3Va, la unica che è libera è La Danza della Disobbedienza: il video

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La cazone spiega che la gente pur di essere notata segue tutto quello che sembra funzionare senza valutare se ciò rispecchi davvero la loro personalità, il loro pensiero, il loro senso d’arte, il loro io più autentico

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

La danza della disobbedienza è un inno a una ribellione interna e profonda. La canzone comincia dicendo “Sono dalla parte di chi si ribella mentre gli altri vanno diritti”: questa frase sta a significare una presa di posizione, verso un modello cieco come le mode e le standardizzazioni . Mai come oggi ci sentiamo liberi di poter fare e dire tutto, ma mai come oggi siamo schiavi di un sistema che ci rende quasi muti. La libertà sembra più un’illusione che un fatto e nella realtà quotidiana siamo meno espressivi e creativi di un tempo. Il problema è che non ce ne rendiamo conto, tendiamo sempre di più a seguire gli altri. I trend social sulle varie piattaforme online ne sono una dimostrazione tangibile.

La gente pur di essere notata segue tutto quello che sembra funzionare senza valutare se ciò rispecchi davvero la loro personalità, il loro pensiero, il loro senso d’arte, il loro io più autentico. La canzone poi prosegue con la frase “sono dalla parte di chi si ferma mentre tutti sono convinti“, avvalorandone il pensiero. Il ritornello è invece un incitazione ad alzarsi e a muoversi da una zona grigia, per seguire una verità, la propria. Nel ritornello uso la metafora di una banda, proprio perché la banda solitamente esce nelle piazze a fare del “rumore” e coinvolge un paese, che questo lo voglia o no, e lo costringe fermarlo per un tempo più o meno lungo, rubando a quest’ultimo del tempo “prezioso” alla sua quotidianità, ai suoi orari e doveri.

In senso generale, penso che la disobbedienza nella gente generi un po’ lo stesso “disagio”: i disobbedienti sono proprio come una banda, una voce libera che si fa sentire e che solitamente non chiede il permesso di agire. Per questo motivo ho pensato che le due cose potessero avere una profonda connessione. Il ritornello è un continuo riferimento all’irriverenza, alla ribellione e allo scuotimento di una zona ferma e grigia come sono i nostri giorni.

La canzone poi riprende dicendo “sono dalla parte di chi si sveglia mentre tutti si fanno i selfie “: sono molto legata a questa frase perché non mi sento di appartenere ai modelli di successo attuali e alla spettacolarizzazione del niente, come spesso accade sui social. Purtroppo la maggior parte delle persone si addormenta sopra a questi stereotipi vivendone e il mito ambendo ad avere sé stessi come riferimenti di vita, modelli appariscenti ma di poco valore a mio avviso. E quando dico che la gente ci si addormenta sopra, lo dico nel senso più verace del termine perché, per quanto mi riguarda, questo mondo di selfie, like e view spegne il cervello facendo cadere le nostre unicità in un dormiveglia profondissimo, distogliendo la nostra persona dalla vita vera. Questa frase è un esortazione a svegliarsi da questo sonno per tornare ad ambire a ideali di sostanza, autentici e a portare il cuore e la mente nella direzione delle grandi idee.

La canzone prosegue dicendo “sono dalla parte dei disobbedienti perché impongono i cambiamenti“ : la disobbedienza oggi è sempre più rara e mai come oggi il mondo avrebbe bisogno di ribelli, gli unici capaci di cambiare il mondo. È grazie ai disobbedienti dopotutto che oggi possiamo concederci tante cose che per noi risultano essere ormai naturali e scontate, ma che in realtà sono imprese di persone che sono state capaci di andare contro a una massa.  Difendere sé stessi da un’omologazione di massa significa far valere e celebrare un’idea così come combattere l’essere normali e scontati, correre dei rischi. Sembrare smodati perché andiamo contro il mondo per difendere  e celebrare qualcosa nella quale non crede più nessuno e perseverare e lottare nonostante tutto e tutti. La forma di disobbedienza più limpida e di valore è quando una mente persevera verso una libertà intellettuale e di spirito da sembrare fuori dal mondo. Andare fuori dagli ingranaggi tossici del mondo, il coraggio di rispettare la propria natura, magari scomoda ma senz’altro profonda: ecco il significato della danza della disobbedienza.

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