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Not Good, l'album Bella Festa Brutta Gente: "Non cediamo alla corrente, dobbiamo nuotare"

Musica

Fabrizio Basso

Il giovane rapper ci accompagna in un percorso, composto da sei tracce, che si presenta come un viaggio emotivo e personale. L'INTERVISTA

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Bella festa Brutta gente (Epic/Sony Music Italy è, il nuovo mixtape di Not Good, ovvero Jari Melia, tra i talenti più apprezzati dell’hip hop italiano. E' un progetto composto da sei tracce che si presenta come un viaggio emotivo e personale, con una progressione che riflette la crescita artistica e interiore dell'artista che vuole mostrare diversi lati di sé, passando da atmosfere riflessive a sonorità più leggere e dance, fino ad utilizzare liriche, ritmi scanditi e rime graffianti tipiche dell’hip hop. Not Good si dimostra poliedrico, riuscendo a trascinare l'ascoltatore in un turbine di immagini e atmosfere sonore contrastanti. I testi denunciano la superficialità delle relazioni e delle aspettative sociali, evocando una sensazione di delusione e disillusione. Attraverso le parole, Not Good si racconta in modo sempre più intimo, affrontando i temi della solitudine, dell'incertezza del futuro e del desiderio di validazione.

Jari il tuo mixtape oltre a testimoniare la tua crescita artistica è anche il racconto delle ansie di una generazione: quanto è stato difficile trovare le parole per unire la consapevolezza, la presa di coscienza e il disincanto?
E’ stato abbastanza complicato ma non ho avuto grandi problemi con la scrittura quanto li ho avuti col connubio per le sonorità giuste che accompagnassero la parte più emotiva e un mondo un po’ più club. C’è una scrittura scorrevole, sono abituato a rappare i fatti miei e quindi avevo un po’ di cose da dire, ecco perché ti dico che è stato quasi semplice.

Tutto Finto potrebbe anche essere tutto finito visto che crollano case, amori e democrazie: è questa la tua idea di esistenza precaria?
E’ peggio. Fosse solo precaria sarebbe anche di conforto, il problema è che è attuale dunque non è solo una questione di precariato, è uno status col quale devi rassegnarti a conviverci.

Non credi che anche se “alla fine è tutto finto” abbia sempre un senso scrivere canzoni?
Ha senso ma ogni tanto il dubbio devi avercelo. Mi piace arrivare a un certo momento con tali urgenze che ti domandi se ha un impatto quello che scrivi. Poi il mio viaggio non è solo personale ma è più aperto come progetto.

In Lucido parli di nuotare in un mare d’ansia, si vede una persona che si appoggia a persone sbagliate e per trovare sicurezza si affida a scelte non in sintonia con lui. Che storia ha?
Io per assurdo vivo la mia socialità, non soffro di quella che oggi chiamano FOMO. Lucido è un triste resoconto di un momento di vita in cui facciamo tutto quello che il mondo ci chiede, è come affidarsi alla corrente del fiume senza provare a nuotare.

“E scrivo dei pezzi che i fan mi chiamo frate”: tu hai un linguaggio spontaneo e crudo, ti capita di riflettere sul fatto che le tue parole possano essere male interpretate?
Non sento una diretta responsabilità. Ma se anche la sentissi non la vivrei male. Alla fine è un po’…street e contestualizzato, si presta a essere un po’ più crudo rispetto ad altri pezzi.

“Il diavolo vuole anime ma non si sa quale”: secondo te, la tua gli piacerebbe?
Sì assolutamente anche se non conosco il parametro di giudizio. Mi piaceva questa frase che però non mette chiarezza, non è ben chiaro quale anima voglia. In giro c’è troppa supponenza.

Citi Ozpetek, i fratelli Cohen: sei un appassionato di cinema? Poi non so se i problemi con Saturno sono un riferimento a Saturno Contro sempre di Ozpetek.
Dire che sono appassionato di cinema è una bestemmia per chi lo è davvero però guardo i film e mi piace la citazione se porta valore ai miei testi. Mi definisco un fruitore occasionale.

Per riprendere Finta di Niente oggi ci sono più angeli sopra il tuo letto o demoni tra le coperte?
Angeli sopra il letto, è un momento in cui respiro, ho quel mese post progetto che vivo serenamente.

Alla fine possiamo dire che oggi sei lucido e che “ti ho detto che è tutto a posto ma non è tutto a posto” è una frase che appartiene al passato?
Momentaneamente sì, ma la vita è ciclica come insegnano gli scettici. Prima o poi tutto torna.

Che accadrà nelle prossime settimane?
La cosa bella è che mi sono preso un bel respiro dopo Bella Festa Brutta Gente e sono tornato in studio perché avevo alcune idee da finalizzare aspettando che arrivino un po’ di date, col mio team ci stiamo lavorando. Vorrei godermi la decompressione post progetto ma è troppo forte il richiamo dello studio.