Peter Pan Il Musical, Martha Rossi: "Dopo il volo di Wendy vorrei volare a Sanremo"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

L'attrice e cantante ha portato per oltre mille volte sul palco Wendy. In futuro vorrebbe tornare al primo amore, la musica, ed essere protagonista al Festival. L'INTERVISTA

Oltre mille volte Wendy. È Martha Rossi a poter vantare questo primato. L'attrice e cantante è protagonista di Peter Pan Il Musical. La sua Wendy è moderna e combattiva, è determinata e incarna desideri, speranze e disillusioni delle generazioni giovani e meno giovani. E ci ricorda che tutti hanno bisogno di credere nelle fate e che dall'Isola che non c'è si può tornare indietro.

Martha sei tornata a fare Wendy dopo parecchi anni: come è cambiato il personaggio?
Ogni anno è differente, ti dico solo che qualche giorno fa ho indossato il costume di Wendy per la millesima volta. È diversa da quella del cartoon, in questo musical un anno principessa, un altro sognatrice e un altro ancora guerriera. Oggi è più contemporanea e femminista. Il suo modello è diventare mamma, è una guerriera e decisionista. Esce fuori dal personaggio e diventa un’altra cosa, è quasi bipolare.

È anche più autoritaria.
Sì e mi piace perché prende in mano la situazione, infatti torniamo a casa perché abbiamo capito che Peter Pan è una astrazione.

La tua Wendy è anche accoglienza nella stagione delle grandi divisioni umane.
Avviene quando è il momento di lasciare l’Isola che non c’è e dico loro che se non vogliono stare sull’Isola li faccio adottare dalla mia famiglia: un messaggio forte alla società di oggi, dove i tempi di attesa e i costi per una adozione sono disincentivanti.

Come descrivi il viaggio di Wendy?
Questo è un viaggio che va a buon fine sia all’andata che al ritorno.

Perché non smette di piacere Peter Pan?
Le cose ben fatte non hanno tempo. Matthew Barrie che lo ha inventato è stato visionario. Capitan Uncino vuole Wendy perché innamorato sembra quasi una nuova versione freudiana dove c’è l’innamoramento del papà. Infatti da noi lo stesso attore fa Agenore e Capitan Uncino.

Come è nato il tuo feeling con Wendy?
È uno spettacolo particolare. Uscita da Amici feci il provino e mi vide Edoardo Bennato, e così è iniziata l’avventura. I miei compagni del programma mi sconsigliavano, mi dicevano che non avrei mai fatto carriera perché era un ruolo ripetitivo mentre io l'ho sempre visto come un investimento; e poi c’è il contatto col pubblico che è fondamentale, gente che paga il biglietto, pagano e vengono a vedere me: tutto questo mi ha dato un grande seguito, io vedo il riscontro su Youtube. I numeri social diventano persone reali.

Che accadrà la prossima stagione?
Non lo so ancora, questa tour sta andando molto bene, ma io vorrei provare ad andare a Sanremo, a livello numerico ci siamo. Dovranno uscire delle mie cose, ho il desiderio di tornare alla musica.

Il momento più emozionante?
Quando canto Ogni favola è un gioco perché è un brano live.

Abbiamo bisogno di credere alle fate?
Ti racconto un episodio: quando abbiamo portato lo spettacolo a Muscat, in Oman, i bambini sono venuti a teatro; mai era successo prima. I bambini ci credono e anche io credo nelle fate. Abbiamo bisogno di crederci, il bambino si estrania, partecipa alle interazioni, alcuni cantano perché è uscito un dvd con tutto lo spettacolo, c’era una parte col mitico Manuel Frattini e una senza. Abbiamo bisogno delle fate.

Faresti un ruolo da cattiva?
Eccome, ma non me lo hanno mai proposto!

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