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Mahmood in concerto a Milano, un viaggio tellurico e colorato

Musica

Fabrizio Basso

Seconda data al Forum per l'artista milanese. Un live cronometrico per la precisione, con coreografie da musical. Ospiti Ornella Vanoni, Blanco e Angéle. IL COMMENTO

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Mahmood signore di Milano per la seconda sera consecutiva con uno spettacolo muscolare, adrenalinico, perfetto… anche troppo mi viene da dire. In poco più di un’ora e mezzo di concerto (bravissimo per avere scelto un giusto tempo e non essere caduto nella trappola dei concerti monstre che fatalmente diventano noiosi) ha raccontato il suo viaggio artistico e sul palco ha accolto Blanco per far rivivere al suo pubblico i Brividi, l’immensa, iconica Ornella Vanoni con la quale ha duettato in Santa Allegria e, a sorpresa, è apparsa l’eterea, raffinata Angéle e insieme hanno emozionato con Sempre (per me uno dei momenti più alti dell’intera serata). Ancora tre appuntamenti ottobrini sul palco per Mahmood prima di una pausa: il 25 a Firenze, il 27 a Roma e il 31 a Napoli.


L’inizio arriva addosso al pubblico con l’impeto di un vento del Nord e il calore di un vento sahariano che dopo una intro visuale sferza i cuori con Bakugo e Klan. Un momento corale impetuoso che precede la prima arringa al pubblico, un invito a scatenarsi che precede Tutti contro tutti, intenso momento acustico-romantico. Nei letti degli altri mostra Mahmood al centro di un cono di luce che di nuovo chiede il contributo del pubblico: si accendono i cellulari e sboccia una ricca stellata artificiale. La scenografia, nella sua essenzialità, permette più situazioni e offre ampi spazi a un corpo di ballo superlativo. Ben costruito il momento oscuro, alla Robin Hood, con un ponte e una torre di guardia, che anticipa Paradiso e il suo afflato medievale. Brividi la condivide con Blanco che appare a brano iniziato e scatena una standing ovation. Sabri Ailel è accompagnata dal fondale rosso che poi si fa nero mentre Mahmood è accolto da un cono di luce colore del fuoco. Ornella Vanoni è accolta da una ovazione, è realmente portatrice di Santa Allegria e Mahmood la congeda chiedendo alla sua gente un applauso per la regina! Il momento acustico è preceduto da un Alessandro scatenato e provocante in versione Mahmood the Pelvis: eccolo al pianoforte, che si solleva e si pone frontale rispetto al pubblico; esegue T’Amo, Il Nilo nel Naviglio e Stella Cadente, che ha un finale con una estensione vocale operistica. Si viaggia verso il finale con la tellurica partenza di Nel Tuo Mare e un look rosso che lo fa apparire come un Lawrence d’Arabia 2.0. Anche in Cocktail d’amore ci sono le suggestioni esotiche di uno sceicco in rosso che sembra passeggiare sulle nuvole. A sorpresa appare Angéle per una versione pazzesca di Sempre. Le ultime due canzoni sono l’apoteosi: con Soldi (e mentre canta sullo schermo c’è un video di lui che corre con una canotta che lo fa un po’ il selvaggio Marlon Brando e un po’ Matt Dillon) e l’energica Tuta Gold. Per giocare con una sua canzone, una serata di Santa (apocrifa) Allegria con Mahmood e le sue narrazioni.

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