Giin, le confusioni interiori si esplorano nella Foresta: il video

Musica

Il brano è un inno alla complessità delle emozioni umane, un riconoscimento del valore del dubbio e dell'incertezza, elementi che, anziché essere temuti, vengono celebrati come fonti di crescita e stimolo

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORGINALE DELL'ARTISTA

La canzone Foresta rappresenta un viaggio intimo e tormentato attraverso le mie emozioni più profonde e ambivalenti, un'esplorazione della confusione interiore e della complessità dei sentimenti umani. Nata in una notte di frustrazione, il brano è emerso quasi per magia, come se le emozioni di quella sera fossero riuscite a prendere forma attraverso una melodia spontanea e improvvisa, dipingendo un quadro vivace e tormentato delle sensazioni che stavo vivendo.

Il tema principale di Foresta è la lotta interiore tra il bisogno di isolamento e la necessità di contatto umano. Il testo riflette queste tematiche. La ripetizione del ritornello "mi toglierò la faccia, non voglio vedere nessuno stasera eppure sono a una festa" esprime il contrasto tra la maschera sociale che spesso indossiamo e il desiderio di autenticità e solitudine. L'immagine della "foresta" diventa un simbolo potente del tumulto interiore, un luogo in cui si rincorrono troppe emozioni per poter trovare pace, un labirinto in cui, a tratti, mi sento persa e vado "lenta per vedere cosa resta". Questa lentezza, questo bisogno di fermarsi e riflettere, è contrapposto alla frenesia delle emozioni, un chiaro riferimento al conflitto tra il desiderio di stabilità e la ricerca di esperienze intense e fugaci, creando in tutta la canzone un contrasto tra isolamento e compagnia. È una rappresentazione potente del conflitto interiore che molti provano: la sensazione di essere intrappolati tra il voler sfuggire al caos e il desiderio di lover trovarci un senso di appartenenza.

La canzone tocca anche temi più profondi, come la pressione di dover fare scelte importanti in giovane età e il conflitto tra il voler conformarsi alle aspettative sociali e il desiderio di seguire percorsi più incerti e, talvolta, proibiti. Foresta diventa così un inno alla complessità delle emozioni umane, un riconoscimento del valore del dubbio e dell'incertezza, elementi che, anziché essere temuti, vengono celebrati come fonti di crescita e stimolo.

Il video è nato in collaborazione con Duilio Scalici (Palermo, 1994), artista poliedrico attivo in ambiti come musica, scrittura, video e fotografia. Come regista, ha realizzato videoclip per artisti di rilievo della scena italiana, tra cui Marina Rei, Carmen Consoli ed Ermal Meta. Nel video, attraverso la contrapposizione tra immagini scure, ambientate in un contesto urbano, e immagini luminose, quasi eteree, girate in un bosco, emerge un dualismo parallelo a quello della canzone: sogno e realtà. Viene espressa la confusione e il desiderio di evasione, ma la narrazione viene lasciata sospesa; non è chiaro se la fuga rappresentata sia fisica o solo mentale, una sorta di dissociazione dalla realtà vista come rifugio per sfuggire alle pressioni della vita reale e all'intensità delle emozioni scritte nel testo.

In definitiva, "Foresta" è una canzone che esplora l'ambiguità delle emozioni, la confusione interiore e il valore del dubbio. Invita gli ascoltatori a interpretarla liberamente, a trovare nelle sue parole e melodie una riflessione personale, riconoscendosi nelle sue sfumature. L’elogio al caos e all’incertezza che traspare dalla canzone non è solo un modo per accettare la complessità della vita, ma anche un invito a celebrarla.

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