Corally in concerto a Venezia connette l'umanità con i pescecani

Musica

Scoperta e attivismo al concerto della cantautrice che ha dato voce agli animali marini con la sua performance presso Ocean Space a Venezia nell'evento organizzato da Sea Shepherd in collaborazione con Ocean Space

Ocean Space, uno spazio artistico nel cuore di Venezia, ex chiesa dove si dice abbia suonato Vivaldi, ha ospitato una serata molto particolare dedicata alla salvaguardia del Mediterraneo e dei suoi abitanti tramite speech, arte e musica all’interno della mostra Re-Stor(y)ing Oceania. Con la partecipazione della cantautrice Camilla Fascina in arte Corally e di Sea Shepherd Italia. Ad aprire la serata c’è stata una visita guidata all’ installazione sonora immersiva dell’artista Taumoepeau delle isole Tonga, che risveglia l’attenzione globale sui pericoli legati all'estrazione mineraria in alto mare. Sono intervenuti poi Mekhala Dave e Pietro Consolandi, ricercatori di TBA21–Academy assieme ad Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia, che ha presentato al pubblico i risultati straordinari della settima stagione di Operazione SISO, una missione ambiziosa di azione diretta contro la pesca illegale per la difesa della biodiversità marina.

A seguire Corally ha proposto un concerto live (il video in apertura è di Laura Sans Gassò)con videoproiezioni marine e accompagnata alle tastiere da Lucia Piccoli. La performance di Corally parla della stretta connessione che c’è tra noi esseri umani e l’Oceano, che ci dona l’ossigeno che respiriamo. Le canzoni hanno messo in luce la bellezza degli ecosistemi marini, ma hanno anche portato lo spettatore dentro alle viscere del mare con momenti di intrecci di narrazioni, vocalizzi, invocazioni alla madre mare, coinvolgendo il pubblico in una respirazione collettiva a ritmo delle onde per poi trascinare lo spettatore dentro alla drammatica situazione che affligge le creature marine. Punto culminante della serata è stata infatti la presentazione con esibizione live del videoclip Pescecani (Extinction): ultimo brano della cantautrice Corally, che porta a riflettere sui parallelismi esistenti verso ogni forma di violenza che permea la nostra società, dalle acque profonde degli oceani fino alle mura domestiche. In particolare, il testo di Pescecani denuncia la crudele pratica dello shark finning e ci invita a guardare questa tragedia dal punto di vista della vittima. L’io narrante è la voce di uno squalo impotente di fronte al bracconiere che gli taglia le pinne per poi rigettare l’animale ancora vivo in mare dove muore per

affogamento e allo stesso tempo è la voce di una donna indifesa di fronte agli  abusi e maltrattamenti del suo stupratore. Una violenza in entrambi i casi di fronte alla quale non possiamo distogliere lo sguardo. C’è un forte parallelismo tra i due episodi: una persona che tortura o uccide un animale è spesso violenta anche nei confronti delle persone.

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