D Generation, Jesse Malin paralizzato a seguito di un ictus spinale

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©IPA/Fotogramma

Il rocker americano rende pubblica la sua condizione dopo essere stato vittima di un incidente drammatico e doloroso, anche se punta a recuperare il tutto

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In una recente intervista a Rolling Stone il cantautore e frontman dei D Generation, Jesse Malin, ha rivelato di essere letteralmente paralizzato dalla vita in giù a seguito di un ictus spinale che lo ha colpito all’inizio del mese di maggio. Un evento improvviso e drammatico, che sta costringendo il rocker americano a vivere uno dei momenti più difficili della sua vita.

Un evento improvviso e doloroso

Secondo quanto raccontato dallo stesso Jesse Malin, l’ictus spinale lo ha colpito mentre lui e i suoi ex compagni stavano celebrando l'anniversario della morte del suo migliore amico, nonché bassista della band, Howie Pyro. All’improvviso, senza preavviso di alcun tipo, ha sentito un dolore bruciante nella zona dei fianchi e della schiena. È crollato a terra e non è mai più riuscito a muoversi. “Tutti erano in piedi sopra di me come in Rosemary's Baby, dicendo tutte queste cose diverse, e io ero lì senza sapere cosa stesse succedendo al mio corpo”, ha raccontato a Rolling Stone.

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La fisioterapia e la speranza di un recupero

Dopo l’accaduto, Malin è rimasto ricoverato per due settimane all’ospedale del Mount Sinai, per poi passare al centro di riabilitazione della New York University, dove tuttora sta seguendo un ciclo di fisioterapia. “Queste sono le sei settimane più difficili che abbia mai avuto. Mi è stato detto che in realtà non lo capiscono e non sono sicuri delle possibilità. I rapporti dei medici sono stati duri e ci sono momenti nella giornata in cui vorresti piangere e in cui hai paura. Ma continuo a ripetermi che posso farlo accadere. Posso recuperare il mio corpo”.

“Mi hanno portato fuori per la prima volta l'altro giorno su una sedia a rotelle, e sono passato attraverso l'atrio e ho potuto vedere il sole che splendeva attraverso il vetro, e ho subito iniziato a piangere. Mi sembrava di guardare me stesso in questo film. Non conoscevo questa persona”. Eppure, nonostante questo, Jesse Marlin è molto convinto di quello che vuole: tornare a camminare, anche se questo richiederà non pochi sforzi e fatica.

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