Il brano racocnta che non esistono confini né barriere ma solo pregiudizi, così nella vita, così nell’amore, così nella musica
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA
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Vorrei non perdermi troppo in parole, aneddoti o frasi ad effetto e invece sottolineare la semplicità e la verità della storia. Una storia di tutti o quasi
perché essere mollati non è una vergogna e non è peccato. Non è per forza colpa nostra. L’amore è di chi lo prova e non di chi lo riceve (Madame) e in certi casi l’amore è di chi ha voglia di chiamarlo amore e basta. Abbiamo ambientato tutto nella nostra amata Sicilia perché per un pezzo così fresco ci sembrava la cosa migliore. La mia città, sempre nel cuore ma anche nella luce e nella storia. Hola è un pezzo un po’ anni 70, un po’ 2000 in cui pop e lirica si incontrano. Un bel modo per dire che non esistono confini nébarriere ma solo pregiudizi, così nella vita, così nell’amore, così nella musica.
Abbiamo cercato di creare un team di lavoro eccellente e ci siamo riusciti. Mi chiedono sempre perché sono ancora qui nella mia Sicilia, perché non ho provato ad andare via, ed io rispondo che di questo cielo non posso fare a meno. Vogliamo dimostrare che da soli si va veloce ma che insieme si va lontano e che anche da qui, se hai la visione giusta, se hai le persone giuste che credono in te e lavorano con te, puoi andare lontano.. Capita di dire a me stessa che forse ho molti limiti e sicuramente qualche limite è reale ma la perseveranza, la testardaggine, la pazienza, sono per me tratti del carattere distintivi e fondamentali e credo che alla fine sia questo a fare la differenza.
Qualche mese fa ascoltavamo in macchina con Barbara Catera, una nota canzone anni 70. Ci siamo guardate e abbiamo detto “facciamola”. A tavolino ma con grande passione, con la produzione di Iacopo Pinna e Vincenzo Cavalli, è nata Hola. Non credo sia necessario farci sopra troppi giretti di parole. Pezzo estivo, fresco ma anche ben prodotto e strutturato credo. Spesso penso che dovrei fare qualcosa di più impegnato, qualcosa di musicalmente più sofisticato ma poi torno sempre ad un linguaggio facile perché voglio semplificare il mio essere invece molto complicata. La musica è il mio posto nel mondo ed è quel modo che mi permette di andare con la mente e con il cuore, dove non posso andare con i piedi, così voglio che sia un viaggio per tutti. Io sono questa, un mare di contraddizioni, incroci, salite ma anche discese, colori e zagara. Mi porto addosso la mia storia, il mio dolore, tutti i miei infiniti fallimenti ma ognuna di queste cose è stata ed è strumento per arrivare all’obiettivo. Forse ogni fallimento è stato l’obiettivo per spingermi a fare di più, sempre meglio, con sempre più impegno. La strada è ancora lunga e credo sia una strada senza fine
quella della crescita personale e professionale ma ho tutta la voglia di percorrerla, sempre affiancata da chi mi stima e mi protegge come Barbara e tutte le altre persone con cui lavoro da anni.