Marco Castoldi si è presentato davanti al giudice monocratico del tribunale di Imperia per rispondere dell'accusa di diffamazione ai danni del collega. La vicenda risale al Festival del 2020, quando Morgan modificò la sua strofa di Sincero per attaccare Bugo
Nessuna pace tra Bugo e Morgan. Né sul palco, né in uno studio, né nell'aula di tribunale dove il 20 febbraio si è aperto il processo nella causa per diffamazione intentata da Cristian Bugatti, in arte Bugo, nei confronti del collega. I fatti risalgono al Festival di Sanremo 2020, il primo dell'era Amadeus, quando i due parteciparono insieme salvo poi litigare ed essere squalificati. Nel corso della prima udienza, Morgan ha rinnovato le scuse nei confronti del collega, che però le ha respinte, così come ha respinto la proposta risarcitoria di tremila euro, e il giudice ha aggiornato l'udienza al prossimo 30 aprile per la definizione della causa.
Morgan davanti al giudice
Morgan, al secolo Marco Castoldi, è comparso la mattina del 20 febbraio davanti al giudice monocratico Marta Maria Bossi del tribunale di Imperia per rispondere alle accuse di diffamazione del collega. La vicenda riguarda la lite avvenuta a Sanremo 2020, quando Morgan portò una versione modificata del brano Sincero, con una strofa in cui veniva lanciata una invettiva contro Bugo che, per tutta risposta, abbandonò il palco lasciando di stucco Amadeus e Fiorello.
leggi anche
Bugo replica a Morgan: "Buffone di corte"
LA NOTA LEGALE DI BUGO
"L'udienza di oggi - si legge in una nota dell'ufficio stampa di Bugo - segna un momento importante nel percorso legale che Bugo ha intrapreso quattro anni fa, costretto a citare in giudizio Morgan per aver gravemente compromesso la sua reputazione e il suo lavoro". E prosegue: "Dopo i fatti avvenuti in occasione del Festival di Sanremo 2020, Bugo non ha mai cercato conflitti o controversie pubbliche, ma è stato costretto a intraprendere questa azione legale per difendere la sua dignità e il suo benessere emotivo e professionale. Più volte Morgan è apparso in contesti pubblici denigrando l'immagine del collega. Bugo si affida ora alla giustizia, affinché venga fatta luce su questa situazione e vengano ristabiliti i fatti secondo verità ed equità".