Justin Timberlake dopo il processo: "Se bevete, prendete un taxi"

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Il cantante, che nei giorni scorsi aveva patteggiato e si era dichiarato colpevole di guida in stato di ebbrezza dopo l'arresto dello scorso giugno negli Hamptons, a New York, ha dichiarato in un incontro con la stampa di aver imparato dai suoi errori

“Anche se hai bevuto solo un drink, non metterti al volante”, ha dichiarato un incontro con la stampa Justin Timberlake, che nei giorni scorsi aveva patteggiato e si era dichiarato colpevole di guida in stato di ebbrezza in cambio di uno sconto di pena. Il giudice di Sag Harbor, Carl Irace, ha imposto alla popstar che lo scorso giugno era stata arrestata negli Hamptons il pagamento di una multa di 500 dollari e una sovrattassa di 260 dollari, la sospensione della patente nello stato di New York per i prossimi 90 giorni e 25 ore di servizio comunitario, con l’obbligo di fare un annuncio pubblico sui pericoli della guida in stato di alterazione. “Ci sono tante alternative. Chiama un amico. Prendi un Uber. Ci sono molte app di viaggio. Oppure prendi un taxi. Questo è un errore che ho commesso, ma spero che chiunque stia guardando o ascoltando possa imparare da questo errore. Io di certo l'ho fatto”, ha concluso Timberlake.

IL PENTIMENTO

“Avrei dovuto prendere una decisione più responsabile”, aveva dichiarato Justin Timberlake dopo aver riconosciuto la gravità dell’accaduto e aver mostrato pentimento. L’avvocato Edward Burke Jr. aveva difeso il cantante sostenendo che avesse bevuto soltanto un bicchiere in due ore e che fosse stato collaborativo durante l’arresto, avvenuto perché aveva ignorato un segnale di stop. “È stata una settimana difficile, ma siamo qui, e nulla può cambiare questo momento”, aveva detto Timberlake durante un concerto a Chicago pochi giorni dopo.

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