L'artista ha ceduto il suo catalogo alla Litmus Music. All'interno dell'accordo rientrano le quote della popstar per i diritti dei cinque album realizzati tra il 2008 e il 2020
Katy Perry ha venduto i diritti musicali dei suoi album a Litmus Music, la compagnia fondata dall’ex presidente di Capitol Record Dan McCarroll, per 225 milioni di dollari. Sull’affare da tempo circolavano voci e la conferma è arrivata lunedì 18 settembre direttamente da Litmus Music. All’interno dell’accordo rientrano tutte le quote di Katy Perry nei diritti musicali per cinque album realizzati tra il 2008 e il 2020: One of the Boys, Teenage Dream, Prism, Witness e Smile. I master degli album rimangano proprietà della Universal Music.
Una nuova strada
La decisione segue il rallentamento nella produzione discografica che Katy Perry aveva già avviato da tempo, concentrandosi piuttosto su una serie di residency a Las Vegas e su impegni filantropici, oltre che sulla famiglia. Per Litmus, giovanissima compagnia che ha da poco compiuto un anno, si tratta di un’altra grande acquisizione dopo quella che riguardava i diritti sulle registrazioni di Keith Urban.
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LE DICHIARAZIONI
“Katy Perry è una visionaria creativa che ha avuto un grande impatto tra musica, tv, cinema e filantropia – ha detto MacCarroll -. Sono onorato di tornare a lavorare con lei e aiutare la Litmus nella gestione del suo incredibile repertorio”. Il co-fondatore e amministratore delegato di Litmus Hank Forsyth ha aggiunto: “Le canzoni di Katy sono una parte essenziale dell’industria culturale globale. Siamo grati di poter lavorare di nuovo insieme con una partner così affidabile la cui integrità risplende in tutto ciò che fa”.