Camilla: "Ex-Stasi racconta che dopo una fine c'è sempre un nuovo inizio"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

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La giovanissima artista di Formia trasforma l'epilogo di un amore in un'opportunità di futuro. Nei prossimi mesi farà una collaborazione con Beppe Carletti dei Nomadi

Con un intelligente gioco di parole che mescola Ex-Stasi e Ecstasy, Camilla Pandozzi ci porta nel suo mondo con una nuova canzone. Utilizzando una sovrapposizione di tonalità, combinata con vibrazioni elettropop, Ex-Stasi si rivela un viaggio sonoro speciale. Il brano parla della necessità di lasciare andare l'altro quando smette di essere la fonte della tua felicità. È un'esperienza emotiva che può risvegliare i sentimenti più profondi e risuonare con le personali esperienze di vita.

Camilla partiamo dalla storia di Ex-Stasi: quando lo hai scritto è perché lo hai identificato come singolo dell’autunno?
È particolare, è diverso da altre cose del mio passato perché quando è nato mi ero lasciata col fidanzato. Avevo rabbia ed emozioni sovrapposte. Ci ho fatto un brano in collaborazione con Alessandro Gigli e il producer Cosmo Masiello.
Questa relazione finita possiamo considerarla l’epilogo dello “scenario maledetto” di Tempo, quello dove poi “si scopre tutto”?
In effetti è una sorta di sequel ed è andata proprio così seppur inconsapevolmente, alla fine tutto è collegato, ci aggiungo purtroppo o meno male, perché dopo una fine c’è sempre un nuovo inizio.
E a proposito di Tempo, che rapporto hai con tempo? Sei una ragazza on time o vivi in un mondo tuo? In #Amore dici che ti succede di restare fuori dal tempo.
Sono innamorata dell’amore, mi piace amare ed essere amata. Quando amo mi dimentico della realtà. Mi piace dare tutto quello posso a chi amo. Vale anche per la musica. Perdo il senso del tempo ma non perdo il tempo. Personalmente faccio ogni giorno tante cose, c’è chi dice che sono troppe ma per me no, ho bisogno di sentirmi occupata. Poi mi dedico allo sport: li ho fatti un po’ tutti e a livello agonistico pratico windsurf, sono professionista. I prossimi passaggi saranno la pole dance e l’hip hop dance.
Come si sta tra “nuvole e pensieri”?
Dipende dalle situazioni, a volte vuoi scappare altre voli.
Per il video di Ex-Stasi hai scelto l’animazione con chiare citazioni Manga: perché?
Ho usato l’Intelligenza Artificiale. Sono cresciuta con la tecnologia, mia madre mi tiene aggiornata, in famiglia siamo appassionati di tecnologia. Il mio video, per la tecnica utilizzata, è tra i primi in Italia.
Usi l’italiano e l’inglese nello stesso brano, mentre in Caminos usi lo spagnolo: pensi spesso al mercato discografico estero?
Un po’ mi piace e un po’ penso all’estero. Recentemente ho scoperto di essere per metà spagnola e lo parlo come una seconda lingua. Amo l’inglese e lo sto studiando, sto migliorando, è una lingua musicale.
“Tutto quello che ho è pensare a noi due” canti in Lucisculture: nella stagione dei social è difficile essere romantiche?
Io lo sono molto ma sui social, contrariamente alle canzoni dove mi metto a nudo, resto più riservata perché sono diventati pericolosi: una frase può essere travisata, si stroncano le carriere sui social.
Per altro in #Amore dici che “amare è un piccolo particolare da non trascurare mai”: credi di essere parte di una generazione che fatica a parlare di amore? Credi che i social rendano tutto più liquido? Cioè meno romantico?
Un po’ lo penso perché con i social si è perso il senso di amare e infatti si va troppo sui social dove non si vede la verità. Non dici più "vuoi uscire con me", ma chiedi l’account Instagram: invece bisogna parlare e comunicare. In più ci deve essere il rispetto. Al mio fianco voglio una persona reale.
Ho notato che i tuoi capelli cambiano spesso forma e colore: hai già in mente la prossima trasformazione?
Per un po’ resteranno le treccine verdi, perché insieme al nero è il colore che mi mette a mio agio. Non so dirti quando ma prima o poi cambierò il colore delle treccine.
Ho letto un po’ di commenti sul tuo canale Youtube. Uno dei più frequenti è che arrivi dritta al cuore: è una soddisfazione ma anche una responsabilità perché le aspettative sono sempre più alte. Ne sei consapevole?
È una grandissima responsabilità, ne sono consapevole e mi impegnerò al massimo per arrivare diritta al cuore delle persone. È stupendo quando ti dicono…mi sei arrivata, soprattutto se si tratta di musica. Se non trasmetto emozioni è colpa mia e allora conviene fare un altro lavoro.
Alla fine possiamo dire che hai smesso di dare ascolto a tutte quelle voci di cui parli in Strumenti e che vogliono fermarti?
Non esistono più. In conclusione meno gli dai ascolto e meno ti abbatti.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Ho altri brani da registrare e progetti importanti tra cui uno che si svilupperà nei prossimi mesi e prevede una collaborazione con Beppe Carletti dei Nomadi: ci sono due generazioni da unire. Poi continuo a partecipare ai concorsi perché sono un'importante vetrina.

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