La Prima Estate, la musica di Kings Of Convenience, tra sogno e realtà. Il nostro racconto
Musica Francesco PrandoniSonorità acustiche, evoluzioni armoniche con le chitarre, voci e due musicisti ad impreziosire un concerto ricco di emozioni: il duo scandinavo Kings Of Convenience ha fatto centro, ancora una volta. Nel cuore dei tantissimi che, sin dal pomeriggio, li hanno attesi al Parco BussolaDomani, ma anche nella mente di chi ha compreso, anche grazie ai loro suoni, che nella semplicità della musica c’è un mondo, immenso, di sfumature e ricchezza. Il racconto del concerto dei Kings Of Convenience
Eleganza, Kings Of Convenience: è la prima parola che mi viene in mente pensando al concerto del duo norvegese che, nella seconda giornata de La Prima Estate, si è esibito prima dell’attesissimo Bon Iver. “Anche noi siamo venuti qui per ascoltare Bon Iver” dicono pochi minuti dopo l’inizio del loro concerto Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe, regalando subito qualche sorriso al pubblico, oltre ad instaurare un clima di familiarità con i presenti. Familiari, vicini, delicati e sorridenti: i due cantautori, che nel corso del loro sodalizio artistico hanno pubblicato cinque album in studio e tre EP, sono il perfetto connubio tra musica e semplicità. Unione che, sempre più, è sinonimo di bellezza. E nella purezza del loro suono, che loro stessi compongono, risiede la ricchezza della musica che realizzano insieme da più di trent’anni.
"Meno è meglio"
Quante volte avremo sentito ripetere, in questi ultimi anni, la frase “less is more”, ovvero: “meno è meglio”. Tante, forse troppe. E spesso in occasioni sbagliate. Ecco, queste parole sono la descrizione perfetta e puntuale di ciò che fanno, e soprattutto sono, i Kings Of Convenience, sul palco: semplicità e ricchezza, bellezza e purezza, musica e musica. Senza troppe aggiunte, senza scenografie eclatanti, senza aggiunte. La melodia è l’unica protagonista, unita ad un pizzico di fantasia e divertissement, che questi due artisti scandinavi riescono sempre ad inserire.
"Misread"
Il loro concerto è un racconto di ciò che hanno composto nella loro carriera, tra cui l’indimenticabile “Misread” e i suoi accordi tenui che, sin dalla sua pubblicazione all’interno dell’album “Riot on an Empty Street” del 2004, ha destato e creato interesse mondiale nei confronti della musica dei Kings of Convenience. Inutile negarlo: questa canzone non può mancare mai nelle loro performance dal vivo. E poi, ad essere onesti, è una canzone che interpreta alla perfezione lo stile de La Prima Estate, tanto che potrebbe esserne la colonna sonora perfetta.
approfondimento
La Prima Estate, secondo giorno con Kings Of Convenience. FOTO
Da sogno a realtà, con la musica di Kings Of Convenience
“È bellissimo suonare in Italia, a un Festival che funziona così bene” dice Erlend Øye nel suo italiano pressoché perfetto (vive da più di dieci anni nel nostro paese). Poche parole, e molta musica: è questo il leitmotiv del concerto, anche quando il duo scandivano fa salire sul palco due altri musicisti che, come da presentazione di Erlend, collaborano con i Kings da anni: uno di loro è Davide Bertolini, di Reggio Emilia, produttore “del nostro secondo, terzo e parte del nostro quarto album”. Quattro musicisti e musica protagonista assoluta, per una performance che rimette un po’ di ordine nei concetti di bellezza e sostanza, elementi che creano la base di ogni concerto dal vivo e che, un po’, negli ultimi tempi sembrano essersi persi. Ma non è certo il caso dei Kings Of Convenience. Anzi.
Le mille sfumature musicali
Musicisti, delicati. A volte ironici. Molto divertenti: il concerto del duo scandinavo ha mille sfumature, ed è difficile descriverle tutte. Una cosa, però, è molto chiara: dal loro live si esce arricchiti di bellezza e si portano a casa quelle che in molti definiscono “good vibes” e che noi vogliamo definire “belle sensazioni”, quelle che aggiungono qualcosa alla tua giornata e ti fanno comprendere, sempre più, che la musica può essere un’amica preziosa, in ogni momento della propria vita. La musica dei Kings Of Convenience, certo!
approfondimento
La Prima Estate, Nas, Geolier e Noyz Narcos aprono il Festival. FOTO
La scaletta del concerto
Comb My Hair
Rocky Trail
Cayman Islands
Catholic Country
Mrs. Cold
Homesick
Boat Behind
Misread
Fever
Rule My World
I'd Rather Dance With You