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Addio a Max Romeo, icona della musica reggae

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VIDEO Addio a Max Romeo, icona della musica reggae
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VIDEO Addio a Max Romeo, icona della musica reggae
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Scomparso a 80 anni per via di una complicazione cardiaca, la sua musica fece da colonna sonora al movimento socialdemocratico giamaicano degli anni Settanta

Max Romeo, artista reggae giamaicano noto per brani come Chase the Devil e War Ina Babylon, è morto all'età di 80 anni per via di una complicazione cardiaca.

 

Romeo raggiunse la fama alla fine degli anni Sessanta con la sua hit Wet Dream. Nonostante fosse stata bandita dalla BBC per il contenuto sessualmente esplicito, la canzone entrò nella Top 10 britannica e rimase in classifica per 25 settimane, facendo dell'artista una delle voci reggae più riconoscibili al mondo.

 

"Era un perfetto gentiluomo e un'anima gentile. Amava moltissimo la sua famiglia ed era una leggenda a pieno titolo. Non si potrebbe incontrare una persona più gentile, il che rende la sua perdita ancora più dolorosa", ha dichiarato l'avvocato di Max Romeo, Errol Michael Henry. 

Chi era Max Romeo

Max Romeo cominciò la sua carriera nel 1965 come frontman degli Emotions, prima che la sua musica diventasse simbolo del movimento socialdemocratico giamaicano degli anni Settanta (il suo brano Let the Power Fall on I divenne la colonna sonora della campagna elettorale del Primo Ministro giamaicano Michael Manley, in carica dal 1989 al 1992).

 

Il suo album del 1976, War Ina Babylon, pubblicato dalla Island Records e supportato dalla band giamaicana Upsetters, è considerato un classico dell'era del roots reggae. Al suo interno c'era Chase the Devil, brano in seguito campionato da artisti di diversi generi, dai Prodigy a Kanye West.

 

Nel 1978 Romeo si trasferì a New York, dove co-scrisse e recitò nel musical Reggae, per poi fare da corista nel brano Dance dei Rolling Stones, incluso nell'album Emotional Rescue.

 

Nel 2023 ha intentato una causa contro Universal Music Group e Polygram Publishing, Inc. per 15 milioni di dollari, sostenendo che non gli avevano pagato le royalties per il suo lavoro per oltre cinquant'anni.

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