Una canzone intima e di gran sentimento specifica per questo racconto immortalato nel tempo
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
Questo videoclip nasce da una mia idea, unita al consenso degli autori, Antonio Spenillo e Mauro Spenillo, per regalare al pubblico immagini che raccontino, in qualche modo, una canzone che trovo particolarmente intima e di gran sentimento e per lasciare questo racconto immortalato nel tempo. Ho scelto come location, per le riprese, la Elios Recording di Castellammare di Stabia, principalmente per una questione affettiva che mi lega a Nello Manvati, che ricordo con piacere ogni volta che faccio ritorno in studio, Giovanna Liguori e Carlo Gentiletti, persone fantastiche, sempre attente e molto ospitali, poi per il meraviglioso pianoforte a coda Steinway di cui dispongono e di cui avevo bisogno in questa particolare occasione. È un videoclip semplice, ma allo stesso tempo elegante, nella color, nella storia di tre amici che condividono emozioni e nelle riprese stesse. Alla regia c'è, come in quasi tutti i miei lavori ormai, Alessandro Freschi (frè) e l’operatore Carmine Salcino; ci conosciamo da molti anni ed insieme si lavora bene, in armonia, in poche parole: sappiamo perfettamente cosa vogliamo a prodotto finito.
In scena con me, invece ho Gianfranco Campagnoli, trombettista e flicornista di fama nazionale… straordinario, che ha suonato in molti brani dell’album, oltre che in "Quello che vorrei". E poi gli autori su citati con i quali mi lega una profonda amicizia, fatta di stima e bene reciproci. Trattandosi di un brano a tre voci, le nostre tre voci, mi sembrava carino fare un lavoro d'insieme, che esprimesse realmente chi siamo. Ciò che maggiormente mi diverte è sempre la fase precedente le riprese e l'uscita di un nuovo videoclip; arrivo sempre carica sul set, pronta per andare al trucco, parrucco, i video, i contenuti, le immancabili risate, perché per me la parola d'ordine sul set o in fase di registrazione audio è DIVERTIMENTO, che non vuol dire superficialità; credo fortemente che sorridendo, ridendo, insomma col buon umore e senza ansia, si lavori meglio ed escono fuori cose bellissime ed io necessito di questa carica che riesce a darmi la musica, ma anche il team straordinario con cui lavoro. C'è una buona energia che accomuna tutti noi. Siamo lì a girare, a riguardare ogni take e a immaginare già come sarà e cosa trasmetterà un videoclip. Stessa cosa è successa per "Quello che vorrei" brano che racconta dello smarrimento e dell'inquietudine che si prova quando non si riesce a dimenticare una storia importante. Ci si sente confusi, si perde il proprio equilibrio, finendo spesso nella fase della sfiducia in se stessi, negli altri e nelle altre eventuali storie. Ma c'è sempre la speranza a farla da padrona, quella di trovare un nuovo amore che faccia sorridere e stare in pace, con sé e con il mondo che ci circonda.
Ringrazio tutti coloro che da anni lavorano con me e per me, in maniera minuziosa, premurosa, per il mio bene e quindi per il bene di tutti. Le mie sono tutte autoproduzioni, dal 2016, per cui, nonostante il settore musicale continui ad essere abbastanza complicato, io continuo a credere in ciò che faccio e, sapere che al mio fianco c'è chi ci crede esattamente come me, non è mai scontato e mi dà maggiore forza di proseguire. Ringrazio, inoltre, questo splendido e anche un po’ folle mestiere, per quanto sia riuscito a farmi scacciare via tutta la timidezza che da ragazzina mi ostacolava, non poco, per quanto mi abbia insegnato a non mollare mai, per quanto mi abbia temprata, maturata, ma mai cambiata (porte in faccia comprese) e mi abbia dato ulteriore consapevolezza di me, come artista e come persona.
Sarò sempre grata alla Musica, mia salvezza da sempre, così come sarò sempre Grata a Nazzareno Nazioni che ho avuto l’immenso piacere di conoscere a Castrocaro nel 2013, in occasione del festival. Mi guardò e con estrema sincerità mi diede un consiglio prezioso, tenuto custodito per anni in me e che ogni tanto bussava alla mia mente; “sei napoletana, avete un repertorio e delle sonorità che vi invidia il mondo, parti da lì e se ti servirà io e Tania siamo qui”. Beh… nel 2016 ho concretizzato quel consiglio, uscendo, nel 2017, con il mio primo lavoro discografico, “Canterò per chi mi vuole ascoltare” un EP di 5 brani, in lingua napoletana, tra inediti e cover. Dopo 7 anni finalmente un nuovo disco, di 11 tracce e la felicità di stamparlo in vinile. Il videoclip di Quello che vorrei, come per tutti gli altri brani, sarà inserito sul mio canale Youtube "Roberta Tondelli". Mi auguro possano guardarlo più persone possibili, ritrovarsi in molti e condividerlo in tanti.