’Agordino, sopra Passo San Pellegrino, si terrà L’Alba delle Dolomiti, un concerto di musica tradizionale e jazz che accompagnerà il sorgere del sole. L’evento vedrà protagonista la musica di Wu Wei, uno dei più grandi virtuosi dello sheng, strumento tradizionale cinese, insieme con il fisarmonicista Pascal Contet e il contrabbassista Alexis Baskind.


Il 6 settembre, ore 12.00 a Malga Canvere in Val di Fiemme, i Les Mécanos, un gruppo di 10 cantanti francesi, daranno vita a un’esperienza musicale inedita, che mescola la tradizione vocale francese e occitana con suoni contemporanei.


Il 9 settembre, alle 12.00, il festival farà tappa nell’anfiteatro naturale di Località Prati Col nella Val Canali, ai piedi delle Pale di San Martino, con un incontro speciale tra parole e musica: Marco Paolini e Alberto Ziliotto presenteranno “Bandiera bianca. L’irresistibile ascesa della vocazione turistica Cristo è resort”, che nasce per il trentennale del Festival e si inserisce nel progetto “Atlante delle Rive” dedicato alle acque e che esplora la montagna al tempo della globalizzazione, con una riflessione sul fenomeno turistico delle Dolomiti.


Dal 12 al 14 settembre si terrà uno degli eventi più iconici del festival: il Trekking dei Suoni
, un’esperienza esclusiva con Mario Brunello e il Quartetto Prometeo, che cammineranno insieme ai partecipanti portando la musica da camera tra i paesaggi unici delle Dolomiti di Brenta. Il trekking si concluderà il 14 settembre alle ore 12.00 con una performance al Rifugio Brentei, dove verrà eseguito il celebre “Quintetto op. 163” di Franz Schubert, capolavoro della musica da camera.


Il 17 settembre, sempre alle ore 12.00, a Madonna di Campiglio, presso Malga Brenta bassa, il pubblico potrà ascoltare un altro progetto speciale che vede protagonisti Paolo Fresu e l'Orchestra Haydn, diretta da Alessandro Bonato, in un incontro tra jazz e musica classica. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.


Il 20 settembre, sempre alle ore 12.00, a Madonna di Campiglio, presso il Camp Centener sulle Dolomiti del Brenta, Daniel Norgren, celebre cantautore noto per la colonna sonora del film “Le otto montagne”, sarà in concerto, con brani introspettivi.


Il giorno seguente, il 21 settembre, alle ore 12.00, a Sagron Mis (San Martino di Castrozza), ai piedi delle Pale di San Martino e del Cimonega - Vette Feltrine, la violoncellista cubana Ana Carla Maza, nell’ambito del Caribe World Tour, mescolerà il jazz latino con influenze pop e rock, in una performance che promette di emozionare e sorprendere il pubblico. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.


Il 23 settembre, alle ore 12.00, presso il parco di Villa Welsberg all’imbocco della Val Canali, con le Pale di San Martino come sfondo, il festival ospiterà un originale adattamento de “Il Flauto Magico” di Mozart, con Elio nel ruolo di narratore e baritono, insieme al soprano Scilla Cristiano e al Philharmonic Oboe Quartet dei Berliner Philharmoniker, in una nuova rilettura musicale dell’opera. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.


Il 27 settembre, alle ore 12.00, presso il rifugio Torre di Pisa in Val di Fiemme nel gruppo del Latemar il Kebyart, un quartetto di sassofoni, porterà la sua energia sulle Dolomiti, presentando un ampio repertorio di stili musicali.

 

La chiusura del trentennale de I Suoni delle Dolomiti, sarà il 30 settembre, il 2 ottobre e il 4 ottobre con un evento speciale dal respiro europeo: un’orchestra come metafora di una società ideale, dove ogni componente ascolta, collabora e lavora in armonia per un obiettivo comune. I protagonisti saranno i giovani musicisti provenienti da tutta Europa dell’EUYO (European Union Youth Orchestra) e dell’Accademia Stauffer di Cremona, impegnati in una residenza artistica di una settimana in Val di Fassa, sotto la direzione del maestro Jean-Christophe SpinosiIl 30 settembre, alle 12.00, al Rifugio Vajolet, nel cuore del Catinaccio, suonerà l'Euyo Wind Quintet, un gruppo di musicisti classici. Il 2 ottobre, alle 12.00, sarà invece la volta del concerto del Quartetto Thumòs al Rifugio Contrin ai piedi della Marmolada, per un'altra tappa imperdibile. Gran finale il 4 ottobre alle ore 12.00, nei pressi del Rifugio Fuciade in Val di Fassa, con il concerto dell'Euyo&Stauffer European Orchestra, diretta da Jean-Christophe Spinosi, che celebrerà il trentennale de I Suoni delle Dolomiti con la “Sinfonia Pastorale” di Beethoven, un’ode alla bellezza naturale delle montagne, eseguita da giovani talenti provenienti da tutta Europa. Questo concerto è pensato per essere fruito anche da persone con disabilità motoria e uditiva.

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