Who We Used To Be, l’album “adulto” di James Blunt. L'intervista

Musica
Federica Pirchio

Federica Pirchio

Periodo inteso questo per l’ex soldato di sua Maestà, in uscita il 27 ottobre il suo nuovo disco e un libro. Il cantautore inglese si prepara anche a incontrare i fan in tour, e il 2 marzo 2024 sarà a Milano. VIDEO

"Who We Used To Be" è il primo album in studio di James da "Once Upon A Mind" del 2019 che aveva conquistato la Top3 della chart inglese. Questa volta ha lavorato con una varietà di produttori tra cui Jonny Coffer, Red Triangle, Jack & Coke e Steve Robson. La sua recente raccolta di grandi successi, "The Stars Beneath My Feet", racchiude tutte le hit che lo hanno reso celebre anche nel nostro paese, dove vanta ben 8 dischi di platino e 9 d’oro. Lo incontriamo a Milano, sorridente e affabile ci racconta del suo nuovo progetto musicale: “Quando ho iniziato, ero un giovane uomo con i suoi sogni, le sue speranze e con tante domande sul mondo. Come qualsiasi giovane persona che inizia il suo percorso nel mondo, sottolinea, ti chiedi chi incontrerai, cosa farai, dove andrai, dove la vita ti porterà. E poi diventi adulto e hai la risposta ad alcune di queste domande ma ne arrivano altri di interrogativi. Il tuo posto cambia, i tuoi genitori non si occupano più di te ma tu di loro. Incontri la persona dei tuoi sogni, hai figli, devi occuparti di loro e non di te stesso e così si passa a un altro stadio di domande che ti fai e questo album parla di questo, di un nuovo posto nel mondo, di relazioni".

 

Senza esitazioni ci dice che si tratta di un album, onesto, una seconda innocenza, di un disco adulto per adulti: “Ho sempre scritto di relazioni, di connessioni, di amicizia e di amore. Adesso vivo con una donna meravigliosa, con la famiglia, i bambini, scrivo delle persone che mi circondano. Se io sono il ragazzo che ha scritto You’re Beautiful, su una ragazza che ha visto per un secondo sulla metropolitana, le canzoni che scrivo adesso sulle relazioni devono essere per forza più profonde di quel brano. Non posso dire, a quella persona, solo you’re beautifiìul (sei bella)".

Il primo libro, i social, l’autoironia

 

Di prossima uscita “Loosely Based On A Made-Up Story”, il cantautore scrittore non vuole svelare troppo e con una battuta ci spiazza: “Si dice che tutti nella vita possono scrivere almeno un libro, hanno dentro di loro un libro…ecco il mio probabilmente doveva rimanere dentro”. Sui social è protagonista, tra critica e autoironia James dice la sua: “Penso che i social siano un posto abbastanza orrendo (ride), le persone sono cattive le une verso le altre. In Inghilterra le nostre mamme ci hanno insegnato che se non hai nulla di gentile da dire, meglio non dire nulla. Un altro suggerimento è di tenere le proprie opinioni per se stessi. Qualcuno ha inventato Twitter e tutti hanno dimenticato, hanno iniziato a essere orribili l’un verso l’altro. Ci vado sui social, ho un contratto con la casa discografica ma invece di vedere i miei dischi inizio a ridere del fatto di esserci, rido di me stesso per non prendermi troppo sul serio e rido delle cose che dicono le persone”.

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Il Tour

 

“Il 2 marzo 2024 sarò a Milano, in tour, l’Italia è uno dei miei posti preferiti per suonare e non lo dico tanto per dire… Tutti sanno che è la verità”, esclama e quando gli chiediamo quale sia l’artista italiano che preferisce, non ha dubbi. ”Laura Pausini! Abbiamo fatto un duetto insieme, è fantastica. Non so se sarà con me sul palco a Milano…ma chissà".

La guerra, le guerre

 

Durante l’intervista ci parla di musica, della sua carriera e della sua vita, ricorda con estremo affetto l’amica Carrie Fisher scomparsa nel 2016. Impossibile non riflettere su quanto stia accadendo nel mondo, lui che ha fatto parte dell’esercito inglese riguardo alla guerra Ucraina/Russia e la guerra in Medioriente afferma: ”Provo grande tristezza nel vedere come le persone possano essere così terribili l’una verso l’altra. A me sembra che tutto ciò, in primo luogo, provenga dal male assoluto e alla fine si arriva, sempre, solo alla sofferenza di civili innocenti. Da ambo le parti vedo bellissimi individui, l’ho visto in Kosovo, ho visto bellissimi individui serbi, kosovari albanesi ma quando ci riuniamo in gruppi, gang, tribù e partiti politici, ci dimentichiamo cosa significhi essere civili, compassionevoli, umani l’uno verso l’altro, non vediamo più la prospettiva dell’altro e mi sembra che sempre più i nostri politici ci spingano a tutto ciò come i social media e questo è il risultato”.

Questa la track list di Who We Used To Be

1. Saving A Life

2. Some Kind Of Beautiful

3. Beside You

4. Last Dance

5. All The Love That I Ever Needed

6. The Girl That Never Was

7. Cold Shoulder

8. I Won’t Die With You

9. Dark Thought

10. Glow

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