Benji & Fede: "Anni d'Oro è un brano che racconta i momenti felici"
Musica
Dopo la reunion e l'album Rewind, i due artisti emiliani pubblicano un singolo che è un inno alla bellezza. A settembre ci saranno i due concerti a Roma e a Milano. L'INTERVISTA
Celebrare l’importanza di catturare e conservare i momenti quotidiani, anche i più semplici, che con il tempo si trasformano nei ricordi più preziosi, questa è l’idea alla base di Anni D’Oro, il nuovo singolo e il relativo video di Benji & Fede. Attraverso un’estetica intima e realistica, il video per la regia di Davide Dilorenzo e girato a Como, racconta un viaggio tra amici, sottolineando la bellezza delle piccole esperienze condivise: risate, musica, avventure e spensieratezza. Anni D’oro è il nuovo brano inedito dopo la pubblicazione dell’album Rewind. Benji & Fede torneranno live il 17 settembre a Roma e il 19 a Milano.
Partiamo da Anni d'Oro: come e quando è nato?
Ci rappresenta sia musicalmente che a livello di testo, va verso il Pop suonato, è pensato anche per i live e richiama il nostro album Rewind. Rappresenta qualsiasi anno della nostra vita e la gratitudine per quello che ci ha fatto vivere e che stiamo vivendo. Ma è un inno pure per i fan e per chi ci ascolta. È unione con gli amici, è celebrazione di momenti felici dei nostri 31 anni.
Uno dei temi è quello dei ricordi: che importanza hanno? Conservate tutto o selezionate? Di ricordi parlate anche in Rewind che significa proprio riavvolgere.
Fede: Io ogni momento che vivo scatto foto e così vedo tra un anno cosa e come è cambiato. Ci sono cose che automaticamente il nostro corpo rimuove per non ferirci troppo o siamo noi che viviamo qualcosa che non ci serve e la rimuoviamo.
Benji: Quando vidi il suo podcast a novembre 2023, si parlava della nostra storia in maniera nitida. Sono selettivo ma tutto quello che viviamo viene inconsciamente memorizzato. Conservo certi momenti chiave tipo quando ho conosciusto Fede. I concerti li segno tipo con le bandierine poi c'è il primo Forum del 2017.
Come si può metterlo in stand by un mondo che corre velocissimo?
Fede: Ho pomeriggi che durano un mese, bisogna allenarsi per anni nel vivere il qui e ora. Occorre valorizzare senza distrazioni quello che si fa e per farlo serve tanto allenamento più la voglia di farlo e concedersi sano divertimento ed emozioni. Non è facile perché oggi tutti siamo spinti dal pilota automatico.
Benji: La mia vita è strutturata per correre veloce ma se devo fermarmi lo faccio. È un lusso incredibile, quindi occorre strutturare il lavoro e la vita personale in modo intelligente.
"Ogni volta che sbaglio, se coprirò d’oro, ogni singolo taglio, non sono perfetto ma non mi nascondo": l'arte del kintsugi insegna a riparare con l'oro dalla fine del 1400 e da una nuova vita. È un po' la sintesi del vostro ritorno?
È quello il significato. Sia nei rapporti e che nelle relazioni: prendere in generale qualcosa che si è rotto e farne una alchimia positiva.
In Stelle Filanti dite che "le parole corte sono quelle più pericolose": a prescindere dalla lunghezza dei vocaboli, quando scrivete avete un senso di responsabilità considerato che il pubblico entra nelle vostre storie?
Un artista ha una responsabilità in primis verso se stesso. La nostra musica parla per noi, se lo diciamo è nostra responsabilità difenderla e crederci. Poi il tempo fa la differenza e cambia le situazioni ma la musica resta il nostro tempo.
Il vostro progetto è partito a dicembre 2010: sono 15 anni, prevedete una festa o un evento speciale?
Cerchiamo di rendere ogni giorno una festa. Per i 10 anni ci saranno i due concerti di Roma e Milano con l'intero album in scaletta.
Recentemente su Instagram avete postato una versione acustica di Fino a farmi male: perché avete scelto quel pezzo del vostro primo album? Che per altro compie dieci anni.
Ci sono canzoni del primo disco che facciamo in acustico, così quelle stesse parole guadagnano un significato diverso. Insomma la interpreti in maniera diversa.
Se doveste ripubblicare Vietato Smettere di Sognare aggiungendo un capitolo: che titolo avrebbe?
Non abbiamo ancora smesso...
In Caro Amico fumavate "pacchetti di sogni in camera": cosa resta di quei sogni? E cosa vuol dire oggi essere sognatori?
I sogni sono gli stessi, certo ci siamo tolti delle soddisfazioni, la voglia di vivere di musica è sempre lì, ora forse useremmo parole diverse e ci godremmo di più il viaggio. Il sognatore è chi rispetta i propri desideri, li capisce e fa quel passo in più per riuscire a realizzarli.
Che accadrà nelle prossime settimane visto che i concerti di aprile sono rinviati a settembre?
Arriveremo a settembre con nuova musica e in estate ci saranno un po' di festival. Insomma, ci faremo vedere. A settembre saremo rodati per i due live.
