Teseghella e il singolo Benone: "Riduco dubbi e incertezze ma non mi assolvo mai"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

teseghella

Il giovane artista di Roccasecca, in provincia di Frosinone, spiega che per ogni cerchio della vita che si chiude spariscono un po' di dubbi e incertezze. L'INTERVISTA

Si intitola Benone (Maciste Dischi, distribuzione Warner Music) il nuovo singolo

di Teseghella, l’artista di casa Maciste Dischi che ha la capacità di portare in

musica, con forte empatia, concetti semplici ma universali, che accomunano tutti coloro che appartengono alla sua generazione. Benone è un pezzo indie-pop che si ispira a un mood leggero, caratterizzata da un’ironia pungente e da molti riferimenti musicali nel testo, bagaglio di una identitaria stagione Rap dell'artista.

Benone è il tuo singolo più recente: perché è questo il momento giusto per farlo uscire visto che scrivi una canzone al giorno, più o meno?
Lo ho portato a maturazione. Nel giugno del 2023 ci ho lavorato con Golden Years. Andai da lui da indipendente e scrivemmo il ritornello. Quando un anno dopo Maciste Dischi mi disse che c’era la possibilità di collaborare con lui e non solo per il ritornello ci venne da dire…benone. Per caso, forzando le persone per il ritornello, tutti si presero bene e la abbiamo chiusa in neanche un mese. La sensazione era che il ritornello valesse tanto e ci ho messo molto della mia vita.

Hai scelto di citare Let It Be per una questione di metrica o per il senso dell’incipit visto che i Beatles iniziano proprio con “quando mi trovo in momenti difficili” e tu nella prima strofa parli due volte di mare di guai?
Non è voluta. Scrivo per immagini, è la storia di una ragazza che metteva spesso la canzone dei Beatles mentre si asciugava i capelli: a me piaceva così, la preferivo acqua e sapone piuttosto che agghindata. Non so se l’inconscio ha fatto il collegamento con i Fab Four.

In generale le donne sono più belle quando non si pettinano o solo quella della canzone?
In generale. Ho gusti molto strani, mi piacciono le persone col viso semplice e i difetti visibili, adoro la virgola che stona nella bellezza di un viso. Mi piacciono i difetti che caratterizzano, mi ci affeziono.

E a proposito di testa, ho letto un commento su Instragram che dice che con i primi soldi che arrivano…barbiere: hai risposto?
C’è un post con solo commenti sui capelli. A un occhio non esperto potrebbero sembrare negativi, ma per lo più li conosco quelli che hanno commentato e gli voglio bene, amano la mia musica.

Tu hai qualcuno che ti apre la porta quando il buio ti minaccia?
Sì. Vivo cinque giorni al mese a Roccasecca, poi tra Milano e Chieti. Ci sono persone in questi posti che me la aprono, mio fratello, la mia famiglia, la mia ragazza.

Come funziona il piano Chopin? Oltre che per la C iniziale visto che non è quello A né quello B.
E’ un gioco di parole, posso dirti che non è un piano preponderato, funziona solo di pancia, di impressioni…è come vedere se sulla tela il cerchio torna e stavolta è tornato. E non mi riferisco a quello di Giotto.

Sei tu il bambino sulla cover che brucia…cosa?
No ma avrei voluto avere una foto del genere. La questione è la forza del getto della fiamma inteso come emozioni a discapito dell’età del bambino; quella è la fiammata dell’esplosione delle emozioni.

Hollywood è una canzone di amore, un amore complicato: quanto è difficile scrivere d’amore nella stagione di Tinder e dei social?
Sono stato fidanzato per molto tempo della mia vita, non sono molto utilizzatore dei social. Seleziono le persone che fanno parte della mia vita per cui difficile conoscerle su una app. E’ utile solo se sei lontano, per restare in contatto.

Col senno del poi ti consideri ancora “l’ennesimo sbaglio come la grandine a maggio”?
Si. La ho scritta per un periodo particolarissimo, non mi sento ancora pronto ad approfondire. Ha preparato la mia vita a una esplosione negativa. Comunque io non mi assolvo mai.

La protagonista di Hollywood cosa cerca con la lente per terra?
Cerca un oggetto caduto a me, che ero passato prima. E’ una citazione di Man in Black, èla penna che se la premi fa dimenticare.

Sempre nel video voi due che siete negli stessi posti ma non vi vedete: simboleggia la solitudine odierna? Sempre connessi ma sempre più isolati?
Non è stata una scena studiata, è venuta sul momento. Io gioco a pallone con gli amici, sono cresciuto in un piccolo paese con persone che nel momento della difficoltà ci sono anche se fino al giorno prima si sono scannate per tutta la vita.

So che qualcuno ti ha voltato le spalle perché hai tradito gli inizi Hip Hop: premesso che cambiare è nella natura umana, come hai vissuto quei commenti?
Aspettavo da tempo questa domanda. Teseghella parte con un Ep di tre canzoni che tendono al Pop, ancora di più di quello che, dicono, io faccia oggi; non hanno avuto molto riscontro. Poi ho fatto cose più Hip Hop ma molte persone si erano perse il passaggio di prima ed erano diventate mie fan in quel periodo. Nel 2023 mi ritenevano un punto di riferimento di un rap underground. Mai detto, nei miei testi, di sparare a qualcuno o di fare cose estreme e anche oggi le citazioni ci sono nelle mie canzoni per quanto mi sia avvicinato di più alla musica suonata, ora ho la possibilità di farlo. Replico che io rispetto la mia indole e il linguaggio non è cambiato.

Che accadrà da qui all’estate?
Aprirò un concerto di Gazzelle. Poi ci sono altre due date, farò l’apertura a Fulminacci. E poi arriverà un’altra traccia.

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