Tropico in concerto, l’importanza di avere una visione chiara (che si vede e si sente)

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Testi, musica e sostanza: Tropico in concerto al Fabrique di Milano, nella penultima data del Club Tour che si concluderà a Napoli il 23 dicembre, è questo. Ma molto altro ancora. Una serie di concerti che hanno confermato quanto questo artista abbia una visione ben delineata della sua musica, che va di pari passo a sentimento e passione. Sul palco del club milanese anche Stash de The Kolors e Mahmood. LA RECENSIONE

 

 

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni. E nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita. Le parole di Shakespeare e della sua Tempesta mi vengono in mente nei primi attimi del concerto di Tropico al Fabrique di Milano, penultima data di un tour che l’ha portato in giro per l’Italia e che si concluderà a Napoli il 23 dicembre. Sogni, vita, passione: è quello che comunica Davide Petrella con i suoi testi, ma soprattutto con la sua musica. Non solo un autore dallo sconfinato talento, ma anche poeta della canzone. È vita, passione, amore per ciò che fa. Ed è bello vedere come le due anime che compongono il mosaico Tropico-Davide Petrella, vengano comprese da chi è qui per ascoltare la sua voce e le sue parole. C’è la musica di “Non esiste amore a Napoli”, il suo primo album da cantautore, e le melodie di “Chiamami quando la magia finisce”, la seconda creazione uscita a settembre 2023. E in questo concerto non manca proprio nulla. O meglio: servirebbe giusto un po’ di tempo in più, perché di musica, da suonare e ascoltare, ce n’è e ce ne sarebbe molta ancora. 

Uno, nessuno, centomila Tropico

Il concerto si apre con la melodia "Dint o scuro", seguita da "Piccolo Buio" e "E cose ca fann sunnà". Ma è con "Zona Nord" che l’atmosfera si scalda e le voci si uniscono: Tropico lo comprende e si fa accompagnare dalle persone che cantano con lui ogni canzone. Sembra una festa tra amici: un’atmosfera molto bella, che non tutti sanno plasmare. Complici anche i musicisti che accompagnano Tropico in questo viaggio di più di due ore: Andrea De Fazio alla batteria, Luigi Scialdone al basso, alle chitarre Michele De Finis e Alessio D’amaro, Giosuè Salzillo e Toto Allozzi alle tastiere, al violino Caterina Bianco. Ai cori ci sono Micol Touadi ed Emilio Carrino. Ogni tanto Tropico si ferma a parlare con il pubblico, condividendo aneddoti della sua band, ma anche particolari sulle canzoni. E sull’amicizia che lo lega agli artisti ospiti con lui sul palco del Fabrique. Il primo a condividere note e canzoni è Stash dei The Kolors, arrivato a sorpresa. Bella la stima e il rispetto tra i due cantautori che, al termine della canzone, si fermano a raccontare come si sono conosciuti e la loro visione comune su musica e scrittura. Ma non c’è solo Stash: verso la fine del concerto arriva anche Mahmood, con la sua inconfondibile voce soul. “Io e Ale ci conosciamo da prima del successo di Soldi” dice Tropico sorridendo. Poco dopo l’artista di “Rapide” racconta momenti vissuti insieme in studio, per scrivere canzoni e musiche, e della bellezza di poter collaborare con un artista come Tropico. Sono parole sincere quelle che si sentono, e non è cosa scontata, soprattutto in una contemporaneità così veloce e che si ferma spesso solo alla superficie. 

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È importante avere una visione

Non è solo il titolo di una canzone di Tropico, ma soprattutto uno stile di vita, un obiettivo che Petrella ha sempre chiaro: si vede, si legge, si ascolta. Il segreto è tutto lì: una visione che diventa concreta, dividendosi tra sogno e realtà. È una questione di equilibrio, e Tropico è il perfetto funambolo della musica, a cui si guarda con ammirazione. In questo concerto c’è anche la bellissima “Anema e notte”, parte del secondo album di Petrella, un omaggio in musica a Roberto Murolo. Ma anche altre canzoni magistralmente scritte e poi diventate musica, quella di Tropico. Il suo tocco si sente in ogni melodia, tanto che l’identità musicale di questo artista è ben chiara. Ma parte sempre tutto dalla visione, quella di Tropico appunto. Andate a vedere questo concerto: tornerete a casa più felici. E ci farete caso, eccome.

 

approfondimento

Tropico torna con Chiamami Quando la Magia Finisce

La scaletta

Dint o scuro

Piccolo Buio

E cose ca fann sunnà

Zona Nord

Ubriachi di Vita

Bambina

Chiamami quando la magia finisce

Vasco/Egotrip

Che me lassat’a fa

Non vogliamo diventare grandi

Fantasie

Anema e notte

Carlito’s way

Bambolina voodoo

Non esiste amore a Napoli

Doppler

Nuda Sexy Noia

Piazza Garibaldi

È importante avere una visione


Encore

Gotha

Vasco

Garage Days

 

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