Gaudio, il disagio interiore si fa tangibile con Maltempo: il video

Musica

Il brano racconta la dura lotta interna tra l'anima vulnerabile e quella che cerca di mascherare il dolore e la sofferenza

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORGINALE DELL'ARTISTA

Il videoclip di Maltempo, il mio brano d’esordio, nasce da un’idea che mi ha inondato la mente durante un momento di riflessione che ripercorreva il mio passato e alcune mie vecchie esperienze emotive. Ho sentito il bisogno di trasformare un mio disagio interiore in qualcosa di tangibile, di condividere il mio maltempo con il mondo attraverso la musica e le immagini. Questo video racconta di una lotta interna tra la mia parte vulnerabile e quella che cerca di mascherare il dolore e la sofferenza. Le immagini suggestive catturano l'urgenza e la disperazione che provo nel cercare di fuggire dalla mia stessa oscurità che cerca in tutti i modi di rinchiudermi nelle catene del passato, torturandomi, facendomi rivivere emozioni dolorose. Questo evidenzia la volontà di una parte di me di mascherare la vera natura del mio disagio. Il testo riflette infatti il mio orgoglio, il maltempo esterno di cui parlo è in realtà interiore.

Il brano suggerisce che, così come il brutto tempo spinge le persone a chiudersi in casa, il mio maltempo interiore mi induce ad allontanare gli altri e chiudermi in me stesso, lasciandomi solo nella mia tempesta emotiva.

Ho scelto queste location perché rappresentano delle parti di me in cui spesso mi rifugio. Lo scantinato, dove solitamente vengono conservate tutte quelle cose che ormai servono a poco e sono soltanto un lontano ricordo ma a cui non si riesce a dire ciao; l’autodemolizioni che rappresenta il luogo in cui le emozioni che hanno veicolato alcune esperienze passate, ormai non sono altro che rifiuti da rottamare o già rottamati. So di non aver affrontato di petto il mio passato per molto tempo, ci vuole coraggio, tanto coraggio, la paura aumenta sempre di più diventando grandi e a volte ci sovrasta. Ma questo è servito da lezione, nella vita nessuno “nasce imparato”, la mia forza oggi credo stia nel sentirmi piccolo in un mondo grande, nell’aver capito che allontanare gli altri non è la soluzione, nell’aver compreso che nel mondo ci sono tante anime diverse che portano dentro un vissuto che nessuno riuscirà mai a vedere.

Questo videoclip è molto più di una semplice espressione artistica per me; è un viaggio emotivo che mi ha permesso di confrontarmi con i miei demoni interiori e di trovare la forza per superarli. Spero che possa ispirare coloro che si trovano o si sono trovati come me nella propria tempesta emotiva, ad ascoltarsi, accettarsi e a capirsi, a rendersi conto di essere umani, a sentirsi meno soli. Ringrazio chi c’è sempre stato e mi ha accompagnato in questo viaggio, il mio producer, Nazzareno Nazziconi, la Director-Editor Beatrice Massari, il cinematographer-colorist Federico Cappellini, il Gaffer Eugenio Massari, il corpo di ballo della scuola Odissea 2001 e la coreografa Alessia Barni, a cui mando un grande e forte abbraccio, che mi hanno messo serenità e hanno compreso in toto ciò che volessi trasmettere con le immagini. Ho condiviso con loro un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di esprimermi a 360 gradi.

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