AL!S, il suo grido di liberazione è come Dinamite: il video

Musica

La giovane artista toscana affida a Sky TG24 una sua clip inedita ed esclusiva che presenta con un suo testo originale

Ci sono tanti modi diversi per scrivere una canzone: puoi farlo con coscienza e dedizione, con amore, con sofferenza oppure puoi utilizzare la musica per vomitare qualcosa di pesante che ti schiaccia. Dinamite è stata partorita esattamente così, come una corsa in macchina a 200 km/h, un grido nella notte, una liberazione. L’ho scritta a febbraio dell’anno scorso, nel caos più totale e pensando solo a quanto la mia rabbia, dopo averla detestata per così tanto, alla fine mi fosse tornata utile.

Qualche mese dopo però, mentre stavo raccogliendo le canzoni che avrebbero fatto parte del mio primo ep Annuario tra le quali anche Dinamite, mi sono resa conto di quanto volessi rappresentare ancora più nel dettaglio quel sentimento così crudo e ridondante, così mi sono sentita con il mio video-maker e ci siamo messi d’accordo su come stabilire la trama di un potenziale videoclip. Lo abbiamo girato a novembre nel freddo più prorompente e improvviso a cui io abbia mai assistito, con un concerto da preparare per i giorni successivi e un po’ di febbre.

Ci siamo concentrati in particolare sulla prima frase della canzone: ‘’Sentimenti mischiati a un odio per le Barbie, non so proprio dove collocarmi". Per sviluppare una buona parte della trama perciò ho racimolato un bel po’ di Barbie -che sfortunatamente sono state maltrattate nel corso delle riprese- e qualche vestito principesco, tra cui uno scomodissimo ma elegante corsetto, per rendere ancora più chiara l’idea della trappola in cui mi sentivo incastrata: quella degli standard sociali.

Nel corso delle riprese mi sono resa conto di quanto fosse complesso rappresentare un sentimento così contraddittorio e del quale ero e sono anche ora molto vittima, ma successivamente ,dal primo set in cui eravamo ( ovvero la casa di un caro amico che è stato così gentile da lasciarci fare qualche ripresa la ), ci siamo spostati in un parco e poi sotto a un ponte, in un ambito più scherzoso in cui ho dovuto fare il lip sync del pezzo districandomi tra corridori, ciclisti e rimanendo in calze a rete nel freddo e tra le risate comuni.

La parte finale è stata, a mio avviso, la parte visivamente più soddisfacente di tutte: ci siamo sistemati nella mia macchina dentro ad un autolavaggio, con le spazzole e i Led che proiettavano strane forme sul mio volto mentre me ne stavo sul sedile del guidatore a fissare incattivita una delle Barbie che vedrete comparire nel video. Ancora non sapevo quanto avrei adorato riguardare il tutto anche con un po’ di malinconia contando che qualche settimana dopo, poco tempo fa, sono stata coinvolta in un incidente che ha distrutto la mia piccola twingo rossa, la cui memoria rimarrà sempre stampata in quelle registrazioni.

Non sono mai stata così contenta di girare un video musicale,penso che abbia tirato fuori sia il meglio che il peggio di me e questa è sempre una bellissima sorpresa.

Ringrazio Stefano Campagna, Giantommaso Puglisi e Matilde Magnelli per essersi occupati delle riprese E spero vi piaccia!

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