Beatrice Campisi, presenta il singolo Elanbeco: il video

Musica
Credit Lù Magarò

Il brano racconta la natura, costantemente messa a rischio, ma che rimane a guardare, quasi con indifferenza, le alterne sorti umane, poco durevoli, ai suoi occhi

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Elanbeco (la parola deriva dall’acronimo dei nomi della mia famiglia) è un ulivo secolare, nato e cresciuto ad Avola, in Sicilia. Ho immaginato questa enorme pianta madre, che assiste alle alterne vicende storiche dell'Italia, dal Risorgimento all'attuale crisi climatica, passando per le guerre mondiali, I fatti di Avola del 2 dicembre del ‘68 e le stragi di mafia. Ho pensato alla natura, costantemente messa a rischio, ma che rimane a guardare, quasi con indifferenza, le alterne sorti umane, poco durevoli, ai suoi occhi. Per scrivere questa canzone mi sono ispirata alla grande tradizione popolare, chiudendo il brano con un’antica filastrocca in siciliano. Già in Luna lunedda (brano contenuto ne Il gusto dellingiusto del 2017) e in Cummaredda (Ombre del 2022) avevo cercato di rendere omaggio alla mia terra, riportando alla luce tradizioni e ricordi di un'isola ancestrale e magica, che ha il potere di richiamare a sé chi si allontana, anche se, per citare Rosa Balistreri, "nenti ci duna pi falli turnari2.

Il video, di Lù Magarò, alterna foto e video d'epoca (per i quali ringrazio il Comune di Avola) a scorci di un presente gioioso, dove sono protagoniste la luce mediterranea, la danza e le figure femminili. Vorremmo veicolare il messaggio che lo scorrere del tempo non scalfisce le radici: "Elanbeco, tu nun ti scantari (non avere paura), dormi e riposa sutta 'na stidda, Elanbeco si la me famigghia e ora ti cantu sta tarantella". 

Visitare i luoghi della memoria, come la stele dedicata ai due braccianti uccisi ad Avola nel dicembre del '68, e raccogliere le foto, in bianco e nero, delle donne della mia famiglia, è stato un vero e proprio tuffo nel passato: una memoria che torna in senso circolare per accogliere le fragilità e renderci parte di una grande comunità, priva di barriere temporali e al di là dei vincoli di sangue.

Io credo che ognuno di noi porti dentro di sé i ricordi e i racconti di chi lo ha preceduto; penso che la nostra essenza sia il risultato di voci ed echi lontani. E ogni volta che torno a casa e guardo il mio ulivo, mi rendo conto che il tempo è un concetto relativo, che il nostro percorso occupa uno spazio piccolissimo su questo pianeta, eppure ognuno di noi, contenendo anche il prima e il dopo, può lasciare un seme di bellezza, cura e speranza. Elanbeco fa parte di “L'ultima lucciola”, il mio nuovo progetto letterario e discografico prodotto da Alosi. SI tratta di una raccolta di testi, in versi, accompagnati da illustrazioni di Elisabetta Campisi e arricchiti dalla registrazione di un album omonimo, ispirato alle poesie stesse. 

Spettacolo: Per te