Karma Station, la drum’n’bass italiana è Not in my name: il video

Musica

Beat elettronici e testo introspettivo per il duo composto da Fabiana Carosi e Valerio Rodelli, in attesa del nuovo album

IL VIDEO È INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELLA BAND

Siamo Fabiana Carosi e Valerio Rodelli, insieme Karma Station. Il nostro incontro, come tutti ma più di tutti, è stato profondamente karmico e ci ha unito a quasi 1000 km di distanza nella vita e nella musica. Questo progetto ci ha spinto oltre i confini di tempo e spazio, stazione dopo stazione. Dopo l'uscita del primo EP oggi siamo pronti a presentare il nostro nuovo singolo "Not in my name" in uscita venerdì 13 settembre per Redgoldgreen. Un vero e proprio manifesto della nostra visione per dire a tutti "noi siamo questo, viviamo questo e vogliamo dirlo così, con una voce chiara e tutta la potenza dell'elettronica". “Not in my name”, con la sua ritmica drum’n’bass ti spettina, ti sveglia, ti obbliga ad alzarti e ballare.

Il testo nasce dall'esigenza di esprimere quelle sensazioni di smarrimento, lotta interiore e sopraffazione che tutti noi affrontiamo almeno una volta nella vita. La paura di annegare nelle difficoltà fino a perdere il controllo ma anche la voglia di credere che, persino nelle situazioni più critiche e apparentemente irreversibili, ci possa essere una forza invisibile che ci spinge in avanti. Una tensione che ci porta a trovare una soluzione, una strada verso il cambiamento. Abbiamo scritto queste parole perché riteniamo che ogni essere umano abbia sperimentato quel senso di solitudine e di non appartenenza. Siamo tutti anime straniere. Eppure, crediamo fermamente che con tempi lenti e fiducia nelle nostre intuizioni possiamo essere in grado di trasformare anche i pensieri più tossici e spaventosi in una sorta di danza, in un canto di liberazione. La musica ci ha sempre aiutati a riemergere, ad elaborare e sublimare i nostri istinti più scuri in un'energia tangibile che poi diventa una canzone. Questo brano è il nostro modo di dire che non importa quanto difficile possa essere, c’è sempre una via d’uscita o per lo meno qualcosa in cui continuare a credere. Appena finito di mixare il pezzo abbiamo entrambi sentito il bisogno di trasformarlo in immagini. Da qui il videoclip girato dal regista Matteo Montagna. Dal primo momento, pur non conoscendoci, Matteo ha carpito esattamente la nostra estetica e il modo in cui desideravamo rappresentare visivamente questa canzone. Siamo entrati subito in sintonia e senza bisogno di tante parole abbiamo girato per ore, quasi senza pause, arrivando a questo risultato che per noi è una vera bomba in stile Karma Station. Un montaggio serrato accompagna i beat della traccia, con la nostra esibizione fuori dallo spazio e dal tempo si mescola con effetti grafici e sfondi colorati. Una scenografia essenziale che vuole mettere in risalto noi, le nostre sonorità e le parole che accompagnano strofe e ritornelli. Ed ora ci godiamo l'ebbrezza di condividerlo, in attesa del prossimo palco e delle emozioni che ogni volta ci regala. “Not in my name” è anche il preludio di un album in lavorazione che prende spunto dalle nostre storie di vita per raccontare le complesse trame della psiche umana, così fragile, potente e insidiosa, che ci affascina e ci ispira costantemente.

 

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