Il frontman della band tedesca è stato denunciato da oltre dodici donne. Il governo di Berlino ha vietato al gruppo di organizzare after-show party
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Sui media tedeschi è scoppiato il caso di Till Lindemann, cantante, attore e poeta, conosciuto in tutto il mondo per essere il cantante del gruppo metal Rammstein.
Il sessantenne è finito sotto accusa a seguito delle denunce di oltre dodici donne, alcune delle quali hanno agito in forma anonima, che si sono dichiarate vittime di violenze e di abusi sessuali avvenute durante delle feste organizzate dalla band dopo i concerti.
In attesa di sviluppi sul caso, i Rammstein hanno respinto le accuse attraverso un post pubblicato sui canali social nel quale si ribadisce l'estraneità della band a ogni forma di violenza. Nello stesso post i componenti del gruppo, che hanno ribadito quanto sia importante la sicurezza dei fan dentro e fuori dal palco e hanno chiesto al pubblico di non credere ai sospetti e ai pregiudizi che si sono abbattuti su di loro.
I racconti degli after party da parte delle vittime
Si fa complicata la situazione per il cantante dei Rammstein, specie a seguito della diffusione dei dettagli su quanto accadeva agli after party show incriminati. Le vittime hanno descritto un clima di trasgressione, presenza di alcol e droghe, che avrebbero contribuito a creare le condizioni per atti sessuali non consenzienti a danno delle invitate.
Stando ai racconti, le ragazze venivano scelte, anche attraverso i social, per partecipare alle feste del dopo concerto ma, mentre per alcune la premessa per accedere all'evento era la disponibilità a fare sesso col cantante, ad altre sarebbe toccata sorte peggiore. Drogate nel backstage, le ragazze avevano poi subito violenze durante i party. Come prova dei fatti, molte chat Instagram e Whatsapp nelle quali venivano richieste foto alle ragazze da sottoporre al cantante che avrebbe richiesto solo invitate giovani e vestite in modo attraente.
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Le conseguenze per Till Lindemann
I racconti scioccanti delle donne che hanno denunciato gli abusi da parte di Lindemann hanno già avuto delle conseguenze pratiche per la carriera del cantante metal col quale la casa editrice Kiepenheuer & Witsch che ha pubblicato il suo libro di poesie On quiet nights, non vuole più avere nulla a che fare. Allo stesso tempo, oltre ad aver espresso solidarietà con le vittime, il governo del capoluogo tedesco ha vietato i party post concerto per tutte e tre le date berlinesi dei Rammstein chiudendo, inoltre, l'accesso alle donne alla zona antistante il palco per evitare adescamenti.