I candidati alla Rock and Roll Hall of Fame per il 2024, da Cher agli Oasis. FOTO

Cher fa parte dei candidati di quest’anno. Tuttavia Cher ha recentemente dichiarato che rifiuterebbe di partecipare alla cerimonia di ingresso, se fosse eletta. Ma solo se la sua elezione non venisse influenzata dalla sua disponibilità, come dimostrato due anni fa quando la Rock and Roll Hall of Fame ha annunciato che Dolly Parton non sarebbe stata rimossa dalla lista nonostante i suoi desideri espressi all'epoca. La star del country si è poi ravveduta, e ha alla fine ha accolto il suo ingresso, come molti fan di Cher si aspettano che faccia pure lei

La Dave Matthews Band è candidata nuovamente dopo essere stata precedentemente proposta per questo onore. La band capitanata da Dave Matthews era già stata nominata una volta in precedenza. La Dave Matthews Band, conosciuta anche con la sigla di DMB, è una jam band statunitense, formata nel 1991 a Charlottesville, Virginia, da Dave Matthews (voce e chitarra acustica), Leroi Moore (sassofono), Stefan Lessard (basso), Boyd Tinsley (violino elettrico), Carter Beauford (batteria) e Peter Griesar (tastiere), che ha lasciato la band nel 1993

Eric B. & Rakim sono tra i 15 candidati. Sono un duo musicale hip hop statunitense della East Coast popolare negli anni ottanta. Per loro si parla di un ritorno tra le nomination, dato che anche loro sono stati nominati già un’altra volta in passato

Anche i Foreigner sono in lizza. Gruppo musicale rock anglo-statunitense, si sono formati a New York nel 1976 dall'unione del musicista inglese degli Spooky Tooth Mick Jones, dell'ex-membro dei King Crimson Ian McDonald e del cantante statunitense Lou Gramm. Sono diventati famosi tra gli anni 70 e 80 grazie a brani come Cold as Ice, Hot Blooded, Urgent, Waiting for a Girl Like You, I Want to Know What Love Is, Say You Will e I Don't Want to Live Without You. Hanno venduto oltre 80 milioni di dischi

Candidatura anche per Peter Frampton, cantante, musicista e polistrumentista britannico, vincitore di diversi Grammy, conosciuto soprattutto per la sua carriera solista negli anni settanta. Nato a Londra nel 1950, Peter Frampton è una delle icone della musica non soltanto inglese ma anche internazionale

Tornano a essere nominati (per la seconda volta) anche i Jane's Addiction, gruppo è composto dal cantante Perry Farrell, dal chitarrista Dave Navarro, dal batterista Stephen Perkins e dal bassista Eric Avery. I Jane's Addiction sono stata una delle prime band dell’alternative rock dei primi anni '90 a ottenere attenzione sia dai media mainstream che a livello di successo commerciale negli Stati Uniti. Fondata da Farrell e Avery, il primo disco dei Jane's Addiction è stato un album live omonimo, Jane's Addiction (1987)

All'appello rispondono anche i Kool & the Gang, gruppo musicale statunitense formatosi nel 1964 a Jersey City, in New Jersey. Hanno sperimentato vari generi musicali, dal jazz al soul, dal funk alla disco. Il primo successo commerciale risale al 1974, grazie al disco Wild and Peaceful, che generò due hit nella top ten americana: Jungle Boogie e Hollywood Swinging

Tra le nomination di quest’anno, c’è anche Lenny Kravitz. Leonard Albert Kravitz, detto Lenny, è un cantautore, polistrumentista, produttore discografico e attore statunitense. Classe 1964, oltre a cantare, suona anche chitarra, basso elettrico, batteria, pianoforte, armonica a bocca e sitar. Detiene il record per il maggior numero di Grammy Award alla miglior interpretazione vocale rock maschile, quattro consecutivi, con i brani: Fly Away (1999), American Woman (2000), Again (2001) e Dig In (2002)

Gli Oasis sono tra i 15 candidati. Sono stati uno dei gruppi rock britannici tra i più celebri. Gli Oasis si sono formati a Manchester nel 1991. Sono rimasti attivi fino al 2009. Sono tra le band più celebri del Britpop, movimento di cui proprio loro sono considerati tra i pionieri. Hanno pubblicato in totale 11 album e si stima che abbiano venduto oltre 70 milioni di dischi, di cui 18 nel solo 1996

La cantautrice irlandese Sinead O'Connor, scomparsa il 26 luglio 2023, è tra i 15 nominati. Nata Sinéad Marie Bernadette O'Connor, nel 2017 cambiò il suo nome in Magda Davitt. L’anno dopo, convertitasi all'Islam, cambiò nome in Shuhada' Sadaqat. Il suo successo è legato al singolo Nothing Compares 2 U del 1990, incluso nell'album I Do Not Want What I Haven't Got. La canzone è stata eletta da Billboard il singolo di maggiore successo dell'anno. Prince l'ha composta nel 1985 per i The Family, che l'avevano inclusa nel loro unico disco senza riscuotere successo

Ozzy Osbourne è uno dei nominati per entrare nel tempio del rock ’n’ roll. Pseudonimo di John Michael Osbourne, Ozzy è nato a Birmingham, nel Regno Unito, il 3 dicembre 1948. Famoso dapprima nel ruolo di frontman dei Black Sabbath, si è dedicato poi a una carriera solista di successo. È stato soprannominato il “padrino dell'heavy metal”. Ozzy Osbourne è stato nominato ora come solista per entrare nella Rock and Roll Hall of Fame ma era già entrato come membro dei Black Sabbath nel 2006

Anche i Sade in lizza. Si tratta del gruppo musicale jazz-pop britannico, che prende il nome dalla propria leader Sade Adu. L'album di debutto, Diamond Life, è uscito nel 1984 e ha raggiunto la seconda posizione nella Official Albums Chart britannica, con oltre 1,2 milioni di copie vendute nel solo Regno Unito. La cantante, compositrice e produttrice discografica britannica di origine nigeriana Sade Adu è la leader. Si chiama Helen Sade Adu, all'anagrafe Helen Folasade Adu. Lei con Paul S. Denman, Andrew Hale e Stuart Matthewman famano la band storica

Tra le nomination, c’è anche quella degli A Tribe Called Quest. È stato un gruppo hip hop statunitense formatosi nel quartiere di Queens, a New York, nel 1985, originariamente composto dal rapper e produttore Q-Tip, dal rapper Phife Dawg, dal DJ e co-produttore Ali Shaheed Muhammad e dal rapper Jarobi White. Il gruppo è considerato un pioniere dell'alternative hip hop e della fusione tra jazz e hip hop. Il loro album di debutto, People's Instinctive Travels and the Paths of Rhythm (1990), li consacrò a mostri sacri della musica