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Conan Gray: "La mia musica parla di ciò che vivo. Il mio album? Sorprenderà tante persone"

Musica

Valentina Clemente

Il suo terzo album, Found Heaven, uscirà il 5 aprile 2024 ma Conan Gray ha già nuove canzoni nel cassetto, insieme a tanti sogni. Quello di dedicarsi completamente alla musica è già diventato realtà. Amatissimo negli Stati Uniti e in Italia, dove ha già suonato dal vivo, Conan ha iniziato da piccolo caricando dei video su YouTube, per poi vedere i video delle sue canzoni, qualche anno dopo, sulla stessa piattaforma. Amico di Olivia Rodrigo, a cui chiede consigli, è un attento osservatore di ciò che lo circonda

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La musica è da sempre parte della sua vita, un’amica che lo accompagna, lo aiuta e soprattutto gli permette di raccontare ciò che vive ogni giorno. Nato in California e cresciuto in Texas, Conan ora abita a Los Angeles, dove si concentra la sua vita artistica e personale. Lo incontriamo a Milano, in una giornata di febbraio, e in pochi istanti iniziamo a parlare di uno dei posti più dolci e carini della City of Angels, a pochi passi dal Campus di UCLA, dove entrambi abbiamo studiato. Siamo dei Bruins, tutti e due! gli dico dopo averlo salutato e lui, tra lo stupore, mi risponde con Noooo way! Anche tu hai studiato a UCLA? tra lo stupito e il felice. Sì, abbiamo frequentato la stessa università, anche se in anni diversi. E da lì iniziamo a parlare di Diddy Riese, dove si mangia il miglior ice cream sandwich della città, ma anche di Los Angeles e di quanto offre questa bellissima città, dove tanti cantautori hanno scelto di vivere e di proseguire la loro carriera. Come tutte le grandi metropoli è un luogo un po’ dispersivo, ma Conan mi racconta di aver trovato il giusto equilibrio. “Trascorro la maggior parte del mio tempo scrivendo musica, passando del tempo con i miei amici a cui faccio ascoltare sempre la mia musica”, ci racconta con il suo bellissimo sorriso, da cui traspare passione ed entusiasmo. È in Italia per raccontarci il suo nuovo album, Found Heaven, in arrivo il 5 aprile, il terzo lavoro, anticipato dalle canzoni Never Ending Song, Winner, Killing Me e Lonely Dancers.

 

Gli inizi: l'università e il primo contratto discografico

Hai lasciato l’università per dedicarti interamente alla musica, e per seguire il sogno di diventare un cantautore. Quando hai capito che sì, quello era il momento giusto per fare il grande salto?

Stavo frequentando il primo anno di università quando ho firmato il mio primo contratto discografico importante, che ho voluto firmare. È stato uno di quei momenti in cui mi sono chiesto: chi ha questa opportunità incredibile? Mi sono buttato, senza sapere se ce l'avrei fatta o no, ma alla fine ci sono riuscito. La musica che creo nasce da quello che vivo ogni giorno, anche dalle chiacchierate che faccio con i miei amici…Il mio nuovo album, Found Heaven, parla di quando mi sono innamorato per la prima volta. Parlo sempre di me, di quello che accade nella mia vita e in quella dei miei amici.

Il background multiculturale

Hai un background multiculturale: credi che queste tue, tante sfumature abbiano influenzato anche la tua musica?

Credo che, ad un certo punto della mia vita, essere per metà americano e per metà giapponese abbia sicuramente influenzato il mio modo di scrivere le canzoni. Durante la mia infanzia mi sono sentito un po’ fuori posto, non sapevo chi ero, a quale parte del mondo appartenevo. Ero nel mezzo di tante culture diverse. Osservavo quello che mi circondava: ero un osservatore più che un partecipante. È proprio lì che ho iniziato a scrivere canzoni: volevo che le persone mi comprendessero. Quando compongo musica è come se volessi dire: capite quello che dico?!

 

Parli alle persone con la tua musica…

Credo veramente che la musica sia il linguaggio universale, è di tutti: ci permette di comunicare con gli altri, senza necessariamente parlare. La musica parla per noi.

 

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"La musica parla per noi"

Abiti a L.A. e come dicevamo prima, è una città molto creativa, dove tanti artisti vivono. Penso a Billie Eilish, Finneas ma anche Olivia Rodrigo, che è una tua cara amica. Credi che abitare e vivere in un contesto come questo ti stia aiutando nella vita artistica?

Credo sia bello abitare in una città come L.A. perché ci sono tante tipologie di persone ma comunque ognuno riesce a trovare il proprio angolino magico, il proprio spazio. La mia fortuna è avere molti amici vicini, e posso chiedere consigli sulla mia musica: molti di loro sono degli artisti incredibili. Il piccolo mondo che si è creato è molto bello. Io però sono un po’ un loser: passo un sacco di tempo a casa a scrivere canzoni! (ride) Non so se effettivamente qualche artista mi abbia influenzato: mi dedico molto tempo, e vivo la mia vita (sorride).

 

Dai, abiti a Los Angeles…esci e vai da Diddy Riese! (gli dico ridendo)

Oh sì, dovrei andare da Diddy Riese più spesso…i loro panini gelato con i biscotti sono fantastici! (ride)

"Found Heaven", il nuovo album il 5 aprile

Raccontami di più di Found Heaven, il tuo nuovo album, che sarà pubblicato il 5 aprile. Hai già una canzone che ti piace più delle altre?

Certo! Ed è una canzone che racconta quando sono stato lasciato. Ero a Londra e mi sono reso conto che sì, la mia relazione era stata terminata e non da me. Invece di stare a letto a piangere mi sono detto: Devo scriverci una canzone! Ma non è ancora uscita: per ascoltare tutte le canzoni dell’album dovrete aspettare il 5 aprile.

 

Manca poco! Sei felice?

Sono un po’ nervoso a dir la verità. Poi ti dirò: non ho detto a nessuno, né ai miei amici o ex dei temi delle canzoni dell’album: è un po’ snervante, soprattutto perché ancora non so cosa penserà la gente.

"Le mie canzoni parlano di ciò che vivo"

E come pensi reagiranno le persone che ascolteranno la tua nuova musica?

Ho sempre parlato di me nelle canzoni, e le ho sempre condivise. Non lo faccio intenzionalmente: devo far uscire le mie emozioni e scrivere dei testi mi aiuta a farlo. Non so...è come se non ci fosse scelta proprio perché l’ho sempre fatto. Qualche volta, però, tutto questo mi sembra un po’ strano, soprattutto quando le persone mi scrivono: Perché hai scritto quella canzone su di me? E la mia risposta è sempre la stessa: sì, ti piacerebbe fosse su di te! Credo sia importantissimo essere sinceri e onesti nella musica: le persone si possono sentire più coinvolte rispetto a quando interpreti delle canzoni preconfezionate o fatte da altri.

 

Stai creando la tua storia di musicista e cantautore. Nonostante la tua giovane età stai realizzando il tuo sogno e il tuo percorso, canzone dopo canzone. Ti fermi mai a pensare a quello che fai?

Non ci penso: è l’equivalente di chiedere a qualcuno come si respira…lo fai e basta. Sono sempre stato io e quando mi guardo indietro vedo sempre la stessa persona. Sono sempre io! Credo venga fatta molta pressione sui giovani nel trovare una definizione a ciò che fanno e sono: questo è ciò che sono, questo, quello! No: va bene anche se non trovi una collocazione. Puoi essere ciò che vuoi, e se ti va puoi anche cambiare idea domani. Non ci penso troppo. Spero che, se c’è qualcosa che la gente può assimilare da me e dalla mia musica, è che non si è soli: possiamo fare quello che vogliamo. Non conta nient’altro!

 

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Rumoroso, emozionale e fastidioso (in modo carino!)

E se dovessi definire il tuo album con poche parole quali sceglieresti?

Rumoroso, emozionale e fastidioso – in modo carino!

 

Fastidioso?! E perché?

Il mio obiettivo, con questo album, è sorprendere…anche gli ex!

 

Ti mancano?

No, no! In questo album un po’ mi lamento e un po’ mi chiedo "Che succede"?! Voglio che questo album resti impresso nella testa delle persone che lo ascoltano.

 

E se ti dicessi che magari molte persone dedicheranno le tue canzoni ai loro ex?

Ne sono felice! Credo sia molto bello che tante persone si sentono comprese anche grazie alla musica che compongo, ma allo stesso tempo trovino qualcosa di me che può anche essere d’aiuto.

"Chiedo consigli a tutti i miei amici, anche a Olivia"

Chiedi consigli e pareri ai tuoi amici, anche a Olivia Rodrigo?

Ovvio: devi sempre chiedere consigli ai tuoi amici! Faccio sentire la mia musica a tutti loro…Ne tanti e tutti diversi: Olivia è una cantante incredibile, ma ho anche molti amici che vivono in Texas, dove ho passato parte della mia infanzia, e che fanno lavori normalissimi. È importante chiedere a tutti loro, ecco perché lo faccio. Loro spesso mi dicono: “Conan…mi hai fatto sentire questa canzone dieci volte…Sì, ok è bella, dai: ora andiamo avanti!” Poi chiedo anche pareri su un suono in particolare: è importante.

La musica dal vivo

E cosa ti hanno detto di questo album?

Sono felicissimi perché questo album è ricco di musica molto diversa rispetto a quella pubblicata in passato…e loro ne hanno sentita tanta: mi ascoltano da più di dieci anni! Anche per loro è divertente sentire qualcosa di nuovo.

 

Suonerai dal vivo in Europa?

Lo spero! Non abbiamo pianificato nulla, ma spero di suonare live molto presto.

 

Canterai a Coachella o andrai con i tuoi amici, solo per divertimento?

I miei amici vorrebbero andare ma io non sono sicuro…ho già suonato lì, due anni fa ed è stato molto bello. Certo, quando vai a Coachella sai che ritornerai pieno di sabbia, ma ne vale sempre la pena!

 

Sai che anche Frank Ocean ha detto lo stesso lo scorso anno?! Ora dimmi di Milano, però: sei già venuto, giusto?

Ero qui lo scorso anno. Nel locale dove ho suonato c’è stata un’interruzione di corrente per tre ore e tutti i dolci fan italiani hanno aspettato per ore e ore al caldo per vedere lo show. Alla fine, ho suonato a mezzanotte ed è stato bellissimo. Sono molto felice di essere tornato a Milano!

"In Italia siete molto speciali!"

Sei molto amato dai fan italiani, ma anche da tante persone in tutto il mondo che ti stanno conoscendo hrazie ai social media. Ti piace l’idea che tante persone ti scoprano attraverso tanti mezzi di comunicazione?

Gli italiani sono molto speciali perché sanno esprimere il loro amore in modo unico, bello e rumoroso! Sono sempre felice di tornare qui, l’Italia è un paese molto accogliente. E di questo sono molto grato!

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