Brian May dei Queen ha collaborato ad una missione della Nasa

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Foto tratta dal profilo Instagram di Brian May

Il leggendario chitarrista, che è anche un astrofisico, ha individuato il luogo adatto alla raccolta dei 250 grammi di rocce e polvere dell'asteroide Bennu, ora trasportati sulla Terra per indagare le origini del nostro sistema planetario

“Sono immensamente orgoglioso di far parte del team di Osiris-Rex”. Brian May, leggendario chitarrista dei Queen, è anche un astrofisico, e ai microfoni di Nasa Tv non ha contenuto l’entusiasmo per la riuscita della missione spaziale alla quale ha collaborato. Il 24 settembre la capsula rilasciata dalla sonda Osiris-Rex della Nasa ha trasportato nel deserto dello Utah 250 grammi di rocce e polvere raccolti dall’asteroide Bennu, così antichi da essere in grado di rivelare informazioni sulle origini del nostro sistema planetario. Nella ricerca dei più grandi campioni arrivati sulla terra dai tempi delle missioni Apollo sulla Luna, May ha svolto un ruolo fondamentale. Il chitarrista, esperto nella stereoscopia, una tecnica che combina due foto scattate da diverse angolazioni per comporre una scena 3D, ha individuato il luogo adatto alla raccolta dei campioni e privo di rischi di danneggiamento per la sonda. “Non posso essere con voi oggi, vorrei ma sto provando per il tour dei Queen, ma il mio cuore è lì con voi mentre questo prezioso campione viene recuperato. Felice Sample Return Day e congratulazioni a tutti coloro che hanno lavorato così duramente per questa missione” ha commentato May.

L'UNIONE DI ARTE E SCIENZA

May ha intrapreso gli studi di fisica all’Imperial College di Londra alla fine degli anni anni Sessanta, e nel 2007 ha completato il dottorato in astrofisica iniziato nel 1971. “Dico sempre che c’è bisogno dell’arte così come della scienza” ha dichiarato il chitarrista alla Bbc. “È come una cosa artistica. È necessario tastare il terreno per sapere se è probabile cha la sonda cada o se è probabile che colpisca questa “roccia della rovina” che era proprio sul bordo dell’eventuale sito prescelto, chiamato Nightingale. Se ciò fosse accaduto sarebbe stato disastroso". Una volta garantito il successo della missione, May ha celebrato l’evento in un post su Instagram: “E la Sample Return Capsule finalmente torna a riposare a casa sulla Terra. Seduto da solo nel mezzo del deserto dello Utah, la superficie carbonizzata dal suo fiero transito attraverso l’atmosfera, sembra un animale smarrito che sta per ricongiungersi con il suo guardiano. Ma ora, dopo un viaggio di andata e ritorno di oltre un miliardo di miglia, tiene nel suo ventre le pietre preziose e la polvere che era stato mandato a raccogliere dall’asteroide Bennu”.

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