Musicultura, ospite Filippo Graziani: “È un’isola felice”

Musica
Matteo  Rossini

Matteo Rossini

©IPA/Fotogramma

Filippo Graziani su Musicultura: “È una delle isole felici per i cantautori, qui c’è una bellissima storia che accompagna questo posto emozionante”

Venerdì 21 giugno Filippo Graziani è stato ospite della 35esima edizione di Musicultura. Il cantautore si è esibito nella straordinaria cornice offerta dallo Sferisterio di Macerata, uno dei palchi più incantevoli e magici del nostro Paese. Abbiamo intervistato l’artista.

FILIPPO GRAZIANI: “NON HO RICORDI SENZA MUSICA”

A gennaio Filippo Graziani ha regalato al pubblico Ivan Graziani - Per gli amici, l’album contenente otto inediti di uno dei più grandi cantautori di sempre. Poche ore prima della sua esibizione a Musicultura, abbiamo intervistato Filippo Graziani. L'artista ci ha raccontato la nascita del disco, i brani che non possono mai mancare in scaletta e tanto altro ancora.

 

Com’è esibirsi sul palco dello Sferisterio?

Il luogo è meraviglioso. Musicultura è una delle isole felici per i cantautori, qui c’è una bellissima storia che accompagna questo posto emozionante. Sono luoghi che ti fanno ancora credere nel lavoro del cantautore.

 

Quando hai iniziato a pensare a quest’album?

Da tempo sapevamo dell’esistenza di queste canzoni pronte a ricevere una direzione, attendevamo il momento giusto. La pandemia del Covid ha giocato un ruolo chiave perché mi ha obbligato a prendere una pausa dai concerti, così dopo la quarantena siamo entrati in studio e abbiamo fatto nascere questo lavoro.

 

Hai lavorato a ogni dettaglio

Ho curato la produzione e l’arrangiamento, mi sono tolto la soddisfazione di fare questo disco dall’interno.

 

Tra le canzoni dell’album ce n’è una che senti più vicina?

Sicuramente La rabbia. È una delle canzoni del disco che ho amato di più, è stato divertente poterci lavorare.

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Attualmente sei in tournée, come hai costruito la scaletta dei concerti?

Ho voluto mescolare brani nuovi ad altri vecchi in maniera estremamente naturale, non li ho voluti dividere. Voglio che il pubblico viva un’esperienza naturale.

 

Un brano che non può mai mancare in scaletta?

Ce ne son diversi, tra questi Firenze (canzone triste), Monna Lisa e Agnese. Sono canzoni che devo fare per forza, altrimenti non mi lasciano scendere dal palco.

 

Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?

Per me la musica è sempre stata una cosa estremamente naturale, non ho un ricordo senza di essa.

 

Guardando al futuro?

Rock ’n’ roll! Vediamo cosa succede un assolo alla volta.

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