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Puff Daddy, i legali del rapper hanno chiesto di svelare i nomi delle presunte vittime

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©IPA/Fotogramma

Il rapper e produttore si trova in carcere senza possibilità di rilascio su cauzione con le accuse di traffico sessuale e racket e affronterà il processo il 5 maggio 2025

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Il 15 settembre gli avvocati di Sean Combs, il rapper e produttore noto come Puff Daddy, hanno presentato una mozione per chiedere l’identità delle presunte vittime del loro cliente, che ora si trova in carcere senza possibilità di rilascio su cauzione con le accuse di traffico sessuale e racket, in vista della preparazione del processo in programma il 5 maggio 2025. “Questo caso è unico, in parte a causa del numero di individui che hanno mosso accuse contro il signor Combs per il suo status di celebrità, la sua ricchezza e la pubblicità della sua causa risolta in precedenza e le fughe di notizie del gran giurì e le false dichiarazioni provocatorie degli agenti del Dipartimento della Sicurezza Interna, come delineato nella nostra precedente mozione”, hanno scritto i legali Marc Agnifilo e Teny Geragos in una lettera indirizzata ad un giudice della Corte Federale di Manhattan. “Questo ha avuto un effetto a catena pervasivo, provocando un torrente di accuse da parte di denuncianti non identificati, che vanno dal falso al totalmente assurdo”. La mozione fa riferimento alla causa intentata nel novembre 2023 dall’ex fidanzata di Puff Daddy, la cantante Cassie Ventura, che aveva accusato il rapper di abusi fisici, stupro e traffico sessuale. La questione si era chiusa con un risarcimento extragiudiziario. La scorsa primavera, però, un video aveva mostrato Combs mentre picchiava Ventura in un albergo. Nel frattempo, il rapper è stato travolto da un’ondata di azioni legali promosse da donne e uomini, comprese le ultime denunce di sei accusatori anonimi avanzate il 14 ottobre. All'epoca delle presunte aggressioni, una delle presunte vittime risultava minorenne.

"UN CIRCO MEDIATICO ISTERICO"

“L’avvocato di questi accusatori ha recentemente convocato una conferenza stampa nella quale ha affermato di rappresentare 120 accusatori che fanno accuse oltraggiose e profondamente pregiudizievoli, incluse violenza sessuale violenta e abuso sessuale su minori”, hanno proseguito i legali di Sean Combs. “Questa trovata pubblicitaria, trasmessa su Instagram, includeva un numero verde che secondo quanto riferito ha ricevuto 12.000 chiamate nelle prime 24 ore”. In aggiunta, “queste accuse sono arrivate sulla scia di più di una dozzina di cause legali precedentemente archiviate e attualmente pendenti, molte delle quali sono già state screditate ma solo dopo aver danneggiato irreparabilmente il carattere e la reputazione del signor Combs. Queste accuse vorticose hanno creato un circo mediatico isterico che, se lasciato incontrollato, priverà irrimediabilmente il signor Combs di un giusto processo, se non lo hanno già fatto”.

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