La techno di Berlino è stata aggiunta alla lista del patrimonio culturale dell'UNESCO

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L'organizzazione ha annunciato sei nuovi ingressi tedeschi nella categoria che conserva le tradizioni culturali, dal sidro di mele ai canti popolari della Baviera

La musica techno di Berlino è diventata patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Il 13 marzo l’organizzazione ha annunciato sei nuovi ingressi nella lista in Germania della categoria, che include le forme di espressione culturale direttamente collegate alla creatività umana e alle tradizioni, trasmesse di generazione in generazione e in continua evoluzione. Ora tra pratiche, rituali, conoscenze, abilità e arti dello spettacolo come musica, danza e teatro compare anche la scena techno che anima i club di Berlino, ancora sofferenti dopo le perdite economiche causate dalla pandemia Covid. “Un’altra pietra miliare per i produttori techno di Berlino, per gli artisti, per i gestori di club e per gli organizzatori di eventi”, ha dichiarato a Deutsche Welle Lutz Leichsenring, membro del comitato esecutivo della “Clubcommission” di Berlino, una rete di club e di promotori culturali che supporta la conservazione e lo sviluppo della cultura dei club della capitale. “La decisione ci aiuterà a garantire che la cultura dei club sia riconosciuta come un settore prezioso degno di protezione e di sostegno”.

DAL SIDRO DI MELE AI CANTI TRADIZIONALI

Gli altri cinque nuovi ingressi nella lista del patrimonio culturale immateriale in Germania includono la tradizione canora di Finsterwalde, la parata invernale bavarese “Kirchseeon Perchtenlauf”, dove i partecipanti indossano costumi pelosi da mostri, lo stile di cucitura degli arazzi “Schwälmer Weißstickerei” della regione dell’Assia, il sidro di mele Viez e l’alpinismo in Sassonia. “Che si tratti di sottocultura o di artigianato tradizionale, tutto questo fa parte della ricchezza culturale del nostro paese”, ha dichiarato Claudia Roth, Ministra di Stato per la Cultura e i Media del governo tedesco. “Il nostro patrimonio vivente crea comunità e unisce le persone giorno dopo giorno”, ha aggiunto Christoph Wulf, vicepresidente della Commissione tedesca per l’UNESCO.

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