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Stefano Attuario, parla del destino nel singolo Insetti: il video

Musica
VIDEO - Stefano Attuario presenta Insetti
SPETTACOLO
VIDEO - Stefano Attuario presenta Insetti
00:04:19 min

La discriminante è quando il futuro ci viene imposto dalla società e non è una scelta personale

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Con le immagini del videoclip di Insetti, create dal regista Amaro, volevo che lo spettatore fosse catapultato in un mondo oscuro e privo di libertà, dove ognuno sembra condannato ad accettare il proprio destino. L’estetica tetra e le scelte registiche suggestive hanno sottolineato questo profondo senso di esilio, discriminazione e indifferenza, trasformando i protagonisti in simboli di una società che desidera vederci tutti come Insetti. Il video segue l’andamento del testo rispettando ed enfatizzando la sonorità creata in studio con Max Zanotti, produttore del brano. Sonorità taglienti che si fondono con un testo evocativo che prende ispirazione dalle atmosfere Kafkiane de “La metamorfosi” suggerendo una trasformazione dolorosa e inevitabile.

Luci e ombre si intrecciano, esaltando il contrasto tra oppressione e speranza, tra rassegnazione e voglia di ribellione. Ogni fotogramma è concepito come parte di un mosaico più ampio, in cui musica e immagini si fondono in un crescendo emotivo che coinvolge lo spettatore, invitandolo alla riflessione. La fotografia del video assume un ruolo cruciale, sfruttando contrasti marcati e inquadrature evocative per intensificare la tensione narrativa.Il videoclip di Insetti, non è soltanto un’illustrazione della perdita di libertà, ma anche un forte grido di resistenza. In mezzo alle scene di oppressione, si manifestano momenti di ribellione, evidenziati dal potente verso "io so respirare" che risuona come un’affermazione di consapevolezza e lotta interiore. Questo istante, enfatizzato da un montaggio dinamico e intenso, diventa il culmine emotivo del video. Questa affermazione rappresenta il cuore pulsante del videoclip, un’eco che si diffonde attraverso le immagini, spingendo chi guarda a scoprire la propria voce e a non cedere di fronte a un mondo che spesso cerca di annientare l’individualità.

Essere considerati insetti simboleggia un ritorno a uno stato inferiore in un mondo che ci percepisce come creature insignificanti. Questa condizione rappresenta l’esclusione dal sistema, che avviene nel momento in cui iniziamo a comprendere e a distinguerci dalla massa. Il concetto di essere visti come insetti, porta ad una sensazione di isolamento e incomprensione. Questo tipo di alienazione è una tematica centrale in questo nuovo progetto che si rifà alle opere di Kafka e Burroughs, dove i personaggi lottano contro un mondo opprimente e indifferente. Ogni elemento visivo è stato scelto con l'intento di amplificare il messaggio di resistenza e di speranza, di rinascita attraverso la consapevolezza di sé. I protagonisti, pur immersi in una realtà distopica, trovano forza nella loro vulnerabilità, nella loro capacità di immaginare un futuro diverso, dove la libertà individuale non è solo un sogno lontano ma una realtà possibile. Questo viaggio visivo e sonoro diventa quindi un'esperienza catartica, un invito a riflettere sul nostro ruolo nella società e sulla nostra capacità di trasformare l'oscurità in luce, di spezzare le catene che ci legano e di volare verso l'ignoto con coraggio e determinazione. "Insetti" non è solo un videoclip, ma una potente dichiarazione artistica che ci ricorda l'importanza di mantenere viva la nostra umanità in un mondo che sembra volerci ridurre al silenzio. Un ringraziamento a Max Zanotti, Amaro e Divinazione Milano.

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